martedì 13 Maggio 2025
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Guerra civile in Etiopia, cade Macallè: il governo annuncia la vittoria

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Il primo ministro dell’Etiopia, Abiy Ahmed, ha annunciato che l’esercito federale ha ripreso il controllo di Macallè, la capitale del Tigrè. La conquista di Macallè da parte dell’esercito etiope è stata preceduta da intensi bombardamenti. Lo affermano gli operatori umanitari presenti sul campo e i messaggi a Reuters di Debretsion Gebremichael, leader del TPLF (Fronte popolare per la liberazione del Tigrè).  Abiy Ahmed assicura che l’operazione militare non ha colpito civili innocenti. È difficile ottenere conferme, dal momento che le comunicazioni sono interrotte nella regione del Tigrè: non si conosce il bilancio delle vittime. Dall’inizio del conflitto, più di 40.000 persone sono fuggite rifugiandosi in Sudan. «Ora il nostro obiettivo sarà ricostruire la regione e fornire assistenza umanitaria mentre la polizia federale arresta la cricca del TPLF», ha affermato il primo ministro.

Tuttavia, è prematuro affermare che la crisi sia conclusa. Ipotesi rafforzata dal fatto che, a poche ore di distanza dall’annuncio di Abiy Ahmed, si sono registrate sei forti esplosioni nella capitale dell’Eritrea, Asmara. Secondo gli analisti gli ordigni sarebbero stati collocati proprio da militanti del TPLF, che ritengono l’Eritrea complice di Ahmed nel conflitto. The Guardian riporta lo scetticismo degli analisti sulla permanenza dell’alto comando del TPLF a Macallè: è probabile che si sia sparso in nascondigli remoti. L’offensiva contro la capitale tigrina era stata lanciata giovedì. Per il governo etiope, rappresentava la fase finale del conflitto iniziato il 4 novembre tra la capitale e i separatisti del Tigrè.

Allarme maltempo in Italia: 3 morti e numerose richieste di soccorsi

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Dopo l’ondata di maltempo che ieri, sabato 28 novembre, ha colpito Bitti (provincia di Nuoro, Sardegna), la Giunta regionale riunitasi d’urgenza ieri sera, ha dichiarato lo stato di emergenza e chiederà la proclamazione dello stato di calamità naturale. Nel mentre, si continua a lavorare per sgombrare le strade invase da fango e alberi. La Protezione civile prevede “fenomeni accompagnati da rovesci di forte intensità, attività elettrica e forti raffiche di vento, con venti da forti a burrasca e mareggiate lungo le coste esposte”.

Il nubifragio di ieri ha causato tre morti: un allevatore di 55 anni e un anziano sono deceduti a causa di un’ondata d’acqua nella loro abitazione. Questa mattina invece, è stato ritrovato il corpo senza vita di una donna di 89 anni travolta dalla furia dell’acqua e del fango.

Intanto prosegue l’allerta meteo in Sicilia e Calabria. A Catania una tromba d’aria, formatasi in mare, ha attraversato il lungomare della Plaia, spostandosi poi nei vari rioni. Sono state oltre cinquanta le richieste di soccorso, i vigili del fuoco sono intervenuti per danni alle abitazioni e tetti. Non risultano vittime. A Palermo, numerose le strade allagate e interrotte. Anche a Reggio Calabria ieri è stata diramata un’allerta meteo arancione valida fino a questa notte. Il Comune ha invitato “i cittadini a rimanere presso la propria abitazione, evitando ogni spostamento non strettamente necessario”. Per quanto riguarda le restanti regioni, l’allerta sarà arancione in Puglia e gialla in Basilicata, Campania e Molise.

