AT&T, gigante USA del settore delle telecomunicazioni, ha annunciato la fusione di WarnerMedia – sua controllata – con Discovery Inc, dedicata allo sviluppo e alla gestione di canali televisivi tematici. Un’operazione da 43 miliardi di dollari che farà nascere un colosso dello streaming, lanciando la sfida a Netflix e Disney.
Camorra: 37 arresti a Napoli
A Napoli, i poliziotti della Squadra Mobile e del Commissariato San Giovanni-Barra hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 37 individui appartenenti ai clan Rinaldi, Reale, Formicola e Silenzio. Questi ultimi operano nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, periferia Est di Napoli. I soggetti sono stati accusati dei reati di: associazione di tipo mafioso, estorsione, tentato omicidio, detenzione e porto di armi da fuoco.
Usa, con il pretesto dell’assalto al Campidoglio aumenta la sorveglianza di massa
Quasi otto anni fa, Edward Snowden, allora collaboratore con l’Intelligence statunitense, aveva rivelato come gli USA stessero deliberatamente spiando in cittadini americani, cosa ritenuta assolutamente illegale, nonché taboo. Da allora, il Governo a stelle e strisce ha iniziato a muoversi con i piedi di piombo, in modo da assicurarsi che non potessero verificarsi nuovamente scandali di tale magnitudine.
Oggi, le cose si stanno facendo confuse: negli scorsi mesi, gli Stati Uniti sono stati vittima di due disastrosi attacchi di cyberspionaggio, i casi SolarWinds e Microsoft Exchange, attacchi per cui gli hacker avrebbero sfruttato proprio dei server “indigeni” in modo da sfruttare gli angoli ciechi interni all’Intelligence statunitense. A questo si aggiunge la comoda narrazione offerta dall’”assalto al Campidoglio” di Washington avvenuto il 6 gennaio 2021 per mano delle destre alternative, le quali, essendosi coordinate proprio attraverso i social, si offrono come scenografico capro espiatorio con cui giustificare eventuali interventi lesivi alla privacy.
Secondo la CNN, per evitare che si ripetano simili atti di “terrorismo”, l’Amministrazione Biden starebbe infatti valutando soluzioni di spionaggio locale che siano in grado di aggirare le leggi, ovvero di delegare ad aziende private la raccolta effettiva dei dati. In tal senso, il Dipartimento di Sicurezza Nazionale (DHS) statunitense ha bocciato con vigore simili illazioni, etichettandole come «smaccatamente false».
Peccato che il DHS stia raccogliendo informazioni sensibili via terzi già da tempo: non potendo ottenere i dati dei cittadini direttamente, la Difesa si limita a comprarli dalle aziende tech, cosa che non è in alcun modo illegale. A ledere la credibilità di una simile, lapidaria, posizione è anche il fatto che durante le manifestazioni del movimento Black Lives Matters di Portland, il braccio governativo abbia violato ogni regolamento, pur di identificare e tracciare giornalisti e manifestanti.
Il quesito non è quindi “se” il Dipartimento della Difesa e l’Intelligence finiranno con l’adoperare i dati forniti da aziende private – quello lo fanno già -, piuttosto bisogna chiedersi se abbiano intenzione di intensificare la portata delle proprie manovre. La prospettiva più ottimistica è che il Governo abbia intenzione di mantenere questa rotta e che inizierà piuttosto a collaborare maggiormente con le aziende tech solo ed esclusivamente con l’intento di risolvere tutte quelle falle di sistema che altrimenti potrebbero essere sfruttate dagli hacker.
Volendo essere invece più nefasti, le evoluzioni ventilate dalla CNN potrebbero fare riferimento ad aziende di spionaggio private, ditte composte da mercenari che spesso passano dalla National Security Agency (NSA) americana al più remunerativo mercato privato. Sono persone prive di scrupoli che nel 2015 non si erano fatte problemi neppure a spiare Michelle Obama, First Lady dell’epoca. Figuriamoci se batterebbero ciglio all’idea di rastrellare la vita personale dei cittadini USA.
