giovedì 28 Marzo 2024

I lavoratori dello spettacolo tornano in piazza: dopo Milano oggi è la volta di Roma

Nella giornata di oggi, a Roma, si terrà la manifestazione dei lavoratori dello spettacolo, i quali protesteranno contro le chiusure delle attività culturali imposte dal governo a causa della pandemia. La protesta è stata organizzata congiuntamente dagli occupanti del teatro Piccolo di Milano e dal movimento Bauli in piazza, che negli scorsi giorni si sono incontrati proprio all’interno di tale teatro per fare fronte comune e discutere delle urgenti questioni di un comparto da troppo tempo dimenticato. La riunione ha prodotto un ampio programma avente ad oggetto vari temi per i quali sarà fatta sentire la propria voce. Nello specifico, le richieste che verranno fatte al governo sono: l’istituzione di un fondo da erogare mensilmente a tutti i lavoratori dello spettacolo e che copra il periodo gennaio-dicembre 2021, il sostegno economico per le imprese della filiera e la predisposizione di un tavolo interministeriale che si occupi di una riforma del settore nonché di una ripartenza dello stesso. Per tutti questi motivi oggi alle ore 17:00 in Piazza del Popolo, a Roma, 1000 persone prenderanno parte alla manifestazione: ognuna di loro avrà davanti a sé un oggetto simbolico, la «flightcase», ovvero la cassa utilizzata per il trasporto delle attrezzature.

Tale tipologia di protesta era già stata organizzata dal movimento Bauli in piazza a Milano, dove il 10 ottobre 2020 i lavoratori avevano schierato 500 bauli davanti al Duomo ed avevano chiesto al governo di attuare i medesimi provvedimenti. Da allora, però, niente è cambiato e ad oggi sono 419 i giorni passati dal fermo delle attività produttive e culturali legate al mondo dello spettacolo: si tratta della peggiore crisi che questo settore abbia mai attraversato, la quale coinvolge un totale di 16.000 lavoratori. Basti pensare che, secondo i dati Agis (Associazione generale italiana dello spettacolo), gli incassi nei settori del teatro, della musica, della danza e della lirica sono calati del 76,7% nel 2020: rispetto al 2019 vi è stata una perdita di 583 milioni di euro.

[di Raffaele De Luca]

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Articoli correlati

1 commento

  1. Ben venga ogni iniziativa. Non voglio fare quello che trova sempre il lato negativo delle cose, ma mi ha molto deluso come il mondo dello spettacolo non abbia alzato la voce nei mesi passati. Chiedere i ristori (ma che brutta parola…) va bene, ma non basta.

Comments are closed.

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria

Grazie per aver già letto

10 dei nostri articoli questo mese.

Chiudendo questo pop up potrai continuare la lettura.
Sappi però che abbiamo bisogno di te,
per continuare a fare un giornalismo libero e imparziale.

Clicca qui e  scopri i nostri piani di abbonamento e supporta
Un’informazione – finalmente – senza padroni.

ABBONATI / SOSTIENI