martedì 26 Agosto 2025
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Turchia, maxi-processo per il tentato golpe del 2016: 337 ergastoli

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Il tribunale di Ankara ha decretato altri 337 ergastoli per il maxi processo relativo al tentato colpo di stato del 15 luglio 2016. Tra questi, sono stati incriminati quattro “imam civili” per i legami con i gulenisti – sostenitori di Fethullah Gulen, ex alleato del capo dello Stato Recep Tayyip Erdogan, accusato di essere la mente dei fatti del 2016. Gulen si trova negli Stati Uniti, le cui autorità continuano a rifiutarne l’estradizione in Tuchia.

79 degli ergastoli aggravati sono stati comminati per omicidio, tentativo di assassinare il presidente e di rovesciare l’ordine costituzionale. Stessa sorte è stata stabilita per 21 ex alti ufficiali delle forze armate e piloti ritenuti colpevoli di aver bombardato luoghi simbolo, tra cui il Parlamento. Altri 60 sono stati condannati a pene minori e 75 assolti.

Il tentato golpe provocò circa 220 morti e migliaia di feriti, furono uccisi circa 30 golpisti. Quella notte, l’allora capo militare della Turchia, il generale Hulusi Akar e altri comandanti furono tenuti prigionieri per diverse ore nella base aerea di Akinci utilizzata come quartier generale dai golpisti. Il processo venne aperto il 1° agosto 2017 ed ora, a oltre 4 anni dal golpe, i processi sono 289, per un totale di oltre 4.100 persone condannate, di cui già circa 2.500 alla pena dell’ergastolo.

Nel mondo l’1% delle aziende agricole controlla il 70% delle terre coltivabili

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L’1% delle aziende agricole controlla il 70% dei terreni fertili, sistematicamente sottratti ai piccoli proprietari. Lo afferma un nuovo studio condotto dall’International Land Coalition, da Oxfam e da Inequality Lab che ha considerato vari parametri tra cui la qualità dei terreni, il loro valore e il numero di persone lasciate senza terra. Nel mondo, circa l’85% delle aziende agricole sono di proprietà familiare o vengono gestite da piccoli agricoltori. Tuttavia, a queste aziende, appartiene solo una piccolissima parte della terra coltivabile e della produzione commerciale di alimenti vegetali.

L’indagine ha permesso di accertare che la mancanza di terra per gli abitanti è minore in Cina e in Vietnam.  È maggiore, invece, in America Latina, dove il 50% più povero delle persone possiede solo l’1% dei campi coltivabili. In particolare, la potenza cinese è una delle protagoniste del land grabbing (accaparramento di terra), soprattutto in Africa, dove, secondo la World Bank (agenzia che combatte la povertà), almeno 46 milioni di ettari di terra sono controllati anche da Usa, Emirati Arabi e Gran Bretagna.

Stupri e violenze nei parchi del WWF, rapporto accusa: non ha fatto nulla per fermarli

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Il WWF non è ritenuto direttamente responsabile delle violazioni dei diritti umani perpetrate nei parchi protetti del Bacino del Congo, in India e in Nepal, ma ne era a conoscenza e non ha fatto nulla per fermarle. Lo afferma un rapporto commissionato dallo stesso WWF per indagare sulle accuse rivolte all’organizzazione. I ranger delle aree protette, sostenuti dal WWF, sono stati accusati di aver commesso abusi violenti: assassini, stupri, torture, pestaggi, arresti e detenzioni arbitrarie, invasione di case, distruzioni e furto di proprietà personali. Il rapporto mostra come l’applicazione delle politiche sociali del WWF e dei suoi impegni verso i diritti umani sia stata inconsistente: nonostante fosse a conoscenza delle violenze, il WWF ha continuato a finanziare le ecoguardie.

Il rapporto – che il WWF ha affidato a profili terzi, presieduti dall’ex alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Navi Pillay – era stato commissionato nel 2019, in seguito alle inchieste del quotidiano online BuzzFeed, che aveva confermato le denunce delle fondazioni Rainforest Foundation e Survival International. Le inchieste avevano rivelato che i ranger sostenuti dal WWF in Congo si erano macchiati di stupri di gruppo di donne incinte, un omicidio e vari casi di torture. Inoltre, il WWF aveva cercato di nascondere l’indagine sulle atrocità, chiedendo ai suoi partner di trattare i risultati in “modo non pubblico”.

