Prosegue l’ampliamento delle basi militari in Europa per proteggersi da quella che è percepita come la «minaccia russa», specialmente sul fianco est della NATO, dove in Lettonia e Lituania saranno ampliate e costruite alcune nuove basi militari con l’aiuto di altri membri dell’Alleanza, tra cui Canada, Spagna e Germania. In Lettonia, in seguito all’istituzione della NATO Multinational Brigade Latvia, si è svolta ieri l’inaugurazione per l’ampliamento dell’infrastruttura della Brigata, organizzata dalla Task Force Lettonia presso la base militare “Ādaži”. Mentre in Lituania, la Germania sta costruendo un’altra base militare Nato a Rudnininkai, finanziata da Berlino e realizzata attraverso l’Agenzia di supporto e approvvigionamento della Nato.
A Adazi, in Lettonia, saranno aperti impianti di stoccaggio e manutenzione di veicoli corazzati finanziati dal Canada. Gli impianti saranno utilizzati per ospitare i carri armati della Brigata e altri veicoli corazzati, oltre a fornire aree protette per la loro manutenzione. Oltre al Canada, anche la Spagna ha finanziato nuove infrastrutture all’interno della base militare lettone: i due Paesi hanno migliorato l’infrastruttura dei rispettivi complessi all’interno della base aggiungendo un nuovo magazzino, strutture per tende, un perimetro di sicurezza e una strada in cemento, per un totale complessivo di investimenti che ammonta a sette milioni di euro. La Lettonia ha supervisionato la costruzione dei progetti per garantirne il successo: entrambi sono iniziati nel 2023 e sono stati completati in circa un anno. Nel comunicato del ministero della Difesa lettone si legge che «Gli investimenti nello sviluppo della base militare “Ādaži” dimostrano l’impegno a lungo termine di Canada, Spagna e NATO per la sicurezza euro-atlantica». Lo scorso luglio, si è svolta la cerimonia per il lancio del NATO Enhanced Forward Presence Latvia Battle Group a livello di brigata e l’istituzione della nuova NATO Multinational Brigade in Lettonia, guidato dal Canada e composto da oltre 3.500 soldati. La brigata condurrà la sua prima esercitazione nel 2024 e dovrebbe raggiungere la piena prontezza al combattimento entro il 2026.
Parallelamente, la Germania sta costruendo una nuova base militare NATO in Lituania, a Rudninkai, al confine con la Bielorussia. Il 19 agosto si è svolta la cerimonia di inizio dei lavori di costruzione: la base, una volta completata alla fine del 2027, ospiterà fino a 4.000 soldati tedeschi pronti al combattimento. «È una questione di deterrenza e di Russia. Dobbiamo essere in grado di stanziare una brigata corazzata tedesca qui in Lituania per garantire la libertà delle Nazioni occidentali», ha detto Harald Gante, comandante dell’esercito da campo della Germania. Il primo ministro lituano Ingrid Simonyte quest’anno ha aumentato le spese della Difesa al 3% del PIL e Raimundas Vaiksnoras, capo della difesa, ha affermato che la Nazione baltica spenderà circa 1 miliardo di euro per la base di Rudninkai prima del completamento entro la fine del 2027. Il progetto di costruzione è uno dei più grandi nella storia della Lituania. Da parte sua, il ministro della Difesa tedesca, Boris Pistorius, ha paragonato la decisione di inviare soldati della Bundeswehr nei Paesi Baltici a quella degli Alleati di inviare soldati nella Germania Occidentale durante la Guerra Fredda. Tuttavia, le lotte interne al Parlamento tedesco per il bilancio potrebbero ostacolare gli impegni tedeschi all’estero e in particolare nei confronti dei Paesi Baltici. Alcune richieste, come quella di finanziare con 2,93 miliardi oltre 100 carri armati Leopard 2 A8, alcuni dei quali destinati proprio alla Lituania, potrebbero rimanere in sospeso.