[di Walter Ferri]
Cisgiordania: crollo in una sinagoga, 2 morti e 132 feriti
In seguito al crollo della tribuna della sinagoga di Givat Ze’ev, un insediamento in Cisgiordania poco distante da Gerusalemme, 2 persone hanno perso la vita ed altre 132 sono rimaste ferite, di cui 5 in modo grave. È questo il bilancio attuale dell’incidente avvenuto nella giornata di ieri mentre più di 600 fedeli si trovavano all’interno della sinagoga in occasione della festa di Shavuot, che ricorda la consegna delle Tavole della Legge al popolo ebraico.
Ue, la commissaria alla Salute coinvolta in un caso di sospetta corruzione
«La commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakidou, è sotto pressione a seguito di una relazione della Corte dei conti del suo paese d’origine, il Cipro». È quanto riportano alcuni media locali nonché la ARD (la tv di Stato tedesca), da cui si apprende che tale rapporto ha constatato che il marito di quest’ultima, Kyiriakos Kyriakidou, ha ricevuto un prestito del valore totale di 4 milioni di euro dalla Cyprus Cooperative Bank nonostante egli non fosse dotato delle garanzie necessarie, motivo per cui la Corte ha definito lo stanziamento «molto problematico». In più, il prestito risulta essere stato erogato senza alcuna motivazione ufficiale, motivo per cui i media in questione hanno parlato di “corruzione passiva” ed hanno sospettato che Kyiriakos Kyriakidou possa aver tratto vantaggio dalla posizione politica della moglie.
La Cyprus Cooperative Bank è la seconda banca statale più grande del paese. Essa in passato è stata più volte salvata utilizzando denaro pubblico, in quanto è stata soggetta a vari problemi finanziari. Proprio per questo, la Corte dei conti ha analizzato in maniera analitica le transazioni con le cosiddette “persone politicamente esposte”, ed in seguito a questi controlli sono state registrate le operazioni sospette del marito di Stella Kyriakidou. Utile sottolineare come non vi sia alcuna prova che la moglie sia interessata dal caso, né tantomeno che il “prestito” sospetto sia correlato in qualche modo alla sua attività di commissario europeo alla salute e quindi, di fatto, all’emergenza Covid. Tuttavia la Kyruakidou negli scorsi mesi ha svolto un ruolo cruciale nella sottoscrizione dei contratti miliardari con le aziende farmaceutiche per il rifornimento dei vaccini anti Covid, contratti che tra l’altro contengono non poche criticità. Per questo un’attenzione della stampa sulla questione al fine di chiedere di fare luce sul caso sarebbe stato il minimo necessario da parte di un settore che ha l’ambizione di autodefinirsi il quarto potere. Tuttavia, i media mainstream non hanno dedicato nemmeno una riga alla vicenda.
[di Raffaele De Luca]
‘Ndrangheta: 30 misure cautelari per droga e armi
Nelle province di Reggio Calabria, Catanzaro, Vibo Valentia, Monza, Brianza e Roma, i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di 30 individui, i quali sono accusati a vario titolo di: associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione tentata e consumata (anche con l’aggravante mafiosa), ricettazione, furto, detenzione e porto abusivo di armi anche clandestine e da guerra e detenzione di materiali esplodenti. Dalle indagini è emerso che i soggetti in questione avessero legami con individui appartenenti o contigui a cosche radicate del Catanzarese, del Vibonese e del Reggino.
Gaza, continuano i bombardamenti israeliani: altri 23 morti
Non si fermano i bombardamenti condotti da Israele contro i palestinesi che abitano la striscia di Gaza. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa palestinese Maan questa notte sono rimaste uccise altre 23 persone, i feriti sono oltre 50. Tra le vittime un’intera famiglia palestinese. Secondo il ministero della Sanità di Gaza i palestinesi caduti da inizio conflitto sono 174, tra cui 47 minorenni. I feriti sono circa 1.200.
Colombia: continuano le proteste popolari
Non si fermano proteste e manifestazioni in Colombia, dove si è giunti al diciannovesimo giorno di sciopero generale contro il progetto di riforma fiscale. Ieri si è tenuta una grande manifestazione nella capitale ed oggi si replica. Nel frattempo si moltiplicano morti e feriti a causa delle repressione di polizia ed esercito, mentre le donne sono scese in piazza denunciando casi di violenza sessuale da parte di militari contro alcune manifestanti (già denunciati 26 casi).










