sabato 15 Novembre 2025
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Il governo Draghi ha stanziato mezzo miliardo per aumentare la paga dei sindaci

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A cavallo tra il 2019 e il 2020 una grande campagna appoggiata da tutti partiti comunicò il “grandioso” risparmio di 82 milioni di euro l’anno grazie alla riduzione del numero dei parlamentari. Ora, nel silenzio generale, tra le pieghe della nuova legge di bilancio è stato inserito un provvedimento che prevede una spesa molto più alta di quella risparmiata per aumentare gli stipendi dei sindaci: per la precisione 480 milioni di euro solo per coprire i primi tre anni di aumenti.

La disposizione è contenuta nell’art.146 della bozza della Legge di Bilancio, intitolato “Disposizioni in materia di indennità dei sindaci metropolitani, dei sindaci e degli amministratori locali”. Al comma 1 si specificano gli aumenti, che saranno a percentuali crescenti in base alla popolazione del Comune. Si va dal 16% di maggiorazione per i primi cittadini dei Comuni sotto i 3.000 abitanti fino all’80% dei sindaci delle città con oltre 100.000 abitanti e al 100% (ovvero raddoppio salariale netto) per i sindaci delle città metropolitane. Non solo, il comma 2 del testo specifica che “le indennità di funzione da corrispondere ai vicesindaci, agli assessori ed ai presidenti dei consigli comunicali sono adeguate alle indennità di funzione dei corrispondenti sindaci”.

Al comma 3 dell’art.146 sono specificati anche i costi che la collettività si dovrà accollare per far fronte agli aumenti delle indennità, che entreranno in funzione gradualmente: 100 milioni di euro per il 2022, 150 milioni per il 2023 e poi 220 milioni all’anno a decorrere dal 2024.

Insomma a fronte di un ultra sponsorizzato risparmio di 82 milioni l’anno per il taglio dei parlamentari (misura che, va ricordato, in cambio riduce la rappresentanza parlamentare da 945 a 600 membri) si introduce nel silenzio generale dei media un poderoso aumento dei costi delle amministrazioni locali. Sostanzialmente, da un lato si è ridotta la possibilità per i cittadini di entrare a far parte della rappresentanza istituzionale, dall’altro si rafforzano i privilegi di chi già ne fa parte.

Francia, Emmanuel Macron: da dicembre terza dose per over 50

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In Francia, a partire dall’inizio di dicembre si comincerà a somministrare la terza dose del vaccino anti Covid agli over 50. Lo ha annunciato nella giornata di ieri, in diretta tv dall’Eliseo, il presidente francese Emmanuel Macron. «Vaccinatevi, vaccinatevi: conto su di voi» ha affermato Macron, il quale ha aggiunto che, a partire dalla metà di dicembre, per le persone dai 65 anni in su la terza dose sarà obbligatoria per ottenere il Green Pass.

Il gioco della Transizione: al Cop26 l’ennesimo parto globalista del World Economic Forum

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Openning of the World Economic Forum 2017. U.S. Embassy Bern/ Eric Bridiers

Un altro annuncio arriva dalla CoP26 in corso a Glasgow, in Scozia. Questa volta, alla conferenza ONU sul clima, il World Economic Forum (WEF) – insieme all’inviato speciale presidenziale degli Stati Uniti per il clima John Kerry – illustra la nascita della piattaforma chiamata First Movers Coalition e cosa questa sarà chiamata a fare. Tale soggetto sarà l’ennesima partnership pubblico-privata in cui le aziende multinazionali prenderanno laute sovvenzioni per risolvere problemi ai quali hanno enormemente contribuito con grande profitto. Infatti, a detta del WEF, le tecnologie per arrivare a “emissioni zero” nel 2050 sono in fase di sviluppo e potrebbero essere pronte nel 2030 grazie alla cooperazione tra il settore pubblico e privato. In sostanza, il pubblico deve sostenere gli sforzi del privato e metterlo al riparo dai rischi degli investimenti e della produzione in nuove tecnologie.

«Affinché gli innovatori e gli investitori possano fare la loro parte nell’affrontare la crisi climatica, hanno bisogno di una chiara domanda del mercato. La First Movers Coalition sfrutterà il potere d’acquisto collettivo delle aziende leader e guiderà la necessità di queste tecnologie», ha affermato Børge Brende, Presidente del World Economic Forum. La “coalizione” opererà in otto differenti settori: acciaio, cemento, alluminio, prodotti chimici, spedizioni, aviazione e autotrasporti. Faranno parte di questa ennesima partnership pubblico-privata: Airbus, Amazon, Apple, Bank of America, Boeing, Cemex, Delta Air Lines, United Airlines, Volvo Group e altri colossi economici. Sul sito del nuovo soggetto, si scrive: «Raggiungere la decarbonizzazione dell’industria è possibile. I principali esperti e organizzazioni, compresi quelli all’interno della Mission Possible Partnership, hanno sviluppato percorsi di transizione basati sulla scienza che delineano quali soluzioni net-zero saranno necessarie per raggiungere questo obiettivo».

