martedì 25 Novembre 2025
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La mafia sta approfittando del Covid per ritrovare consensi

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La pandemia da Covid-19 ha aggravato le condizioni economiche e sociali, aprendo ampi varchi alle infiltrazioni di Cosa nostra. Lo ha sottolineato la relazione del presidente della corte d’appello di Palermo, Matteo Frasca, per l’inaugurazione dell’anno giudiziario. L’analisi ha rivelato la capacità della mafia di organizzare un welfare parallelo con il quale è stato stimolato un ampio consenso sociale.

Covid-19: esperti Oms hanno iniziato le indagini a Wuhan

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Continuano a Wuhan, in Cina, le indagini sull’origine del coronavirus da parte degli esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). I membri del team sono andati in mattinata, sotto scorta, all’ospedale Jinyintan di Wuhan. Si tratta del nosocomio ad aver accolto i primi pazienti affetti da quello che allora era solo un misterioso virus. Il calendario preciso degli appuntamenti degli esperti a Wuhan rimane opaco. I loro tweet e quelli dell’Oms sono le principali fonti di informazione, mentre la Cina è rimasta quasi in silenzio.

Il Bangladesh sta deportando migliaia di rifugiati Rohingya su un’isola remota

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Questa mattina le autorità del Bangladesh hanno inviato il quarto gruppo di 1400 rifugiati Rohingya in un’isola nel Golfo del Bengala. Lo ha dichiarato un funzionario della marina del Bangladesh. Come affermato dal comandante della stessa marina, M. Mozammel Hague, venerdì altri 1.778 rifugiati sono partiti verso l’isola di Bhasan Char.

I Rohingya sono un gruppo etnico di religione islamica. Vivono nella parte settentrionale della Birmania ma la loro origine non viene riconosciuta e non hanno diritto alla cittadinanza. Dopo le repressioni del 2016/2017, circa 625.000 Rohingya si rifugiano nei campi profughi in Bangladesh. Secondo i rapporti delle Nazioni Unite, sono una delle minoranze più perseguitate nel mondo.

Sono almeno 6.700 i rifugiati che il Bangladesh ha inviato nell’isola di Bhasan Char dall’inizio di dicembre, dai campi di confine dove un milione vive in capanne fatiscenti. Haque ha affermato che i rifugiati vengono trattati bene sull’isola, dove avrebbero la possibilità di generare reddito allevando animali o dedicandosi all’artigianato. Il Bangladesh voleva che contribuissero all’economia, ma il rimpatrio in Myanmar è l’obiettivo finale.

L’isola è emersa solo 20 anni fa e non era mai stata abitata in precedenza. Inoltre, viene regolarmente sommersa dalle piogge monsoniche. Le agenzie umanitarie internazionali si sono opposte al trasferimento, da quando è stato proposto per la prima volta nel 2015, esprimendo il timore che una grande tempesta possa travolgere l’isola e mettere in pericolo migliaia di vite.

Cuba, cade elicottero militare: 5 i morti

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Il ministero delle forze armate cubane ha reso noto che un elicottero militare si è schiantato e 5 persone sono morte. L’incidente è avvenuto tra la provincia di Holguin e Guantanamo, nell’est dell’isola caraibica.

L’ultimo grave incidente aereo a Cuba era avvenuto nel maggio 2018, quando 112 persone morirono nello schianto di un velivolo che era da poco decollato dall’aeroporto dell’Avana.

Governo, Mattarella conferisce mandato esplorativo a Roberto Fico

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito al presidente della Camera Roberto Fico un mandato esplorativo per verificare tra i gruppi parlamentari la possibilità di trovare una nuova maggioranza per formare un governo. Secondo quanto riportato dalle fonti parlamentari Fico cercherà di ritrovare una maggioranza a partire dal perimetro di quella precedente, quindi includendo Italia Viva di Matteo Renzi.

Crisi di Governo: M5S riapre a Renzi, Di Battista minaccia la scissione

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Nel terzo e ultimo giorno di consultazioni al Quirinale i 5 Stelle cercano di uscire dall’empasse e rilanciare le possibilità di un nuovo mandato a Conte togliendo la pregiudiziale nei confronti di Italia Viva, il partito di Matteo Renzi che appena pochi giorni fa ha provocato la crisi. Il reggente dei 5S, Vito Crimi, ha dichiarato la disponibilità a «un governo politico che parta dalle forze di maggioranza che hanno lavorato insieme fino ad oggi ma con un nuovo patto di legislatura chiaro». Buona la reazione di Italia Viva («bene così ora confriontamoci sui temi» ha detto il presidente Ettore Rosato). Di tutt’altro tenore quella di Alessandro Di Battista per il quale tornare a trattare con Renzi significa «rimettersi nelle mani di un accoltellatore professionista» e che se questa sarà la scelta del Movimento lui dirà «arrivederci e grazie».

