lunedì 24 Novembre 2025
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Pompei: scoperto maestoso carro da parata

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Un grande carro cerimoniale a quattro ruote, con elementi in ferro e decorazioni di carattere erotico in bronzo e stagno è stato scoperto a Pompei. «Si tratta di un carro cerimoniale utilizzato non per gli usi quotidiani o i trasporti agricoli, ma per accompagnare momenti festivi della comunità, parate e processioni», ha raccontato Massimo Osanna, direttore uscente del Parco archeologico, aggiungendo che si tratta di «una scoperta straordinaria per l’avanzamento della conoscenza del mondo antico».

Curiosi e sociali, i delfini hanno alcuni tratti comportamentali simili agli umani

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I delfini hanno evoluto caratteristiche della personalità simili a quelle umane. Lo ha evidenziato uno studio pubblicato recentemente sul Journal of Comparative Psychology. Analizzando il comportamento di 134 cetacei della specie Tursiops truncatus, i ricercatori hanno rilevato una convergenza di alcuni tratti della personalità, in particolare quelli relativi a curiosità e socialità. I delfini, come molti primati – spiegano gli scienziati – hanno cervelli più grandi di quello che il loro corpo richiede per le funzioni di base. Questo eccesso di materia cerebrale essenzialmente alimenta la loro capacità di essere intelligenti, e le specie intelligenti sono spesso molto curiose. I delfini hanno quindi sviluppato una serie di tratti della personalità simili agli umani, nonostante si siano evoluti in ambienti molto diversi.

Elevate capacità comunicative, coscienza di sé stessi, capacità di memorizzazione ed emulazione dei suoni, sono solo alcuni dei comportamenti che evidenziano la spiccata intelligenza di questi mammiferi marini. L’ultimo antenato comune a delfini e primati è vissuto circa 95 milioni di anni fa. Nonostante questo e l’estrema diversità dell’ambiente, l’evoluzione di caratteristiche comportamentali simili dimostra come alcuni tratti della personalità umana si siano sviluppati indipendentemente dalle pressioni ambientali. Come gli scimpanzé e gli umani, i delfini vivono in comunità libere. Gli individui si muovono liberamente da un gruppo sociale ad un altro e sono quindi più inclini a sviluppare comportamenti diversi con regolarità.

Ora lo ammette anche l’esercito Usa: i caccia F-35 non servono a niente

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I caccia F-35 hanno fallito nel loro obiettivo principale, sostituire la flotta di F-16 ormai in pensionamento, perché sono aerei «costosi e inaffidabili», che si basano su una tecnologia complessa che soffre di «frequenti bug». Ad affermarlo è direttamente il generale Charles Brown Jr., capo di stato maggiore dell’aeronautica militare americana, in una intervista rilasciata al quotidiano economico Forbes. Secondo quanto specificato nell’articolo i caccia F-35 hanno fallito nell’obiettivo di diventare aerei da combattimento leggeri e multiuso, obiettivo per il quale erano stati progettati, diventando con gli anni sempre più pesanti (25 tonnellate) e costosi (100 milioni di dollari cadauno). Gli F-16 sono in servizio da oltre 60 anni e ne sono stati prodotti oltre mille esemplari, il Pentagono ha stimato che sostituirli in numero e durata con gli F-35 costerebbe 397,8 miliardi $ in sviluppo e addirittura 1.450 miliardi $ per la manutenzione e i costi tecnici.

Già da tempo trapelavano indiscrezioni negative sugli F-35, aumentate dopo che gli Usa avevano deciso di posticipare a data da stabilire i nuovi test, ufficialmente a causa dell’emergenza Covid, ma secondo molti analisti americani a causa dei problemi registrati. L’Italia aderì al progetto di sviluppo degli F-35 già nel 1998. Ad oggi il nostro paese si è impegnato all’acquisto di 26 esemplari, dieci dei quali già consegnati. Secondo una stima del Sole 24 Ore l‘Italia ha già speso circa 4 miliardi per il progetto.

Haiti, maxi rivolta in carcere: 400 evasi e 25 morti

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Una grande rivolta ha coinvolto il carcere della Port-au-Prince, capitale di Haiti. Dal penitenziario sono riusciti ad evadere circa 400 detenuti, mentre altri 25 sono stati uccisi dalla polizia. Tra i morti figura anche il direttore del carcere. Secondo quanto sostenuto dalle autorità, l’evasione sarebbe stata organizzata per liberare Arnel Joseph, capo di un’organizzazione criminale locale. Durante l’evasione di massa, Joseph è stato caricato su una motocicletta, ed è poi morto in uno scontro a fuoco con la polizia a un posto di blocco.

Italia: 27 marzo riaprono cinema e teatri in zona gialla

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«Il confronto con il Comitato tecnico scientifico e le integrazioni ai protocolli di sicurezza potranno consentire, in zona gialla, la riapertura di teatri e cinema dal 27 marzo, Giornata mondiale del teatro, e l’accesso ai musei su prenotazione anche nei week end», lo ha annunciato su Twitter il ministro della Cultura, Dario Franceschini. La misura dovrebbe quindi essere inserita nel nuovo Dpcm, la cui bozza dovrebbe essere resa nota questa sera.

