giovedì 27 Novembre 2025
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Il viaggio dei batteri patogeni: dalle microplastiche alle cozze, fino alla nostra tavola

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I batteri che colonizzano i rifiuti plastici in mare potrebbero entrare nella catena alimentare attraverso i frutti di mare. Lo ha evidenziato uno studio condotto dall’Università Cattolica del Sacro Cuore in collaborazione con l’Università di Sousse. I ricercatori hanno indagato la presenza di microplastiche e di batteri in campioni d’acqua del Mar Mediterraneo e in campioni di molluschi, come cozze e vongole. I risultati della ricerca, pubblicata sul Journal of Hazardous Materials, hanno sottolineato la presenza di significative quantità di microplastiche nelle cozze. Ma non solo. Le microplastiche, inoltre, trasporterebbero batteri patogeni che hanno un effetto tossico sui molluschi, come indicato dalla loro risposta immunitaria. Per una valutazione in termini di rischio alimentare per l’uomo – precisano i ricercatori – sono però necessari ulteriori studi.

L’accumulo di rifiuti plastici negli ambienti marini è sempre più una questione cruciale. Il Mar Mediterraneo, seppur rappresenti solo l’1% delle acque mondiali, si stima che contenga il 7% della microplastica marina. E tra tutti i frutti di mare, i molluschi come cozze, ostriche e capesante sono quelli con i più alti livelli di contaminazione da microplastiche. “Mentre la tossicità per gli organismi acquatici è abbastanza ben esplorata – spiegano i ricercatori – si sa ben poco sul ruolo che la plastica ha nel plasmare la struttura della comunità batterica in condizioni marine e sulla sua possibile trasmissione all’uomo”.

Un’inchiesta di Le Monde svela le pressioni subite dall’Ema per approvare i vaccini

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Vials of the COVID-19 vaccine are seen at Walter Reed National Military Medical Center, Bethesda, Md., Dec. 14, 2020.

I documenti riservati rubati durante l’attacco informatico all’Agenzia europea per i medicinali (EMA) il 9 dicembre 2020 stanno riaffiorando nel Dark Web. Il quotidiano francese Le Monde è riuscito a recuperarne alcuni, che riguardano soprattutto la valutazione del vaccino Pfizer-BioNTech. Tra questi, ci sono 19 email scambiate tra il 10 e il 25 novembre, alcune delle quali “manipolate” da hacker, secondo quanto riporta l’EMA in un comunicato. Tuttavia, l’Agenzia riconosce che «le email trapelate riflettono problemi e discussioni che hanno avuto luogo»: da cinque email si evincono le pressioni che l’EMA stava affrontando per approvare il vaccino il più velocemente possibile.

Il principale attrito riguardava le differenze qualitative tra i lotti commerciali e quelli utilizzati negli studi clinici. L’RNA, componente cruciale del vaccino, consente di produrre la proteina spike del virus. Mentre i vaccini utilizzati negli studi clinici avevano tra il 69% e l’81% di RNA “integrato”, i dati sui lotti commerciali evidenziavano una diminuzione del grado di integrità dell’RNA, con una media del 59%. Le differenze nell’esatta composizione dei vaccini erano probabilmente dovute al fatto che, per passare dalla fase clinica a quella commerciale, si era reso necessario cambiare i processi produttivi. L’EMA ha confermato che il problema è stato successivamente risolto, il che ha permesso all’Agenzia di approvare il vaccino. La Commissione Europea afferma che le discussioni «non hanno mai interferito in alcun modo con l’integrità della missione dell’EMA».

Navalny resta in carcere 30 giorni

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Navalny resterà in carcere almeno fino al 15 febbraio. Lo comunica il suo legale su Twitter. “Scendete in piazza, non per me, ma per voi stessi, per il vostro futuro. Non abbiate paura”  è l’appello dell’oppositore russo dopo la condanna.

Studio scientifico: le scimmie di Bali hanno imparato a rapinare i turisti per ottenere cibo

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Le scimmie di Bali hanno imparato a rapinare i turisti in cambio di cibo, lo conferma uno studio pubblicato sulla Royal Society. Gli scienziati hanno filmato un gruppo di macachi nel tempio di Uluwatu per 273 giorni, tra il 2015 e il 2016 e anche nel 2019, i quali hanno manifestato un comportamento assai insolito. I primati hanno preso l’abitudine di sottrarre abilmente ai turisti i loro i beni personali – un paio di occhiali da sole, il cappello, il foulard ma anche il tablet o il telefonino – per poi ricattarli. I Macachi infatti, dopo aver rubato qualcosa ai malcapitati, invece di scappare, attendono lì – magari in un punto abbastanza alto da non poter essere presi – pronti a restituire l’oggetto solo in cambio di cibo.

Durante lo studio, gli scienziati hanno rilevato la capacità delle scimmie di stimare il valore dell’oggetto rubato. Queste infatti preferiscono oggetti preziosi, ai quali le vittime difficilmente rinuncerebbero, come i dispositivi elettronici. Inoltre, è stato anche confermato che, più i macachi sono avanti con l’età, più la loro capacità di barattare con gli umani aumenta, tanto da riuscire ad accumulare abbondanti ricompense alimentari. Una vera e propria trattativa, dalla durata di diversi minuti. Un comportamento simile al baratto, che i primati del luogo stanno adottando da almeno 30 anni, tramandandolo di generazione in generazione grazie all’imitazione, e che può essere considerato il primo esempio di economia simbolica in un gruppo di animali selvatici.