Francia, almeno 150mila in piazza contro la legge che vieta di riprendere la polizia

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Almeno 150.000 persone hanno sfilato a Parigi, nonostante il lockdown, per protestare contro le violenze della polizia e chiedere il ritiro della «legge sulla sicurezza globale». In particolare i francesi hanno reagito all’articolo 24 che vieta di filmare poliziotti e gendarmi in azione e di diffondere poi i video «con intenzioni malevole». Durante la giornata di ieri le manifestazioni diurne sono avvenute pacificamente in più di 70 città francesi. Durante la serata sono scoppiati diversi scontri che hanno portato, secondo i media locali, a 37 agenti feriti e 46 arresti.

I manifestanti esprimono la loro rabbia per un progetto di legge sulla sicurezza pubblica, approvato questa settimana dalla camera bassa del parlamento. In particolare, la nuova legge (art. 24) prevede un anno di carcere e 45.000 euro di multa per chi diffonde immagini di poliziotti con il non meglio precisato “intento di nuocerne l’integrità fisica/psichica”. La legge disciplina inoltre l’uso della videosorveglianza negli spazi pubblici (art. 20 e 22) e il ricorso ai droni per controllare l’ordine pubblico (art. 21).

Le dolomiti soffrono un “grave degrado ambientale” a causa del turismo

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Le Dolomiti non sono state tutelate da una eccessiva pressione turistica, che ne ha causato un grave degrado ambientale. Lo sostiene il dossier “Dolomiti UNESCO” presentato da Mountain Wilderness e 11 associazioni firmatarie (Amici della Terra, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Federazione Pro Natura, Wwf Dachverband, Lia Natura Y Usanzes, Peraltrestrade Dolomiti Carnia Cadore ed Ecoistituto del Veneto Alex Langer), all’incontro con i tecnici dell’UNESCO e dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN).

Secondo le associazioni, a fronte di un incremento nel turismo avvenuto in seguito al loro riconoscimento, la Fondazione Dolomiti UNESCO e le amministrazioni locali non hanno saputo attuare un piano di gestione sostenibile ed a tutela dell’ambiente montano. UNESCO ed IUCN hanno sottolineato che interagiranno urgentemente con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ed il Comitato Italiano UNESCO. I Mondiali di sci alpino che si svolgeranno a Cortina d’Ampezzo (Belluno) nel 2021 e le future Olimpiadi Milano-Cortina 2026, non dovranno aggravare la situazione ed i territori andranno tutelati.

Nigeria, strage di Boko Haram: 43 contadini sgozzati

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Il gruppo jihadista di Boko Haram ha ucciso almeno 43 contadini ferendone 6, durante l’attacco che ha avuto luogo nel Borno, in Nigeria. Lo riferiscono i leader della milizia di autodifesa locale. L’assalto è avvenuto in una risaia vicino alla capitale, dove ieri si sono svolte le prime elezioni locali organizzate dall’inizio dell’insurrezione di Boko Haram. I terroristi prendono spesso di mira contadini, taglialegna, e pescatori, accusandoli di passare informazioni alle forze governative.

Boko Haram noto anche come Gruppo della Gente della Sunna per la propaganda religiosa e il Jihad, è un’organizzazione terroristica, diffusa nel nord della Nigeria. Nel 2015 si è alleata con lo Stato Islamico. I suoi attacchi, iniziati nel 2009, hanno causato finora oltre 36.000 vittime ed almeno 2 milioni di sfollati.

Amazon spia i lavoratori politicamente più attivi, lo rivela un’inchiesta

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Amazon monitorerebbe in maniera ossessiva i lavoratori politicamente più attivi perché ritenuti una minaccia all’integrità dell’azienda. La nuova accusa al colosso americano proviene dal magazine online Motherboard, che afferma di aver raccolto centinaia di rapporti, non ancora diffusi, a dimostrazione di un’autentica operazione di spionaggio da parte del Global Security Operations Centre, divisione di Amazon incaricata di proteggere dipendenti e fornitori, verso i lavoratori impegnati in cause sindacali o ambientali. Email interne rivelano come gli analisti dell’intelligence siano costantemente aggiornati sulle attività dei sindacati, usando i social network per registrare dati sull’ora, luogo e tasso di affluenza alle agitazioni. Secondo Motherboard, l’azienda non si limiterebbe a spiare la vita privata dei dipendenti ma agirebbe in maniera attiva nel reprimerne il dissenso, anche per diffamazione, in quanto il loro coinvolgimento politico graverebbe sull’efficacia dell’azienda ostacolando le operazioni di consegna e smistamento degli ordini ricevuti.