La Germania ha allestito centri di detenzione obbligatoria per chi rifiuta la quarantena

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In alcuni Länder tedeschi si stanno predisponendo dei centri di detenzione per coloro che, dopo essere stati esposti al covid-19, si rifiutano di rispettare la quarantena. Gli individui verranno portati all’interno di questi centri e vi rimarranno finché non saranno dimessi. Il tutto grazie al dispiego delle forze dell’ordine, che sorveglieranno le stanze adibite a tal proposito. Al momento sono già quattro i Länder che si stanno muovendo in tal senso: Sassonia, Brandeburgo, Baden Wurttemberg e Schleswig-Holstein. In particolare, il 2 febbraio lo Schleswig-Holstein ha ufficialmente aperto un centro di detenzione nella città di Neumünster, affermandosi come primo stato federato ad aver reso tale struttura operativa. Tali misure, però, non sono state esenti da critiche. In tal senso, la deputata Joana Cotar ha rilasciato un tweet molto critico nei confronti di questo modo di operare. “Qualcuno deve aver letto troppo Orwell qui ed ha detto: fantastico, facciamolo!”, ha scritto la deputata tedesca. Tuttavia, secondo il Dr.Christoph Degenhart, esperto in diritto amministrativo, le misure sarebbero totalmente lecite in quanto previste dallo scorso decreto per l’emergenza sanitaria stipulato dal Bundestag, il parlamento federale tedesco.

Tutto ciò si aggiunge al lockdown indetto in Germania il 16 dicembre che, come dichiarato recentemente dalla Cancelliera tedesca Angela Markel, continuerà fino al 7 marzo prossimo. Dunque, la politica tedesca nei confronti della pandemia si conferma essere estremamente rigorosa.

 

Migranti: 4.536 arrivi in Italia nel 2021

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Sono 4.536 i migranti sbarcati sulle coste italiane nei primi due mesi del 2021, quasi il doppio dei 2.359 registrati nello stesso periodo del 2020. Lo indicano i dati diffusi dal ministero degli Interni. Per quanto concerne le nazionalià, i più rappresentati sono i tunisini (560), seguiti da ivoriani (470) e bengalesi (364). I minori non accompagnati sbarcati sono stati 398.

Un team di ricerca ha inventato una batteria che si ricarica con il movimento umano

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Un dispositivo hi-tech in grado di trasformare il nostro corpo in una batteria vivente, è l’invenzione di un gruppo di scienziati dell’Università del Colorado a Boulder, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Science Advances. Si tratta di un sofisticato ed economico apparecchio autoriparante e riciclabile al 100%, da poter indossare come un anello o un bracciale che, a contatto con la pelle, è in grado di convertire il calore prodotto dal corpo umano in elettricità.

Per la sua realizzazione, gli scienziati hanno utilizzato una sostanza elastica e flessibile chiamata poliammina, sulla quale hanno installato dei microchip termoelettrici collegati a dei fili di metallo liquido. L’apparecchio produce un volt per ogni centimetro quadrato di epidermide, una quantità di gran lunga inferiore a quella prodotta dalle normali batterie, ma comunque sufficiente ad alimentare dispositivi elettronici di piccole dimensioni, come orologi e fitness tracker. Gli scienziati hanno stimato che, indossando l’apparecchio, una persona che cammina a passo veloce, può generare fino a 5 volt di elettricità. Jianliang Xiao, coordinatore della ricerca, ha paragonato il design della sua creazione al lego, il famoso giocattolo per bambini. Infatti, la sua potenza, può essere facilmente incrementata con l’introduzione di moduli componibili aggiuntivi. Il dispositivo è ancora in fase di perfezionamento ma, Xiao, ritiene che riuscirà a raggiungere il mercato nei prossimi 10 anni.

Nigeria, attacco a scuola: rapite 300 studentesse

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Ancora un maxi rapimento di studenti in Nigeria, è il terzo in poche settimane. Una banda armata ha rapito circa 300 studentesse a Zamfara, nell’ovest del paese. Gli assalitori, alcuni dei quali secondo i media locali vestivano uniformi dell’esercito, hanno attaccato un posto di blocco e hanno poi fatto irruzione nella Government Secondary School, portando via le studentesse a bordo di veicoli. Il numero delle rapite non è ancora noto, ma dovrebbero essere circa 300.

Nella notte le bombe “democratiche” americane sono tornate a colpire la Siria

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Hoboken, NJ, 11/18/12 -- Vice President Biden, along with Senator Robert Menendez and Senator Frank Lautenberg, took a tour of the PATH station that was flooded by Hurricane Sandy. Photo by Liz Roll/FEMA

Dopo appena 37 giorni di mandato presidenziale Joe Biden ha ordinato il primo bombardamento. L’attacco si è svolto alle ore 2:00 italiane. Il quotidiano arabo Al-Arabiya riporta che sono state colpite postazioni situate nell’est della Siria, nei pressi del confine con l’Iraq, utilizzate da milizie sostenute dall’Iran, tra cui le cosiddette “Brigate di Hezbollah” e Kaitaib Sayyid al-Shuhada, ritenute essere tra le responsabili dei diversi attentati perpetrati contro obiettivi statunitensi in Iraq. Nell’attacco sono rimasti uccisi almeno 22 combattenti siriani.

L’azione degli Usa arriva proprio mentre si cerca di rimettere in atto l’accordo nucleare con l’Iran. Inoltre rivela la nuova strategia di Biden, che era già stata annunciata l’8 febbraio scorso: «rimanere in Siria per la lotta al terrorismo e non per la salvaguardia dei giacimenti petroliferi». Il riferimento è alla strategia dell’ex presidente Trump, il quale aveva ritirato buona parte dei militari, ammettendo limpidamente che avrebbe lasciato alcune truppe in Siria «solo per il petrolio». Intatti le truppe Usa sono ad oggi schierate solo a protezione di alcuni pozzi petroliferi nella zona di confine con l’Iraq. Biden non ha alcuna intenzione di smettere di occuparsi del petrolio (che ovviamente dovrebbe appartenere al governo siriano e non agli Usa) ma intende riprendere anche la “lotta al terrorismo”, strategia che fino ad oggi non ha mai dato buoni risultati quantomeno negli obiettivi pubblicamente dichiarati.