L’Italia revoca l’export di bombe verso Arabia Saudita ed Emirati Arabi

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Il Governo italiano ha deciso di revocare le autorizzazioni in corso per l’esportazione di missili e bombe aeree verso Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. È un atto dalla portata storica: avviene per la prima volta dall’entrata in vigore della Legge 185 del 1990 sull’export di armi. Nel dicembre 2020 la Commissione Esteri aveva votato l’embargo sulle armi ai Paesi coinvolti nella guerra in Yemen, chiedendo al governo di impegnarsi a revocare le licenze in essere. Secondo quanto riporta la Rete Italiana Pace e Disarmo, «il provvedimento riguarda almeno 6 diverse autorizzazioni già sospese con decisione presa a luglio 2019». Tra queste c’è la licenza MAE 45560, decisa verso l’Arabia Saudita nel 2016 durante il Governo Renzi, «relativa a quasi 20mila bombe aeree della serie MK per un valore di oltre 411 milioni di euro». La revoca di questa licenza cancellerà la fornitura di oltre 12.700 ordigni.

Con la decisione del governo di revocare le licenze, nessun ordigno fabbricato in Italia contribuirà oltre nel peggiorare la situazione umanitaria in Yemen, dove la guerra civile è in corso dal 2015. Tra gli ordigni ritrovati in Yemen dai ricercatori dell’Onu ci sono anche le bombe prodotte dalla RWM Italia. La decisione del governo conferma dunque la necessità di indagare sulla responsabilità penale dell’Unità per le Autorizzazioni dei Materiali di Armamento (UAMA) e di RWM Italia nelle esportazioni di bombe della serie MK.

 

 

Il parlamento portoghese ha votato la legalizzazione dell’eutanasia

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Il parlamento del Portogallo ha approvato a maggioranza una legge per la legalizzazione dell’eutanasia. Le persone di età superiore ai 18 anni potranno richiedere una morte assistita se sono malati terminali e soffrono di dolore “duraturo” e “insopportabile”, a meno che non siano ritenuti mentalmente idonei a prendere una tale decisione. La decisione dovrà essere ora ratificata dal presidente della Repubblica, il conservatore Marcelo Rebelo de Sousa. Il Portogallo diverrà il settimo paese al mondo con una legge per l’eutanasia legale.

Intesa Sanpaolo finanzia la nuova centrale a carbone di Tuzla: uno dei progetti più inquinanti d’Europa

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In Bosnia ed Erzegovina prosegue l’espansione della centrale a carbone di Tuzla. Si tratta di uno dei più grandi impianti industriali dei Balcani e tra le principali fonti di inquinamento del Paese. Tutto accade alle porte dell’Unione Europea e anche all’interno, perché in questa storia c’entra anche l’Italia. Nel 2019 il gruppo italiano Intesa Sanpaolo ha fatto parte di un consorzio di istituti di credito europei che ha finanziato il 15% dei costi di costruzione di Tuzla. Un ammontare di 74 milioni di euro, mentre il restante 85% è a carico di China Exim Bank. Anche se nell’aprile 2020 Intesa Sanpaolo ha annunciato che non avrebbe più finanziato nuovi progetti relativi al settore del carbone, il suo precedente aiuto ha notevolmente contribuito a far nascere, pochi mesi prima, uno dei progetti più devastanti in corso in Europa.

Secondo l’inchiesta dell’associazione Re:Common, l’espansione dell’impianto, che comprende anche una miniera a cielo aperto e una grossa discarica ormai al massimo della sua capienza, rientra nell’agenda della Bosnia ed Erzegovina. Il paese, insieme alla Serbia, ha in programma di costruire nuove centrali a carbone, nonostante molte nazioni (anche vicine) le stiano chiudendo. Da anni gli abitanti protestano contro l’inquinamento generato dall’impianto, che secondo uno studio realizzato dalla coalizione Europe Beyond Coal, avrebbe causato almeno 274 morti premature e  oltre 500 casi di bronchite tra i bambini di Tuzla.

Cittadini organizzati contro i big della finanza: lo strano caso delle azioni GameStop

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Negli ultimi giorni e senza un motivo evidente le azioni di GameStop, il più grande rivenditore di videogiochi al mondo, hanno vissuto un rialzo impressionante: da 17,69 $ per azione dell’8 gennaio ai 347,51 $ del 27 gennaio. Un clamoroso + 1864% in meno di tre settimane. Come è stato possibile? Grazie all’organizzazione di cittadini che hanno deciso di acquistare le azioni in modo coordinato. Tutto è nato su un canale del social network Reddit che si chiama r/wallstreetbets, dove un numero imprecisato di utenti (certamente diverse migliaia) si è coordinato per acquistarne le azioni. Un’operazione che non è stata semplicemente finanziaria, ma consapevolmente politica: mentre gli investitori autorganizzati guadagnavano i colossi finanziari di Wall Street perdevano danaro. Su GameStop, infatti, i grandi investitori avevano fatto moltissime vendite allo scoperto, cioè delle scommesse finanziarie in cui si guadagna se il valore dell’azienda diminuisce e si perde se invece sale. Un’iniziativa che non ha coinvolto solo GameStop, ma anche le azioni di AMC (una catena di cinema), Nokia, Blackberry e American Airlines.

Il panico deve essersi scatenato a Wall Street viste le contromisure tentate: da giovedì alcune molte piattaforme di brokeraggio hanno cominciato a impedire la compravendita delle azioni dei titoli interessati. Mentre il canale r/wallstreetbets è stato offline per diverse ore (senza motivazione ufficiale) ed è stato bannato da Facebook un gruppo simile con oltre 150 mila utenti.