martedì 25 Novembre 2025
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Intesa Sanpaolo finanzia la nuova centrale a carbone di Tuzla: uno dei progetti più inquinanti d’Europa

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In Bosnia ed Erzegovina prosegue l’espansione della centrale a carbone di Tuzla. Si tratta di uno dei più grandi impianti industriali dei Balcani e tra le principali fonti di inquinamento del Paese. Tutto accade alle porte dell’Unione Europea e anche all’interno, perché in questa storia c’entra anche l’Italia. Nel 2019 il gruppo italiano Intesa Sanpaolo ha fatto parte di un consorzio di istituti di credito europei che ha finanziato il 15% dei costi di costruzione di Tuzla. Un ammontare di 74 milioni di euro, mentre il restante 85% è a carico di China Exim Bank. Anche se nell’aprile 2020 Intesa Sanpaolo ha annunciato che non avrebbe più finanziato nuovi progetti relativi al settore del carbone, il suo precedente aiuto ha notevolmente contribuito a far nascere, pochi mesi prima, uno dei progetti più devastanti in corso in Europa.

Secondo l’inchiesta dell’associazione Re:Common, l’espansione dell’impianto, che comprende anche una miniera a cielo aperto e una grossa discarica ormai al massimo della sua capienza, rientra nell’agenda della Bosnia ed Erzegovina. Il paese, insieme alla Serbia, ha in programma di costruire nuove centrali a carbone, nonostante molte nazioni (anche vicine) le stiano chiudendo. Da anni gli abitanti protestano contro l’inquinamento generato dall’impianto, che secondo uno studio realizzato dalla coalizione Europe Beyond Coal, avrebbe causato almeno 274 morti premature e  oltre 500 casi di bronchite tra i bambini di Tuzla.

Cittadini organizzati contro i big della finanza: lo strano caso delle azioni GameStop

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Negli ultimi giorni e senza un motivo evidente le azioni di GameStop, il più grande rivenditore di videogiochi al mondo, hanno vissuto un rialzo impressionante: da 17,69 $ per azione dell’8 gennaio ai 347,51 $ del 27 gennaio. Un clamoroso + 1864% in meno di tre settimane. Come è stato possibile? Grazie all’organizzazione di cittadini che hanno deciso di acquistare le azioni in modo coordinato. Tutto è nato su un canale del social network Reddit che si chiama r/wallstreetbets, dove un numero imprecisato di utenti (certamente diverse migliaia) si è coordinato per acquistarne le azioni. Un’operazione che non è stata semplicemente finanziaria, ma consapevolmente politica: mentre gli investitori autorganizzati guadagnavano i colossi finanziari di Wall Street perdevano danaro. Su GameStop, infatti, i grandi investitori avevano fatto moltissime vendite allo scoperto, cioè delle scommesse finanziarie in cui si guadagna se il valore dell’azienda diminuisce e si perde se invece sale. Un’iniziativa che non ha coinvolto solo GameStop, ma anche le azioni di AMC (una catena di cinema), Nokia, Blackberry e American Airlines.

Il panico deve essersi scatenato a Wall Street viste le contromisure tentate: da giovedì alcune molte piattaforme di brokeraggio hanno cominciato a impedire la compravendita delle azioni dei titoli interessati. Mentre il canale r/wallstreetbets è stato offline per diverse ore (senza motivazione ufficiale) ed è stato bannato da Facebook un gruppo simile con oltre 150 mila utenti.

 

Smog: 35 città fuorilegge per polveri sottili nel 2020

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Nel 2020 sono state 35 le città fuorilegge, secondo i parametri europei, per polveri sottili Pm10. Torino è stata la peggiore con 98 giorni di sforamento dei limiti quotidiani (40 µg/m3 per 35 giorni all’anno), seguita da Venezia (88) e Padova (84). Al centro sud il primato va ad Avellino (78) e Frosinone (77). Questo emerge dal report annuale “Mal’aria di città 2021” di Legambiente.

Seguendo i parametri Oms, più stringenti di quelli europei (20 µg/m3), sono 60 le città fuorilegge. Il primato va ancora a Torino seguita da Milano, Padova, Rovigo, Avellino e Frosinone.

Repubblica Centrafricana: almeno 200.000 sfollati dopo gli scontri di dicembre

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Da quando sono scoppiate le violenze a seguito dei risultati delle elezioni di dicembre, almeno 200.000 persone sono fuggite dai combattimenti nella Repubblica Centrafricana. Lo ha affermato questa mattina l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR). Circa la metà dei fuggitivi si sta recando nella Repubblica Democratica del Congo.

 

Consiglio d’Europa: no a vaccini obbligatori e passaporto

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Gli Stati non dovranno rendere la vaccinazione contro il Covid-19 obbligatoria per nessuno e, almeno per il momento, il certificato di vaccinazione non dovrà essere utilizzato come passaporto. Lo ha dichiarato l’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa con il rapporto ‘Vaccini Covid-19: questioni etiche, legali e pratiche’.

Secondo l’assemblea “i certificati devono essere utilizzati solo per monitorare l’efficacia e gli effetti negativi dei vaccini”, poiché “utilizzarli come passaporto sarebbe contrario alla scienza in assenza di dati”.

In pochi anni l’ecosistema delle Alpi potrebbe cambiare per sempre

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I fiori alpini potrebbero estinguersi dopo la scomparsa dei ghiacciai mentre altre specie, più competitive, colonizzeranno il terreno. Lo afferma una ricerca pubblicata su Frontiers in Ecology and Evolution. I ricercatori hanno scoperto che fino al 22% delle specie studiate su quattro ghiacciai delle Alpi italiane, scomparirebbe dall’area una volta che i ghiacciai se ne saranno andati.

