lunedì 7 Ottobre 2024

”Principe il mare”, una poesia di Gian Paolo Caprettini

Mi stendi un tappeto di sabbia
principe oscuro del golfo
e gonfi di sole
il mio difficile andare.
Camminiamo
per una meta che non sappiamo,
la bufera
ieri sera ha spinto dal mare
legni perduti nel tonfo
dell’onda.
Sulla mia sponda il faro
resiste di una luce tardiva,
nessuno sfida davvero la riva
ognuno attende un ritorno sereno,
l’oggi mi è qui
come un leggero dolore
che  offre  memoria 
alle prossime ore.
Non è stasera che partirà la mia nave
volgendo a un tramonto ancora lontano,
sentirò prima l’eco di un congedo,
il tuo,
che invade questa notte
affondata silente nel domani.
Fammi perdere ogni memoria inutile rendimi quieta la sorpresa
di un’alba che esplori ogni attesa
e nessun sogno escluda…

[di Gian Paolo Caprettini]

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria