martedì 13 Maggio 2025
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Kamikaze in un ristorante a Mogadiscio: almeno 8 morti e diversi feriti

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Almeno 8 persone sono state uccise e diverse altre ferite nell’attentato suicida di Mogadiscio. L’attentatore si è fatto esplodere in un popolare ristorante della capitale somala, frequentato anche da funzionari governativi e membri degli apparati di sicurezza. Il governo somalo ha condannato l’attacco che è stato rivendicato da Al-Shabaab, gruppo terroristico. Poche ore prima dell’attacco, il segretario della Difesa americano Christopher Miller ha fatto una breve visita nella capitale per festeggiare il Ringraziamento con il personale militare Usa.

Il gruppo Al-Shabaab è un gruppo terroristico di matrice islamista nato intorno al 2006 e noto per usare kamikaze in Somalia. Sebbene la cellula somala di Al Qaida sia stata indebolita, continua a controllare ampie fasce della parte centrale e meridionale-rurale del Paese.

Iran, assassinato il direttore generale del programma nucleare

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Secondo quanto riferito dalla tv iraniana, Mohsen Fakhrizadeh-Mahabadi – scienziato considerato tra i capi del programma nucleare iraniano – è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco ad Absard, nei pressi di Damavand, a nord-est della capitale Teheran.

Secondo alcune fonti, Mohsen era nella lista degli obiettivi del Mossad, il servizio segreto israeliano. In precedenza, fu accusato dal premier israeliano Benjamin Netanyahu di gestire un programma per lo sviluppo di armi atomiche.

Rifiuti, scoperto traffico illecito dall’Italia alla Tunisia

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Smascherato un traffico illegale di rifiuti dall’Italia alla Tunisia. Il collettivo di ONG tunisine grida allo scandalo e minaccia di sporgere denuncia alla Corte Internazionale di Giustizia. 120 tonnellate di rifiuti l’anno, in cambio di circa 48 euro per ogni tonnellata importata. Questo l’accordo, reso pubblico da un’emittente tunisina, che vede coinvolta una società italiana, la SRA Campania. Le autorità doganali respingono le accuse e il Ministero dell’Ambiente del paese nordafricano, sebbene non abbia smentito l’esistenza del contratto incriminato, riferisce di non aver concesso nessun tipo licenza. Allo stato attuale sarebbero stati inviati circa 70 container mentre altri 200 sono in stallo presso il porto di Sousse. In attesa delle indagini è possibile che i primi vengano rispediti in Italia e per i restanti ne sarà bloccata l’importazione.

L’esportazione dei rifiuti denunciati è vietata dal diritto ambientale internazionale poiché questi di origine urbana. Potrebbero rappresentare, inoltre, una minaccia ambientale in virtù della presenza di tracce di mercurio e zinco. In Tunisia, ogni attività connessa alla gestione dei rifiuti è regolata da varie convenzioni internazionali oltre che da specifiche misure nazionali.  Proprio facendo appello a tali norme che il collettivo di ONG “Green Tunisia” ha accusato le società coinvolte di terrorismo ecologico chiedendo che venga fatta luce sui sempre più frequenti illeciti ambientali.

Migranti, la nuova rotta per l’Europa ora passa dalle Canarie

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Nell’ultimo anno le Isole Canarie sono diventate una tappa di passaggio per tutti quei migranti che sperano di stabilirsi in Europa. Geograficamente, la regione si trova a 1200 km dalle coste dell’Europa e per questo punto di approdo strategico. I dati riferiti dal governo spagnolo raccontano dell’arrivo di oltre 5000 migranti solo nelle prime due settimane di novembre. Un numero decisamente maggiore rispetto alle stime degli anni precedenti. Infatti nel 2020 le Isole hanno già accolto 16.950 migranti, un numero che non si verificava dal 2006. Senza contare tutti coloro che non ce l’hanno fatta e che sono morti durante il viaggio: per l’Organizzazione internazionale per le migrazioni sono più di 250.