Secondo Gianalberto Losapio, ecologo della Stanford University che ha guidato la ricerca, piante endemiche come la sassifraga muschiosa, la sassifraga di montagna viola e il crescione amaro dalle foglie di mignonette si estingueranno probabilmente 150 anni dopo la scomparsa dei ghiacciai. Gli ambienti proglaciali, infatti, sono altamente sensibili al riscaldamento globale e le specie di montagna hanno bisogno di spostarsi in habitat ad altitudini maggiori mentre il clima si riscalda. Tuttavia non c’è più spazio per farlo

I ghiacciai si stanno ritirando a ritmi senza precedenti. I ricercatori hanno scoperto che il fenomeno ha colpito il 51% delle specie: tra queste il 29% prospererebbe, mentre il 22% potrebbe affrontare l’estinzione locale. Le piante alpine sono una parte fondamentale degli ecosistemi montani e la loro scomparsa potrebbe portare ad altre estinzioni locali.

Secondo Losapio, oltre a lavorare per ridurre le emissioni, educare le persone e sensibilizzare sui fragili ecosistemi montani potrebbe aiutare a proteggere questi ambienti. Sarebbe anche utile incoraggiare le persone a restare sui sentieri ed a non costruire ulteriori piste da sci.

Covid-19: vaccino Novavax efficace all’89,3%

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Il vaccino anti-Covid della società di biotecnologie americana, Novavax, è efficace all’89,3%. Come reso noto dalla società stessa, il vaccino protegge contro la variante inglese del coronavirus, ma offre un grado di protezione molto inferiore contro quella sudafricana.

Microsoft ha brevettato un’app che serve a chattare con i morti

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Chattare con le persone morte non è più fantascienza. L’azienda Microsoft ha recentemente brevettato un’applicazione che renderebbe possibile estendere il contatto con le persone defunte servendosi di un particolare espediente tecnologico, i cui dettagli non sono ancora noti al grande pubblico. L’idea è di sfruttare i dati diffusi online da una determinata persona (foto, video, messaggi vocali) per allestire un chatbot, ossia un software che simula la conversazione di un essere umano. Le implicazioni del brevetto, scovato dal quotidiano The Indipendent, sono molteplici: l’applicazione permetterebbe ad esempio di creare chatbot non solo di defunti ma anche di persone vive e personaggi di fantasia. Condizione necessaria resta il poter disporre di sufficienti informazioni per personalizzare il software affinché aderisca il più possibile ad un modello realistico; un’ulteriore opzione consentirebbe persino di associare una rappresentazione visiva 3D al fine di implementare ulteriormente il coinvolgimento virtuale.

La digitalizzazione della coscienza è una tematica di indubbio interesse, che ha solleticato la fantasia di non pochi autori ed è stata declinata in numerose rivisitazioni letterarie, televisive e cinematografiche. I progressi della scienza rendono molti prodotti di fantasia la nostra nuova realtà: si pensi al progetto Blue Brain, avviato nel 2005 per ricostruire il funzionamento del cervello umano a partire da quello di un topo, o al progetto Neuralink, promosso da Elon Musk per collegare ai computer l’attività celebrale.

Polonia, entra in vigore la legge contro l’aborto: attese grandi manifestazioni di protesta

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La Polonia ha inasprito la legge sull’aborto. Il 22 ottobre scorso, il Tribunale Costituzionale polacco, ha reso illegale l’interruzione di gravidanza in caso di malformazione del feto, depenalizzando l’interruzione di gravidanza soltanto in caso di stupro, incesto o se in pericolo la vita della madre. La sentenza tuttavia, non era stata ancora pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Ieri invece è ufficialmente entrata in vigore. Migliaia di persone, da ottobre, stanno urlando la loro rabbia per l’ulteriore limitazione introdotta dalla legge. Come il movimento Strajk Kobiet (letteralmente “sciopero delle donne”), che ha indetto grandi manifestazioni in almeno venti città, dopo aver lanciato numerosi appelli sui social media.

Risalente al 1993, la legge polacca sull’interruzione di gravidanza era già tra le più restrittive in ambito europeo. Adesso, con l’ufficializzazione del divieto di aborto in caso di malformazione del feto o di problemi sanitari tali da comportare l’inevitabile morte post partum del nascituro, lo è ancora di più. Secondo i dati ufficiali, non solo ogni anno in Polonia avvengono in media duemila aborti legali – anche a causa di malformazioni fetali -, ma il 98% delle interruzioni di gravidanza effettuate nel paese fino ad oggi, sono proprio dovute al riscontro di problemi di salute nel bambino. Inasprire ulteriormente la legge sull’aborto, significa quindi indurre molte donne a rischiare la propria vita, ricorrendo ad aborti clandestini.

Bambino Gesù: anticorpi nel 99% dei sanitari vaccinati

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Il 99% dei vaccinati al Bambino Gesù ha sviluppato anticorpi contro il virus. Lo affermano i dati del primo monitoraggio realizzato dall’ospedale di Roma. Ad oggi, la prima dose è stata data a quasi 3.000 operatori sanitari negativi (mai entrati in contatto col virus), la seconda dose a 1.425. Sette giorni dopo la seconda, gli anticorpi sono stati sviluppati dal 100% dei vaccinati valutati, con un titolo anticorpale di circa 1.000 volte superiore alla soglia di negatività, indice di elevato tasso di potenziale protezione.