 

 

Etiopia, scaduto l’ultimatum ai ribelli Tigrè: il governo lancia “l’offensiva finale”

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Soldiers belonging to the Ethiopian Naitonal Defense Forces put on African Union berets and craverts during a ceremony in Baidoa, Somalia, to welcome them into the African Union peace keeping mission on January 22. AU UN IST PHOTO / Tobin Jones

Il primo ministro dell’Etiopia Abiy Ahmed ha dichiarato di aver ordinato al suo esercito di attaccare Macallè, la capitale della regione del Tigrè. La decisione è stata comunicata dopo la scadenza dell’ultimatum di 72 ore che Abiy aveva concesso al Fronte di Liberazione del Tigrè (TPLF) per arrendersi. Il Tplf è la fazione che controlla la regione e che si oppone con la forza al governo centrale da settimane. Stando alle dichiarazioni del Primo Ministro, pare che i combattimenti stiano per volgere al termine. Infatti, dopo l’ultimatum, migliaia di militari e forze speciali si sono arrese.

Il Tigrè è un’area dell’Etiopia che ospita circa 6 milioni di abitanti. La conflittualità con il governo nasce tra il 2018 e il 2019, anno dell’elezione di Abiy Ahmed. In quegli anni al primo ministro riceve anche il Nobel per avere fatto la pace con la vicina Eritrea. Gli riconoscono, inoltre, il merito di avere avviato un processo storico di riforme e democratizzazione. Seppur accusato successivamente di cadere di nuovo nel totalitarismo, il motivo principale dello scontro è un altro: Abiy è accusato dal Tigrè e in particolare dal Fronte di Liberazione, di averli esclusi dal governo federale. Proprio loro che per decenni sono stati la forza dominante in Etiopia.

Troina, il piccolo comune siciliano con il sindaco più virtuoso d’Italia

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Fabio Venezia, primo cittadino del Comune di Troina (Enna, Sicilia), si è aggiudicato il concorso “Il gioco del sindaco”, promosso dall’associazione Comuni virtuosi, con il patrocinio del ministero dell’Ambiente. Sul podio anche Isabella Conti, sindaca di San Lazzaro di Savena (BO) e Paolo Erba, sindaco di Malegno (BS). Il riconoscimento viene assegnato per la qualità dell’azione amministrativa dei primi cittadini, che si sono distinti con buone pratiche in vari ambiti (legalità, ambiente…). Dopo una prima selezione tra oltre 150 amministratori, il Comitato Direttivo ha annunciato la rosa degli 11 finalisti. Le votazioni online, poi, hanno decretato il vincitore, dando la possibilità a chiunque di esprimere un’unica preferenza.

Per la valorizzazione del territorio, Troina ha condotto una battaglia legale per il recupero di 4.200 ettari di boschi sottratti alla mafia, per realizzare la più grande azienda agricola pubblica italiana. Quest’ultima offre lavoro ad 8 giovani del territorio, producendo salumi d’eccellenza e cosmetici con il latte d’asina; inoltre alleverà razze in via d’estinzione. Numerosi i progetti ambientali e di valorizzazione del centro urbano, con piani d’investimento da 75 milioni di euro, che hanno fatto diventare il Comune di Troina una delle prime stazioni appaltanti in Sicilia.

Vaccino Covid, Oxford-AstraZeneca ammette errori nella sperimentazione

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Oxford-AstraZeneca, ieri, ha ammesso l’errore avvenuto nella fase di produzione del vaccino, aggiungendo che la sperimentazione è comunque andata avanti. Con l’intera dose, infatti, alla prima iniezione l’efficacia è risultata del 62%, mentre con mezza del 90%. Così gli scienziati hanno ripreso le fiale somministrate e hanno notato che la concentrazione del principio attivo era dimezzata rispetto a quanto dichiarato sull’etichetta. Sarah Gilbert, la scienziata di Oxford che dirige l’équipe, ha spiegato che il sistema immunitario “viene attivato dalla dose giusta” e non necessariamente dalla dose più alta.

La mezza dose, però, è stata somministrata solo a un piccolo gruppo di volontari (2.700 sui 23.000 totali), e tutti al di sotto dei 55 anni di età. E’ possibile dunque, spiega Oxford, che l’efficacia più alta sia dovuta al fatto che il sistema immunitario nei giovani risponde meglio ai vaccini. Oppure che i soggetti coinvolti siano più suscettibili alle fluttuazioni statistiche. Le sperimentazioni stanno proseguendo per valutare meglio questi dettagli ed i risultati dovrebbero essere pubblicati a giorni. Solo tra un mese circa le autorità dovranno valutare ed eventualmente approvare il vaccino.

