lunedì 7 Ottobre 2024

Reskilling Revolution: come il World Economic Forum vuole formare i lavoratori di domani

Il programma Reskilling Revolution del World Economic Forum (WEF) ha l’obiettivo di preparare la nuova forza lavoro globale, che dovrà avere le competenze necessarie per affrontare un futuro dominato dall’intelligenza artificiale e dall’automazione. Attualmente, oltre 370 organizzazioni e 34 ministeri di 17 Paesi sono coinvolti in questa iniziativa, collegata a sua volta all’EDISON Alliance, ovvero l’ennesima partnership che mette in relazione pubblico e privato per il raggiungimento dei cosiddetti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile inseriti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il programma si allinea ai progetti trattati durante gli Incontri sull’impatto dello sviluppo sostenibile organizzati dal WEF, e si inserisce nella struttura di rafforzamento dei poteri sovranazionali ribadita anche dal nuovo Accordo per la Governance Globale, approvato alle Nazioni Unite il 22 e 23 settembre 2024.

Il World Economic Forum sta collaborando con oltre 370 organizzazioni e 34 ministeri di 17 Paesi diversi per fornire istruzione, competenze e opportunità economiche a un miliardo di persone entro il 2030. La giustificazione data dal WEF per questa azione è che, nei prossimi cinque anni, il 23% dei posti di lavoro globali sarà trasformato a causa della diffusione dell’intelligenza artificiale e di altre tecnologie per l’elaborazione di testi, immagini e voce. Reskilling Revolution, il programma con cui il WEF sta preparando la futura forza lavoro globale, si concentra su competenze digitali come intelligenza artificiale, big data e programmazione, ma anche su aspetti come leadership, curiosità e resilienza. Oltre la metà degli sforzi di Reskilling Revolution si focalizza sulla preparazione dei lavoratori per i cosiddetti “lavori verdi”. I partecipanti al programma comprendono aziende, responsabili della formazione e fornitori di servizi di apprendimento online e offline, sindacati, ONG e organizzazioni filantropiche. Tra i membri fondatori figurano il governo francese, oltre a Gruppo Adecco, Coursera, iamtheCODE, Infosys, Lego Foundation, LinkedIn, ManpowerGroup, PwC, Salesforce e UNICEF.

Una ricerca del WEF, condotta in collaborazione con PwC, evidenzia che investire nella riqualificazione e nel miglioramento delle competenze dell’attuale forza lavoro globale potrebbe incrementare il PIL di 6,5 trilioni di dollari entro il 2030. Attualmente, però, solo lo 0,5% del prodotto interno lordo globale viene destinato all’apprendimento permanente degli adulti. Allo stesso tempo, investire nell’istruzione per preparare la generazione attuale di bambini in età scolare potrebbe generare un ulteriore aumento di 2,54 mila miliardi di dollari nello stesso periodo. In sintesi, l’istruzione diventa uno strumento chiave non solo per sviluppare nuove competenze, ma anche per promuovere i principi necessari alla realizzazione della Quarta Rivoluzione Industriale, fortemente sostenuta dal WEF.

Reskilling Revolution è collegata all’EDISON Alliance, una piattaforma che «unisce governi, imprese, mondo accademico e società civile per garantire un accesso equo all’economia digitale per colmare il divario digitale», ovvero l’ennesima partnership che mette in relazione pubblico e privato per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile inclusi nell’Agenda 2030 dell’ONU. Queste piattaforme sono quindi riconducibili a “The Sustainable Development Impact Meetings”, organizzati dallo stesso WEF, il cui ultimo incontro si è tenuto in continuazione al “Summit of the Future” delle Nazioni Unite dove è stato adottato il “Patto per il futuro” con cui si intende stabilire la nuova governance mondiale.

[di Michele Manfrin]

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