Perché proprio le Canarie? Gli scafisti prediligono questa nuova rotta per diversi motivi. La causa principale potrebbe risiedere nell’impossibilità di affrontare altre rotte. Ad esempio, la Spagna ha lavorato a lungo al fianco del Marocco per cercare di chiudere le frontiere, costringendo i migranti, di fatto, a trovare un’altra via d’approdo. Non è il miglior modo di risolvere la questione perché, come dimostra l’esempio delle Canarie, se si chiude una via, se ne apre un’altra. Tuttavia le Isole sono spesso una tratta di passaggio. L’obiettivo della maggior parte dei migranti è raggiungere la Spagna orientale o il resto d’Europa

Nel mondo 3 miliardi di persone sono colpite dalla carenza d’acqua

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I dati hanno dimostrato che la carenza d’acqua colpisce attualmente più di 3 miliardi di persone in tutto il mondo. La quantità di acqua dolce disponibile per ogni persona, infatti, è diminuita di un quinto in due decenni e la combinazione di crisi climatiche, aumento della domanda e cattiva gestione dell’agricoltura hanno peggiorato la situazione. Ieri le Nazioni Unite hanno avvertito che miliardi di persone affronteranno la carenza cronica di cibo a causa della mancata conservazione delle risorse idriche per la crisi climatica.

Il rapporto FAO sullo stato dell’alimentazione e dell’agricoltura 2020 ha rilevato che 50 milioni di persone nell’Africa subsahariana vivono in aree in cui la siccità ha effetti catastrofici sui terreni coltivati. L’agricoltura pluviale rappresenta il 60% della produzione agricola globale e l’80% delle terre coltivate, mentre il resto beneficia dell’irrigazione.

 Il lavoro della FAO di quest’anno si è concentrato sull’acqua, cercando di arginare la possibilità che la pandemia da coronavirus dia origine a una diffusa carenza di cibo. L’organizzazione ha invitato i governi a mantenere i mercati alimentari aperti, nonostante le restrizioni; richieste ampiamente ascoltate. I raccolti mondiali sono stati buoni, con alcune eccezioni soprattutto nell’Africa subsahariana, ancora minacciata da gravi problemi alimentari.

In Lombardia la prima linea ferroviaria con treni a idrogeno, entro il 2023

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In Lombardia entro il 2023 ci sarà la prima linea ferroviaria con treni ad idrogeno, che darà il via alla Hydrogen Valley italiana con convogli diesel sostituiti da quelli ad idrogeno. Due i punti principali delle linee Fnm-Trenord secondo il progetto chiamato H2iseO. Il primo riguarda l’acquisto dei nuovi treni, che serviranno la linea non elettrificata Brescia-Iseo-Edolo, gestita da Ferrovienord. Il secondo punto prevede la realizzazione di centrali per la produzione di idrogeno. I primi treni in servizio saranno 6, con un investimento preliminarmente stimato di oltre 160 milioni di euro.

Il primo impianto di produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno sarà realizzato a Iseo tra il 2021 e il 2023. Entro il 2025 saranno inoltre realizzati 2 ulteriori impianti di idrogeno da elettrolisi (cosiddetto idrogeno verde) lungo il tracciato della ferrovia. Si prevede infine, sempre entro il 2025, di estendere la soluzione idrogeno al trasporto pubblico e privato locale.

Black Friday, in tutto il mondo iniziative di protesta contro Amazon

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Sarà un Black Friday di proteste quello di oggi, per i lavoratori Amazon in 12 paesi. La campagna #MakeAmazonPay (fai pagare ad Amazon), provocherà scioperi in vari paesi in cui opera il colosso di Jeff Bezos. Il successo di Amazon durante la pandemia di coronavirus, infatti, ha realizzato vendite fino a € 9.230 al secondo, gonfiando così il prezzo delle azioni dell’azienda ed aumentando la ricchezza del suo ideatore, Jeff Bezos, già il più ricco del mondo (187 miliardi di dollari secondo Bloomberg). La giornata di oggi darà il via ad una campagna contro il colosso economico in materia di diritti dei lavoratori, impatto ambientale, elusione fiscale, lavoro con le autorità ed invasioni della privacy.

La campagna è co-convocata da Progressive International, un’iniziativa globale che riunisce gruppi, politici ed intellettuali di sinistra progressista, tra cui il Prof. Noam Chomsky, Bernie Sanders, e UNI Global, una federazione sindacale che rappresenta 20 milioni di lavoratori, incluso il sindacato GMB del Regno Unito. Anche l’ex ministro dell’Economia greca, Yanis Varoufakis, ha chiesto un boicottaggio di Amazon della durata di un giorno durante il Black Friday. Inoltre, una serie di richieste sono state presentate ad Amazon da Progressive International e firmate da Oxfam, 350.org, Greenpeace e Tax Justice Network. 

