lunedì 13 Maggio 2024

Tamuzo, il calciatore che porta in tribunale i vaccini: “Il mio corpo non funziona come prima”

Il giocatore francese François-Xavier Fumu Tamuzo ha annunciato la fine della sua carriera e l’intenzione di voler portare in tribunale la Federcalcio francese, Pfizer e BioNTech in quanto, secondo l’atleta, il suo corpo «ha smesso di funzionare» a seguito delle iniezioni effettuate nell’estate del 2021. Dopo aver effettuato le due dosi, il calciatore si è infortunato per ben due volte e la terza è arrivata proprio a seguito della terza dose, effettuata nei primi mesi del 2022. L’ex-centrocampista, il quale ha affermato che attualmente le «lunghe camminate» sono «insopportabili» e il jogging risulta «impossibile», porterebbe le aziende produttrici e Federcalcio in udienza il 2 luglio presso il tribunale di Parigi, anche se Pfizer ha precisato in un comunicato di non aver ancora ricevuto la citazione in giudizio.

François-Xavier Fumu Tamuzo è un ex calciatore francese nato ad Auxerre nel 1995, il quale giocava come centrocampista. Secondo le dichiarazioni rilasciate alla rete di stazioni radio France Bleu, Tamuzo vorrebbe scoprire se esiste un legame tra i suoi infortuni e le vaccinazioni anti-Covid ricevute in questi anni. A seguito delle prime due dosi Pfizer – avvenute il 30 luglio 2021 e il 23 agosto dello stesso anno – il centrocampista ha sofferto di dolori al ginocchio sinistro e di tendinopatia. Pochi mesi dopo la terza dose poi, una rottura del tendine d’Achille a marzo 2022 lo riportò nuovamente fuori dal campo, suscitando dubbi che, secondo l’avvocato difensore di Tamuzo Éric Lanzarone – specialista in diritto pubblico e diritto sanitario, iscritto all’albo degli avvocati di Marsiglia – sono tutt’altro che inammissibili: «Da due anni il mio cliente è in peregrinazione medica e nessuno ha messo in dubbio gli effetti avversi del vaccino, anche se sappiamo che esistono oggi, nessuno può negarlo. E man mano che queste preoccupazioni crescevano, François è andato a consultare degli specialisti di medicina interna che alla fine hanno espresso questo dubbio. Bisogna sollevarlo».

In totale sono state citate in giudizio quattro entità, ovvero Pfizer-Germania e BioNTech come creatori del prodotto, Pfizer-Francia come fornitore e Federcalcio in quanto, spiega l’avvocato del calciatore, «all’epoca in cui è stato vaccinato Tamuzo la vaccinazione non era obbligatoria» e la Federazione avrebbe quindi «costruito un protocollo sanitario ancor prima dell’introduzione di una legge». L’ex giocatore ha dichiarato: «La lunga camminata è appena sopportabile, il jogging mi è impossibile. Nel momento in cui voglio dare un impulso, ad esempio salire le scale o salire su uno scaffale o addirittura scendere le scale, il dolore è forte». D’altra parte, Pfizer ha rivelato di non aver ancora ricevuto la citazione in giudizio, che dovrebbe prevedere un’udienza fissata al 2 luglio presso il tribunale di Parigi: «Pfizer, per principio, non comunica informazioni sui casi attuali, preferendo lasciare che il processo legale si svolga con calma. La salute e la sicurezza dei pazienti sono le nostre priorità assolute», ha dichiarato l’azienda.

[di Roberto Demaio]

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