Accuse respinte da Amazon, che nega di utilizzare partner commerciali per raccogliere informazioni sul personale e dichiara come legittime le proprie strategie di contrasto all’azione sindacale. La questione era già stata al centro di una protesta sorta con la pubblicazione – pochi mesi fa – di due offerte di lavoro per analisti dell’intelligence in cui, tra le mansioni da svolgere, si prevedeva il monitoraggio di “minacce sindacali”. Alla luce dei nuovi rapporti, Stefan Clauwaert, consulente legale presso la Confederazione europea dei sindacati, dichiara che le attività di intelligence di Amazon potrebbero violare gli standard del lavoro del Comitato europeo. Diventa così ancora più attuale la richiesta di una maggiore trasparenza nelle politiche sindacali da parte dell’azienda.

Le alghe possono diventare mini-fabbriche di idrogeno verde

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Un team è riuscito a dimostrare come le cellule delle alghe verdi possano essere trasformate in mini-fabbriche di idrogeno a basso impatto ambientale, comprimendole in goccioline zuccherate. Succede all’Università di Bristol, grazie alla collaborazione con i colleghi del cinese Harbin Institute of Technology.

L’idrogeno è un carburante potenzialmente neutro dal punto di vista climatico, capace di adattarsi a diversi utilizzi in molti settori. Tuttavia, uno dei principali svantaggi è che la sua sintesi implica l’impiego di molta energia ed è per questo motivo che la ricerca sta studiando nuove alternative verdi. La soluzione sino-britannica potrebbe essere quella giusta poiché, con questo metodo, si potrebbero creare 250.000 mini-fabbriche di idrogeno verde, a partire da un solo millilitro di acqua. Le alghe verdi unicellulari, infatti, assorbono la CO2 e rilasciano ossigeno. Intrappolando per compressione osmotica circa 10.000 cellule algali di clorella in gocce zuccherate, crollano i livelli di ossigeno, attivando nelle cellule enzimi chiamati idrogenasi. Questi ultimi, infine, dirottando il normale percorso fotosintetico, inducono le cellule algali a produrre idrogeno anziché ossigeno.

Sebbene ancora in una fase iniziale, il lavoro rappresenta un passo avanti verso lo sviluppo di energia verde in condizioni aerobiche naturali.

 

Taiwan, protesta a colpi di secchi di interiora contro la carne americana

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A Taiwan si protesta da giorni contro la decisione del governo di importare carne di maiale dagli Stati Uniti contenente ractopamina.  Si tratta di un additivo che, aggiunto ai mangimi degli animali, renderebbe la carne più magra. Tuttavia il suo utilizzo è illegale in più di 160 paesi, compresa l’Unione Europea, la Cina e la Russia, perché considerato dannoso per la salute degli individui. Invece, in zone del mondo come Stati Uniti, Canada, Giappone e Corea del Sud, la legge consente l’utilizzo dell’additivo.

Oltre alle manifestazioni pubbliche, la protesta prosegue anche in Parlamento. Durante una riunione, un gruppo di deputati dell’opposizione, appartenenti al partito Kuomintang (KMT) ha mostrato il proprio dissenso lanciando un secchio di interiora di maiale contro il premier Su Tseng-chang. Altri deputati, invece, si sono fisicamente aggrediti.

Il motivo per cui Taiwan avrebbe acconsentito all’importazione di carne “pericolosa” dagli Stati Uniti celerebbe ragioni politiche e strategiche. Con questo accordo, infatti, il partito a capo del paese, da sempre a favore dell’autonomia di Taiwan dalla Cina, spera di accaparrarsi il sostegno degli USA. Dall’altra parte il KMT (l’opposizione) protende alla Cina e per questo ha lo scopo contrario: vuole evitare che i rapporti tra Taiwan e gli Stati Uniti diventino troppo stretti.

