giovedì 25 Aprile 2024

Nella notte Israele è tornata a bombardare Gaza e la Siria (colpendo anche una scuola)

Ieri notte le forze d’aviazione dell’esercito israeliano sono tornate a bombardare i territori palestinesi, colpendo un’installazione sotterranea appartenente ad Hamas all’interno della Striscia di Gaza. A darne l’annuncio è stato lo stesso esercito israeliano su Twitter, affermando che l’attacco ha preso di mira un tunnel utilizzato dal gruppo armato palestinese nel sud della Striscia, vicino all’insediamento israeliano di kibbutz Kissufim. Appena l’11 ottobre scorso Israele e Hamas avevano raggiunto l’accordo per una tregua di sei mesi.

Sempre durante la notte le forze israeliane avrebbero lanciato diversi missili verso l’area di Al-Huriyah nella provincia di Quneitra (Siria sud-occindentale), colpendo una scuola e una postazione militare delle milizia filo-iraniane che combattono al fianco del governo siriano. La notizia in questo caso arriva dall’agenzia di stampa siriana “Sana”, ma non è stata confermata da Israele. Secondo quanto riportato, i bombardamenti avrebbero provocato almeno tre vittime e un missile avrebbe colpito una scuola, fortunatamente durante l’orario di chiusura, quindi senza provocare vittime tra i bambini, ma distruggendo la struttura educativa.

 

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Articoli correlati

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria

Grazie per aver già letto

10 dei nostri articoli questo mese.

Chiudendo questo pop up potrai continuare la lettura.
Sappi però che abbiamo bisogno di te,
per continuare a fare un giornalismo libero e imparziale.

Clicca qui e  scopri i nostri piani di abbonamento e supporta
Un’informazione – finalmente – senza padroni.

ABBONATI / SOSTIENI