E chi è la Mission Possible Partnership? Un ente privato tra i cui fondatori abbiamo il WEF e finanziato da Bezos Earth Fund e Bloomberg Philanthropies, ovvero le fondazioni del fondatore di Amazon Jeff Bezos e del plurimiliardario fondatore dell’omonimo impero mediato Michael Bloomberg. L’International Energy Agency, che stima per il prossimo decennio un balzo del PIL globale grazie alla “transizione”, è partner di tale ente appartenente alla galassia di alleanze globaliste del grande capitale. Come specificato dallo stesso WEF, tali impegni sono presi anche grazie ad altri soggetti sorti dalla “coalizione” dei colossi dell’economia mondiale: Road Freight Zero, Clean Skies for Tomorrow Coalition, Climate Group e Getting to Zero Coalition.

Road Freight Zero riunisce soggetti come Eni, Nestlé, PepsiCo, Unilever, Walt Disney Company, oltre ad una sfilza di banche e di aziende del settore della logistica e dei trasporti. Clean Skies for Tomorrow Coalition e Climate Group potrebbero invece essere definite “meta-piattaforme”, essendo piattaforme di altre piattaforme che riuniscono centinaia di soggetti economici privati. Getting to Zero Coalition riunisce i più grandi armatori al mondo insieme ad aziende della logistica marittima.

La First Movers Coalition è quindi l’ennesimo parto del World Economic Forum che va ad aggiungere una nuova stella alla galassia di enti privati che si mischiano e si confondono con il pubblico erodendo la democrazia – e i suoi processi decisionali – e drenando risorse in favore degli interessi di chi sostiene il Grande Reset e la Quarta Rivoluzione Industriale.

[di Michele Manfrin]

Pakistan: accordo tra governo e talebani per cessate fuoco

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In Pakistan, è stato raggiunto un accordo di cessate il fuoco della durata di un mese tra il governo ed il partito dei talebani pachistani Tehrik e Taliban Pakistan (TTP). Il portavoce dei talebani pachistani, Mohammad Khurasani, ha infatti fatto sapere che il cessate il fuoco rimarrà in vigore fino al 9 dicembre. Il ministro dell’Informazione pakistano Chaudhary Fawad Hussain, inoltre, durante una conferenza stampa ha aggiunto che esso «sarà esteso con il passare del tempo».

Covid, Singapore abbatte una nuova frontiera: i non vaccinati si pagheranno le cure

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A partire dal prossimo 8 dicembre i cittadini di Singapore che hanno scelto di non vaccinarsi, nel caso in cui dovessero ammalarsi di Covid, saranno tenuti a pagare di tasca propria le spese mediche. È quanto si apprende da una nota pubblicata nella giornata di ieri dal ministero della Salute, nella quale si legge che gli unici pazienti Covid non vaccinati per cui le cure continueranno ad essere finanziate dal governo sono quelli «non idonei alla vaccinazione», come «i bambini sotto ai 12 anni o gli individui che per problemi di salute non possono vaccinarsi». Inoltre anche per le persone che hanno ricevuto una sola dose le cure rimarranno gratuite, ma solo fino al 31 dicembre: infatti, se entro tale data non si saranno sottoposte alla seconda dose, il governo non pagherà più loro le spese mediche.

La scelta di non pagare più le cure ai non vaccinati si basa sul fatto che essi «costituiscono una maggioranza considerevole di coloro che richiedono cure ospedaliere intensive e contribuiscono in modo sproporzionato alla pressione sulle nostre risorse sanitarie». In pratica, come affermato dal ministro della Sanità Ong Ye Kung, la volontà è quella di dare un «segnale importante» alle persone non vaccinate e così «esortare tutti i cittadini a farsi vaccinare».

Quanto stabilito dal governo non solo rappresenta una vera e propria inversione di rotta – dato che fino a questo momento le cure per il Covid erano gratuite per tutti i cittadini ad eccezione di quelli risultati positivi subito dopo essere tornati da un viaggio all’estero – ma abbatte una nuova frontiera: finora infatti in diversi paesi si era parlato in maniera alquanto provocatoria della possibilità di far pagare di tasca propria le spese mediche ai non vaccinati ma ciò era rimasta una mera ipotesi.

Anche in Italia si è più volte accennato all’idea di privare i non vaccinati delle cure: la virologa Ilaria Capua, ad esempio, negli scorsi mesi aveva dichiarato che «chi non si vaccina, in caso di ricovero in terapia intensiva, dovrebbe risarcire i costi degli ospedali», i quali sarebbero pari ad una cifra che va dai «1.000 ai 2.000 euro al giorno». Al momento però tale eventualità non è divenuta realtà, complice anche il fatto che ciò potrebbe non essere costituzionalmente legittimo. La nostra Costituzione stabilisce infatti, all’interno dell’articolo 32, che «la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività».