Danimarca, le carcasse dei visoni abbattuti riemergono dal terreno

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Il governo danese sta valutando la possibilità di riesumare e cremare i resti di milioni di visoni, dopo che alcune carcasse in decomposizione hanno iniziato ad emergere da una fossa scavata frettolosamente. A seguito di una versione mutata di Covid-19 trovata negli animali (la variante C5 del virus identificata dall’instituto Statens Serum), il primo ministro Mette Frederiksen, ha avviato a novembre l’abbattimento di 15-17 milioni di visoni. Questa settimana, nel comune di Holstebro, i gas rilasciati (fosforo e azoto) durante il processo di decomposizione, hanno iniziato a spingere le carcasse sulla superficie di una fossa comune troppo bassa. Così venerdì, il nuovo ministro dell’agricoltura, Rasmus Prehn, ha espresso il suo sostegno all’idea di riesumare i visoni abbattuti e bruciarli.

La scorsa settimana, il governo danese ha concluso che la potenziale minaccia era “molto probabilmente estinta”, anche se migliaia di visoni sono fuggiti. Fino ad ora sono stati uccisi 10 milioni di individui e l’abbattimento controverso continua.

2 milioni di euro dalla Philip Morris: un’inchiesta inguaia la Casaleggio Associati

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La Casaleggio associati srl, società operante per il Movimento Cinque Stelle come gestore della piattaforma Russeau, avrebbe incassato oltre due milioni di euro in consulenze dal colosso dell’industria del tabacco Philip Morris. Lo rivela l’inchiesta del quotidiano Il Riformista, da cui emerge la cifra di 1.950.166 euro e 74 centesimi netti (2.379.203 euro con l’IVA), incassata dalla società pentastellata tra settembre 2017 e ottobre 2020. Le fatture analizzate presentano un carattere di continuità: 49 pagamenti, molti dei quali da 50.000 euro tondi e con picchi da 140.000 euro per la fattura di fine anno, per una media di 40.000 euro al mese nell’intero periodo esaminato.

L’inchiesta, firmata dal giornalista Aldo Torchiaro, registra un incremento nei benefici versati alla società di Davide Casaleggio a partire dal marzo 2018, con l’entrata del movimento nel governo giallo-verde. Finanziamenti che trovano conferma nelle dichiarazioni dell’europarlamentare del M5S Dino Giarrusso: «Ho ricevuto un contributo come tutti i parlamentari del Movimento. […] Se hanno finanziato tutti gli eletti alle politiche del 2018, potranno finanziare anche me».

L’inchiesta nota anche la correlazione tra i finanziamenti ed alcune iniziative legislative che hanno portato benefici per le casse del colosso del tabacco. La Philip Morris, attore di punta del mercato, ha infatti beneficiato di un’importante agevolazione nella tassazione del tabacco riscaldato, risparmiando 500 milioni l’anno.  Le accise su prodotti come le Iqos hanno subito un’iniziale riduzione del 50% nel 2014 fino al 75% del 2018, con il primo governo Conte, ed a nulla sono valsi i tentativi dell’economista Marcello Minella (Direttore dell’Agenzia delle Dogane) di introdurre nella nuova legge di Bilancio un diverso regime fiscale. Il mercato di Iqos ha così raggiunto cifre stratosferiche: 13 milioni di esemplari venduti in quattro anni, a cui si aggiunge il continuo acquisto di ricariche. A dispetto dei 14 miliardi di euro incassati dalle industrie del tabacco, la tassazione agevolata comporta per lo Stato minori introiti da investire sulla scuola, ricerca e sanità. Tali accuse hanno suscitato la replica indignata di Casaleggio: “leggo un ennesimo attacco a Casaleggio Associati con teorie fantasiose”, si difende.