Charli D’Amelio è la prima tiktoker con 100 milioni di follower

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Charli D’Amelio, creator e ballerina americana ma di chiare origini italiane, è la prima influencer ad aver raggiunto il traguardo dei 100 milioni di follower su TikTok, aumentando il distacco dalla seconda tiktoker più popolare, Addison Rae (69,9 milioni). Già conosciuta sul web grazie a YouTube, è approdata sulla piattaforma TikTok nel maggio 2019, dove i suoi video hanno rapidamente guadagnato in popolarità rendendola a soli 16 anni un fenomeno del video-sharing. Guadagnando 100mila dollari per contenuto e ricevendo cospicui introiti da sponsor e visualizzazioni nei social, la giovane D’Amelio può vantare un patrimonio di quasi 4 milioni di dollari. L’influencer, creatrice di un ecosistema mediatico che ha reso popolare l’intera famiglia, ha anche firmato un accordo con Triller, rivale americano di TikTok.
Tiktok, app di video sharing della cinese ByteDance, è in continua ascesa nonostante le numerose minacce ricevute dall’amministrazione Trump, da cui è stata definita più volte una “minaccia alla sicurezza” degli Stati Uniti.

Turchia, maxi-processo per il tentato golpe del 2016: 337 ergastoli

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Il tribunale di Ankara ha decretato altri 337 ergastoli per il maxi processo relativo al tentato colpo di stato del 15 luglio 2016. Tra questi, sono stati incriminati quattro “imam civili” per i legami con i gulenisti – sostenitori di Fethullah Gulen, ex alleato del capo dello Stato Recep Tayyip Erdogan, accusato di essere la mente dei fatti del 2016. Gulen si trova negli Stati Uniti, le cui autorità continuano a rifiutarne l’estradizione in Tuchia.

79 degli ergastoli aggravati sono stati comminati per omicidio, tentativo di assassinare il presidente e di rovesciare l’ordine costituzionale. Stessa sorte è stata stabilita per 21 ex alti ufficiali delle forze armate e piloti ritenuti colpevoli di aver bombardato luoghi simbolo, tra cui il Parlamento. Altri 60 sono stati condannati a pene minori e 75 assolti.

Il tentato golpe provocò circa 220 morti e migliaia di feriti, furono uccisi circa 30 golpisti. Quella notte, l’allora capo militare della Turchia, il generale Hulusi Akar e altri comandanti furono tenuti prigionieri per diverse ore nella base aerea di Akinci utilizzata come quartier generale dai golpisti. Il processo venne aperto il 1° agosto 2017 ed ora, a oltre 4 anni dal golpe, i processi sono 289, per un totale di oltre 4.100 persone condannate, di cui già circa 2.500 alla pena dell’ergastolo.

Nel mondo l’1% delle aziende agricole controlla il 70% delle terre coltivabili

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L’1% delle aziende agricole controlla il 70% dei terreni fertili, sistematicamente sottratti ai piccoli proprietari. Lo afferma un nuovo studio condotto dall’International Land Coalition, da Oxfam e da Inequality Lab che ha considerato vari parametri tra cui la qualità dei terreni, il loro valore e il numero di persone lasciate senza terra. Nel mondo, circa l’85% delle aziende agricole sono di proprietà familiare o vengono gestite da piccoli agricoltori. Tuttavia, a queste aziende, appartiene solo una piccolissima parte della terra coltivabile e della produzione commerciale di alimenti vegetali.

L’indagine ha permesso di accertare che la mancanza di terra per gli abitanti è minore in Cina e in Vietnam.  È maggiore, invece, in America Latina, dove il 50% più povero delle persone possiede solo l’1% dei campi coltivabili. In particolare, la potenza cinese è una delle protagoniste del land grabbing (accaparramento di terra), soprattutto in Africa, dove, secondo la World Bank (agenzia che combatte la povertà), almeno 46 milioni di ettari di terra sono controllati anche da Usa, Emirati Arabi e Gran Bretagna.