L’ampliamento e la costruzione di nuove basi militari in Europa orientale fa parte di quella corsa agli armamenti giustificata dalla cosiddetta «minaccia russa» che non fa altro che inasprire le tensioni e creare un nuovo clima da Guerra Fredda in Europa. Quello dei Paesi Baltici non è l’unico caso che prova il rafforzamento della NATO lungo il fianco orientale europeo: in Romania è in corso, infatti, l’ampliamento della base militare di Costanza che dovrebbe diventare la più grande d’Europa, mentre in Italia, Solbiate Olona, in provincia di Varese, è diventata la sede della nuova forza di reazione rapida dell’Alleanza Atlantica, la Allied Reaction Force (ARF, ovvero Forze di Reazione Alleate). Un rafforzamento dei confini e un dispiegamento ingente di uomini e mezzi che non fa altro che accrescere la rivalità e la tensione tra i blocchi, rendendo più profondo il solco tra Europa e Russia.
[di Giorgia Audiello]
La storia non ci ha insegnato proprio niente. L’Italia uscita dalla esperienza drammatica della II guerra mondiale non ha saputo farne tesoro pur avendo partorito la migliore Costituzione. Il suo articolo 11 è stato sbeffeggiato a partire dagli anni 90 quando pretestuosamente si riaccesero conflitti con lo scopo di alimentare una economia stagnante in Occidente. Adesso i conflitti si combattono anche in Europa, ma chi li ha fomentati non rischia nulla; anzi aumentando l’impegno bellico dei paesi NATO ci può solo guadagnare.
Credo collusi e corrotti, anche ostaggi, se non fanno quello che dice sam fuori politicamente o fisicamente, vedi la nostra Giorgia, purtroppo.
Inoltre tutta la “minaccia russa” è solo propaganda per giustificare la follia militare.
Scusate, continuo e finisco … come sempre sul suolo europeo. Mentre i guerrafondai stanno dall’ altra parte dell’ Atlantico a godersi la scena.
L’ italietta conta poco. Una delle poche speranze che rimangono è che cambi la dirigenza politica in Germania. La Ampelkoalition (Ampel=semaforo, ossia i tre colori dello stesso) sta portando la Germania sull’orlo del collasso, interesse esclusivo made in USA, con i tre partiti al governo rappresentati o da ignoranti (Baerbock) o da collusi (Schulz). Se la Germania farà un passo indietro in questa folle corsa voluta dallo zio Sam allora la situazione ritornerà sotto controllo altrimenti prepariamoci alla terza guerra mondiale, come semp
Credo collusi e corrotti, anche ostaggi, se non fanno quello che dice sam fuori politicamente o fisicamente, vedi la nostra Giorgia, purtroppo.
Inoltre tutta la “minaccia russa” è solo propaganda per giustificare la follia militare.
Dimenticanza, sono appena uscito da una lite verbale con uno dei 95% di italiani indottrinati dai mainstream che mi confermava che lui è fermamente pro americano. Mi rammenta ciò che mi raccontava mio padre poco della seconda guerra mondiale… Quindi siamo maturi per morire grazie all’ignoranza di molti italiani!
Siamo tutti felici- Per il 95% della popolazione che sostiene questa tesi, bombardata dalle false notizie dei mainstream video e cartaceo, finanziati dall’Alta Finanza propagandistica , possiamo finalmente attenderci alla terza delle tre guerre mondiali secondo stesura di Albert Pike e Mazzini, nel 1871, secondo i quali, la terza dovrà essere più devastatrice e annientatrice di tutte per finalmente imporre ai pochi superstiti un solo dio Lucifero della Sinagoga Satanista.
Basta fake news non esiste minaccia Russa di chi ha ridato gratis libertà a mezza Europa, esiste Dittatura USA che non arretra di un passo dall’Europa e continua strangolarla come un pitone: SOS NON NASCE PIÙ NESSUNO NEI PAESI SOTTO NATO!
Caro Luigi, crede davvero che il “matrimonio” conseguito lo scorso maggio tra i Rothschild e Rockefeller non fosse orientato a una devastazione mondiale per triplicare il loro patrimonio, considerando che ogni morto costituisce un loro guadagno di 500.000 dollari?