[di Raffaele De Luca]

Niger: almeno 18 vittime per crollo miniera d’oro

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In Niger, nella regione meridionale di Maradi, almeno 18 persone hanno perso la vita a causa del crollo di una miniera d’oro verificatosi nella giornata di domenica. A riportare il bilancio attuale è l’agenzia di stampa Reuters, che si rifà alle parole pronunciate da Adamou Guero, il sindaco del comune di Dan Issa. Quest’ultimo, oltre a rendere noto il numero attuale dei morti, ha affermato che esso sia destinato a salire.

L’acqua del rubinetto produce uno scudo protettivo contro le microplastiche 

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Un team di scienziati di Dublino ha scoperto che l’acqua del rubinetto produce uno scudo protettivo naturale contro le microplastiche efficace fino al 99,8%. Una rivelazione importante che potrebbe aiutare a prevenire il rilascio di tali sostanze dannose da parte dei più comuni elettrodomestici, come i bollitori in plastica. Nello specifico, la ricerca spiega che l’acqua che sgorga nelle nostre case, non è H2O pura al 100% ma contiene oligoelementi e minerali in grado di impedire alla plastica di degradarsi e di rilasciale particelle di materiale plastico le quali, non solo sono molto inquinanti, ma possono anche essere portatrici di una serie di contaminanti particolarmente dannosi, come residui di metalli o sostanze chimiche organiche.

Quando la plastica si deteriora e rilascia microplastiche, queste contaminano l’ambiente e nuocciono alla salute dell’uomo. In condizioni di alta concentrazione o alta suscettibilità individuale, come riportato in uno studio pubblicato su Science of The Total Environment, queste possono causare lesioni infiammatorie, stress ossidativo, e persino cancerogenicità e mutagenicità. Addirittura, secondo i ricercatori, l’acqua del rubinetto può, nel tempo, far sviluppare una pellicola protettiva agli elettrodomestici nei quali è utilizzata, come i bollitori ad acqua. La prossima frontiera annunciata dal team di Dublino è quella di riprodurre in laboratorio la pellicola protettiva contro le microplastiche, con l’obiettivo di poterla applicare già in fase di fabbricazione sulla plastica, impendo così il rilascio di microparticelle nocive.

Nel frattempo, una nuova prova di come il consumo di acqua del rubinetto sia non solo più economico e sostenibile, ma pure più salutare rispetto a quella in bottiglia.

[di Eugenia Greco]

India: incendio in reparto ospedaliero, morti 4 neonati

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Questa notte, a causa di un incendio verificatosi nel reparto di cure intensive del Kamla Nehru Children’s Hospital – un ospedale governativo di Bhopal, nello stato del Madhya Pradesh – quattro neonati hanno perso la vita. Al momento dell’incendio all’interno del repato vi erano 40 bambini, ed i vigili del fuoco sono riusciti a salvarne 36. Il primo ministro dello stato, Shivraj Singh Chouhan, ha fatto sapere tramite un tweet che è stata disposta un’inchiesta per fare luce sulle cause dell’incidente.

In Italia inizia ad esserci un grosso problema con le armi

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Un giovedì sera di fine ottobre come molti altri ad Ercolano, quello in cui due giovani decidono di trattenersi un momento in auto per scambiare due chiacchiere dopo aver guardato la partita del Napoli in un bar lì vicino. Una scelta fatale: Giuseppe Fusella (26 anni) e Tullio Pagliaro (27 anni), originari di Portici ed entrambi incensurati, sono stati colpiti all’improvviso da alcuni proiettili esplosi da una villetta nei dintorni. Uccisi perché scambiati per ladri da Vincenzo Palumbo, autotrasportatore di 53 anni, che gli ha sparato sei colpi, partiti da un’arma detenuta legalmente.
Poche se...

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Gazprom comincia a pompare gas per Europa

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L’azienda energetica russa Gazprom ha annunciato di aver cominciato a pompare gas in cinque depositi sotterranei europei per questo mese. Lo riporta l’agenzia giornalistica AGI. La Russia si era infatti impegnata a rifornire gli stoccaggi europei a partire dalla giornata di ieri, dopo l’impennata delle quotazioni del gas di ottobre, ma nulla si era mosso, causando un aumento dei prezzi del 10%. Dopo la ripresa dei rifornimenti, i prezzi di riferimento del gas sono subito calati del 3%. A causa delle scorte basse, che hanno causato impennate nei prezzi, e della ripresa della domanda con l’uscita dalla crisi economica dovuta alla pandemia, il mercato del gas europeo ed asiatico si trova in una situazione di forte pressione dall’inizio dell’anno.