domenica 28 Aprile 2024

Dibattiti aperti a tutti

Vedo emergere nel caseggiato in cui abito, una serie di piccole guerre tra inquilini. Mi chiedo come sia possibile che gli abitanti del mio caseggiato, tutti cattolici confessi, siano disponibili a perdonare qualsiasi cosa alle autorità e non perdonino il minimo torto al loro vicino di casa.

Mi domando quale invincibile angoscia regni nei loro cuori che rende indispensabile tanta conflittualità.

Gli abitanti del Pianeta finiscono con accettare, in un silenzio di massa, terremoti, inondazioni, epidemie, guerre e genocidi, sterminio quotidiano di innocenti, con 30.000 bambini che muoiono di fame ogni giorno, etc.

Accettano tutto questo ma diventano eccessivi e ingiusti nel valutare colpe e difetti di un proprio simile, causati magari solo da sbalzi d’umore o quando l’altro insiste a non adeguarsi al proprio punto di vista. Propongo dibattiti aperti a tutti, su come risolvere i problemi legati alla conflittualità quotidiana, dovuta ai difetti o a una inevitabile fragilità del nostro prossimo. Dato che ognuno è alle prese con problemi quotidiani legati a un lavoro logorante, alla disoccupazione, alle malattie, ai mutui, alle bollette, alle multe, alle tasse etc. i comportamenti che ne derivano spesso appaiono sbagliati.

Nell’esprimere questi pensieri sorrido ed ecco come gran parte dei miei simili mi rimproverano: «Tu sorridi sempre. beato te, ma il sorriso non serve certo a trovare un lavoro!». Quasi a dire: «Sei fuori dal percorso comune, sapessi come anche tu smetteresti di sorridere se fossi nei nostri panni».

In realtà credo proprio di esserci anch’io nei loro panni, anche se ciò non mi impedisce di sorridere.

[di Silvano Agosti – regista, sceneggiatore, poeta e scrittore]

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Articoli correlati

1 commento

  1. I tuoi vicni sono i tipici italiani che magari sul lavoro vengono sfruttati ma NON protestano per la paura di essere licenziati, poi sfogano la loro rabbia sui vicini. Tu la prossma volta, sempre col sorrso in bocca, gli dici “Amico caro non è che perhè il tuo datore di lavoro te la mette nel dietro dalla mattina alla sera te la devi prendere con me!!”

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria

Grazie per aver già letto

10 dei nostri articoli questo mese.

Chiudendo questo pop up potrai continuare la lettura.
Sappi però che abbiamo bisogno di te,
per continuare a fare un giornalismo libero e imparziale.

Clicca qui e  scopri i nostri piani di abbonamento e supporta
Un’informazione – finalmente – senza padroni.

ABBONATI / SOSTIENI