Il Bitcoin è a un passo dai massimi storici e (forse) questa volta non è una bolla

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Per la prima volta in tre anni, il bitcoin ha raggiunto un valore pari a $19.000. Già a dicembre 2017 la criptovaluta più diffusa al mondo raggiunse un picco di poco meno di $ 20.000 ma si rivelò un traguardo effimero e in un solo giorno, perse un quarto del suo valore continuando poi la discesa fino a circa 3.000 $. Quest’anno il bitcoin è aumentato di circa il 160% e, solo nel mese di novembre, di quasi il 40%.

Analisti e investitori hanno dichiarato che il Covid-19 ha portato a una rivalutazione del valore del bitcoin come valuta alternativa e persino come alternativa all’oro. Inoltre la recente notizia che anche Paypal accetterà la criptovaluta ha ulteriormente spinto all’insù il suo valore. Rick Rieder, responsabile investimenti di Blackrock (la più grande società d’investimenti al mondo), ha affermato che le criptovalute, inclusi i bitcoin, “Sono qui per restare. Potrebbero sostituire l’oro? Sì, perché scambiarli è molto più semplice rispetto al portarsi un lingotto d’oro in giro”.

Diego Armando Maradona è morto a causa di un arresto cardiaco

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Diego Armando Maradona è morto. Aveva 60 anni ed è stato colto da un arresto cardiaco nella sua casa in Argentina. Il Pibe de Oro, questo il soprannome di quello che è considerato da molti il più grande giocatore di calcio di tutti i tempi, aveva subito pochi giorni fa un intevento chirurgico alla testa, che secondo i medici era riuscito perfettamente. Maradona vinse con la nazionale argentina il mondiale del 1986 e in Italia due scudetti con il Napoli.

Clima: in Italia ci sono stati quasi mille eventi estremi in soli 10 anni

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Negli ultimi 10 anni sono stati registrati 946 fenomeni climatici estremi in 507 diversi Comuni italiani, lo rivela l”Osservatorio CittàClima di Legambiente nel Rapporto “Il clima è già cambiato”, presentato oggi. I fenomeni hanno riguardato tutto il paese, con picchi a Roma (con ben 47 eventi estremi di cui 28 allagamenti), seguita da Bari, Agrigento e Milano.

Le città italiane hanno registrato 416 casi di allagamenti da piogge intense, 39 casi di danni provocati da lunghi periodi di siccità e temperature estreme, 257 eventi con danni dovuti a trombe d’aria, 35 casi di frane causati da piogge intense e 118 eventi da esondazioni fluviali. Solo nei primi 10 mesi del 2020, ci sono stati 86 casi di allagamento da piogge intense e 72 casi di trombe d’aria. Trombe d’aria, alluvioni, ondate di calore hanno causato 251 vittime e determinato numerosi danni alle infrastrutture, ai trasporti, al patrimonio storico-archeologico.

Nell’introdurre il rapporto, Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente, ha sottolineato come l’Italia sia oggi “l’unico grande Paese europeo senza un piano di adattamento al clima“, sottolineando la necessità di pianificare una chiara strategia di prevenzione, anche limitando i fenomeni di abusivismo edilizio con efficaci strategie di contrasto.

Scozia, assorbenti gratis per tutte: è il primo paese al mondo

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La Scozia è la prima nazione al mondo ad aver approvato una legge che prevede l’accesso gratuito agli assorbenti. Le autorità locali sono infatti obbligate a fornire gratuitamente prodotti per il ciclo mestruale a qualsiasi donna ne faccia richiesta. Il provvedimento è stato richiesto dalla parlamentare Monica Lennon, approvato martedì. L’intento è di andare incontro a tutte quelle donne non economicamente in grado di permettersi l’acquisto di assorbenti. Infatti si stima che la spesa mensile di una singola donna si aggiri attorno alle 8 sterline (circa 9 euro) per l’acquisto di beni necessari al ciclo mestruale. Una somma che può gravare sui bassi redditi. Il provvedimento ha anche l’obiettivo di eliminare il tabù delle mestruazioni. Secondo un sondaggio rivolto alle scozzesi, il 71% delle ragazze tra i 14 e i 21 anni prova vergogna ad acquistare prodotti per il ciclo.

Il Parlamento ha stanziato 9,2 milioni di sterline (circa 10,3 milioni di euro) per dare il via all’iniziativa mentre in Italia prosegue la campagna #FermaLaTamponTax contro l’eccessiva tassazione sugli assorbenti. Oltre 15 milioni di donne italiane continuano a pagare (e subire) la piena tassazione del 22%, finanziando un mercato che, secondo dati Nielsen, vale circa 515 milioni di euro.