 

Conte alla Camera chiede la fiducia al Governo: maggioranza in bilico

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Un’ora davanti al Parlamento per ribadire la chiusura totale a Italia Viva di Matteo Renzi e chiedere un “sostegno trasparente alle forze parlamentari volenterose, che si collocano nel solco delle tradizione europeista: liberale, popolare, socialista”, promettendo l’approvazione di una legge elettorale proporzionale (la più gradita ai piccoli partiti, ndr). Questa la ricetta attraverso la quale Giuseppe Conte cercherà una maggioranza per prolungare l’esperienza di governo. I numeri rimangono in bilico, alla Camera (dove il voto è previsto questa sera) e ancor più al Senato, dove si voterà domani.

Francia, per la prima volta riconosciuto a un uomo lo status di migrante ambientale

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In Francia c’è stata una sentenza storica. La corte d’appello ha annullato l’ordine di espulsione nei confronti di un uomo del Bangladesh affetto da forte asma. Ritornando nel suo paese avrebbe rischiato di morire. Il suo avvocato, infatti, ha sostenuto che l’uomo sarebbe andato incontro ad un rapido peggioramento delle sue condizioni a causa dei pericolosi livelli di inquinamento atmosferico in Bangladesh.

Le analisi ambientali fatte dalle università di Yale e Columbia classificano il Bangladesh al 179esimo posto nel mondo per qualità dell’aria nel 2020. La concentrazione di polveri sottili nell’aria è sei volte superiore al limite massimo raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità. L’inquinamento atmosferico, sia ambientale che domestico, è stato un fattore determinante in almeno 572.600 decessi fra tutti quelli registrati in Bangladesh nel 2018. Il tribunale ha inoltre preso in considerazione il fatto che i farmaci che l’uomo sta ricevendo in Francia non sono disponibili in Bangladesh e che il sistema sanitario del suo paese d’origine può fornirgli solo le apparecchiature necessarie a far fronte alla sua apnea notturna. A tutto questo, si aggiunge il fatto che anche il padre dell’uomo era morto per un attacco d’asma all’età di 54 anni. Il figlio, invece, da quando è arrivato in Francia, nel 2011, dopo essere fuggito dalle persecuzioni nel suo paese, grazie ai trattamenti ha notevolmente aumentato la sua capacità respiratoria: dal 58% del 2013 al 70% del 2018.

Tunisia, si riaccendono le proteste popolari nel decennale della rivoluzione tradita

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A 10 anni dalla cacciata del dittatore Zine el-Abidine Ben Ali e dalla rivoluzione dei gelsomini, caos e disordine hanno colpito la Tunisia. In molte città del Paese si sono verificati scontri per tre notti di seguito, tra gruppi di giovani e Polizia. Questi incidenti sono scoppiati, subito dopo l’entrata in vigore del coprifuoco alle 16. Gli agitatori hanno eretto barricate e dato fuoco a pneumatici, bloccando diverse strade. I disordini hanno interessato tra le altre località Cité Etthadamen, sobborgo popolare di Tunisi, Sidi Hassine, Sidi Thabet, Sousse, Hammamet, Sfax, Monastir e Tozeur. Le forze dell’ordine hanno sequestrato numerose bottiglie molotov pronte all’uso, un bidone di benzina e una spada. Ammontano a 242 gli arresti. Lo ha affermato il portavoce della Direzione generale della sicurezza nazionale, Walid Hakima, sottolineando che durante le operazioni sono rimasti feriti diversi agenti della Polizia e vari veicoli sono stati danneggiati.

Appelli a manifestare erano stati lanciati nei giorni scorsi in vista del decimo anniversario, 14 gennaio, che segnò l’inizio della “rivoluzione dei gelsomini” e aprì la stagione della “primavera araba”. Sotto pressione per lo scontento popolare dovuto all’aggravarsi delle preesistenti difficoltà economiche di fronte alla pandemia, il premier Hichem Mechichi ha annunciato ieri un ampio rimpasto di governo che riguarda 12 ministeri, tra cui quelli dell’Interno, della Giustizia e della Salute. Il nuovo esecutivo, che deve ancora essere approvato dal parlamento, non include alcuna donna ministro.

Israele approva la costruzione di nuovi alloggi in Cisgiordania

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Israele ha approvato la costruzione di 800 nuove unità abitative in insediamenti ebraici in Cisgiordania, come già aveva annunciato nei giorni scorsi il premier Benyamin Netanyahu. La notizia arriva quando ormai mancano solo tre giorni all’insediamento di Joe Biden: non si escludono tensioni con la nuova amministrazione. Peace Now riferisce che oltre il 90% delle nuove abitazioni autorizzate saranno in territorio della Cisgiordania.

Delphine d’Amarzit prima donna alla guida della Borsa di Parigi

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Delphine d’Amarzit, numero due della banca online Orange Bank, assumerà la guida della Borsa di Parigi. Lo ha annunciato Euronext, aggiungendo che sarà la prima donna a dirigere il mercato finanziario francese. Euronext le affiderà il compito ufficialmente dal 15 marzo 2021. Lo ha specificato in una nota il gruppo che possiede sei borse europee (Parigi, Amsterdam, Bruxelles, Dublino, Lisbona, Oslo).

Delphine d’ Amarzit prima donna alla guida della Borsa di Parigi

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Donald Trump è pronto a concedere la grazia e a commutare la pena a circa 100 persone alla vigilia del suo addio alla Casa Bianca. Tuttavia, nella raffica di provvedimenti che il tycoon è pronto a firmare alla vigilia del suo addio alla Casa Bianca, non dovrebbe comparire il suo nome. Lo riporta la Cnn. Ci sarebbe anche la possibilità della grazia preventiva ai membri della famiglia.