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Dibattiti aperti a tutti

Vedo emergere nel caseggiato in cui abito, una serie di piccole guerre tra inquilini. Mi chiedo come sia possibile che gli abitanti del mio caseggiato, tutti cattolici confessi, siano disponibili a perdonare qualsiasi cosa alle autorità e non perdonino il minimo torto al loro vicino di casa.

Mi domando quale invincibile angoscia regni nei loro cuori che rende indispensabile tanta conflittualità.

Gli abitanti del Pianeta finiscono con accettare, in un silenzio di massa, terremoti, inondazioni, epidemie, guerre e genocidi, sterminio quotidiano di innocenti, con 30.000 bambini che muoiono di fame ogni giorno, etc.

Accettano tutto questo ma diventano eccessivi e ingiusti nel valutare colpe e difetti di un proprio simile, causati magari solo da sbalzi d’umore o quando l’altro insiste a non adeguarsi al proprio punto di vista. Propongo dibattiti aperti a tutti, su come risolvere i problemi legati alla conflittualità quotidiana, dovuta ai difetti o a una inevitabile fragilità del nostro prossimo. Dato che ognuno è alle prese con problemi quotidiani legati a un lavoro logorante, alla disoccupazione, alle malattie, ai mutui, alle bollette, alle multe, alle tasse etc. i comportamenti che ne derivano spesso appaiono sbagliati.

Nell’esprimere questi pensieri sorrido ed ecco come gran parte dei miei simili mi rimproverano: «Tu sorridi sempre. beato te, ma il sorriso non serve certo a trovare un lavoro!». Quasi a dire: «Sei fuori dal percorso comune, sapessi come anche tu smetteresti di sorridere se fossi nei nostri panni».

In realtà credo proprio di esserci anch’io nei loro panni, anche se ciò non mi impedisce di sorridere.

[di Silvano Agosti – regista, sceneggiatore, poeta e scrittore]