Il TAR della Lombardia ha emesso una pronuncia storica, sancendo l'applicazione del divieto di caccia su 475 valichi montani nella regione e nelle aree limitrofe. È questo il risultato del complesso contenzioso tra la LAC (Lega Abolizione Caccia) e la Regione Lombardia, che, a detta degli animalisti, disapplicava da oltre tre decenni una «esplicita disposizione statale» che impone di precludere l'attività venatoria sui valichi montani al fine di tutelare il passaggio degli uccelli migratori. I membri della LAC, a cui alla fine i giudici amministrativi hanno dato ragione, hanno espresso «ampia ...
Questo è un articolo di approfondimento riservato ai nostri abbonati.
Scegli l'abbonamento che preferisci (al costo di un caffè la settimana) e prosegui con la lettura dell'articolo.
Se sei già abbonato effettua l'accesso qui sotto o utilizza il pulsante "accedi" in alto a destra.
L'Indipendente non ha alcuna pubblicità né riceve alcun contributo pubblico. E nemmeno alcun contatto con partiti politici. Esiste solo grazie ai suoi abbonati. Solo così possiamo garantire ai nostri lettori un'informazione veramente libera, imparziale ma soprattutto senza padroni.
Grazie se vorrai aiutarci in questo progetto ambizioso.
Bene che ci sia una carta “straccia” tanto i cacciatori e bracconieri non li ferma nessuno. Ero guardia volontaria e sapevo che le guardie stipendiate dallo stato sono quasi tutte colluse con i cacciatori non vogliono problemi così va l italia
ottimo.
uscendo dallo specifico argomento, ma non ho più letto nulla in merito al reato di uccisione di animale appartenente a categoria protetta fatto dal figlio di Trump: è stato condannato? avete articoli da segnalarmi? grazie.