domenica 23 Novembre 2025
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AstraZeneca: Danimarca sospende somministrazione per altre 3 settimane

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La Danimarca ha sospeso per altre 3 settimane la somministrazione dei vaccini anti covid AstraZeneca. La decisione è stata presa in quanto, nonostante l’Ema abbia definito il vaccino sicuro, non è stato ancora escluso un possibile legame tra i vaccini in questione ed i casi di trombosi.

CEI: pandemia ha aumentato il divario sociale

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La Conferenza Episcopale Italiana (CEI) ha affermato, tramite un comunicato, che la pandemia ha determinato una “esplosione di vere e proprie faglie sociali tra i più ricchi e i sempre più poveri”. Secondo la CEI, nei confronti di questo divario ci deve essere un “forte senso di responsabilità che accomuni le istituzioni civili e religiose”. Infine, viene sottolineata la “preoccupazione per la tenuta sociale del Paese”, motivo per cui è necessario aiutare i più fragili.

La polizia di New York ha iniziato a usare cani robot nelle “situazioni pericolose”

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La polizia di New York sta utilizzando i Digidogs, dei cani robot prodotti dalla Boston Dynamics che saranno adoperati per far fronte a situazioni potenzialmente pericolose per gli agenti. Infatti, i dispositivi sono dotati di sensori, sirene, lampeggianti e telecamere e possono trasmettere ciò che stanno riprendendo agli agenti, che potranno controllare i Digidogs a distanza. Inoltre sono capaci di svolgere attività come camminare, correre ed aprire porte. Ancora non sono stati utilizzati dalle forze dell’ordine per pattugliare le strade della città, ma questa possibilità non sembra essere lontana. Per il momento, però, la polizia si avvarrà degli stessi solo in alcuni casi di pericolo, come ad esempio in occasione di un allarme bomba. A tal proposito, il Nypd (New York City Police Department) ha dichiarato tramite Twitter che la polizia “utilizza i robot dal 1970 per salvare vite in situazioni con ostaggi ed incidenti pericolosi”.

Tuttavia, sono molti coloro che nutrono dubbi a riguardo. Il primo punto critico è rappresentato dal costo dei cani robot, che hanno un prezzo di 75.000 dollari l’uno. In tal senso, la deputata Alexandria Ocasio-Cortez ha sottolineato l’incoerenza determinata dalla volontà di spendere tutti questi soldi per acquistare ed utilizzare i Digidogs in luoghi dove risiedono “comunità di colore a basso reddito”, lasciando sottintendere che potrebbero essere investiti in maniera migliore. Inoltre, c’è da considerare il fatto che, mentre attualmente i Digidogs non sono armati né dotati di intelligenza artificiale, in futuro potrebbero esserlo, ed i rischi legati al loro uso sarebbero un’infinità: dalla possibile violazione della privacy delle persone alla creazione di uno stato di sorveglianza e terrore assoluto. Per questo, un consigliere della città di New York, Ben Kallos, la scorsa settimana ha proposto il “No Killer Robots Act”, ossia il divieto di utilizzare robot armati. Infatti, questi ultimi non essendo dotati della sensibilità degli esseri umani, potrebbero usare la forza quando non necessario e teoricamente uccidere. In più, va sottolineato che tramite l’intelligenza artificiale potrebbero scansionare costantemente le facce e le auto dei cittadini, a prescindere dal fatto che gli stessi abbiano commesso qualche illecito o meno.

‘Ndrangheta: 17 misure cautelari a Gioia Tauro per narcotraffico internazionale

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A Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria, un’operazione della polizia ha generato 17 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone. Queste ultime sono accusate di: associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico internazionale, concorso in detenzione, vendita e cessione a terzi di sostanze stupefacenti, concorso in detenzione di armi e munizioni, danneggiamento ed estorsione. L’indagine è stata effettuata da parte della squadra mobile e del commissariato di Gioia Tauro e sono stati sequestrati grandi quantità di droga e di armi.

Myanmar, per reprimere le proteste la polizia usa proiettili fabbricati in Italia

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Nonostante nel Myanmar ci sia un embargo degli armamenti istituito nel 1991 poi esteso e rafforzato nel 2000 dall’ Unione Europea e dal Congresso degli Stati Uniti, il 3 marzo a Yangon, la principale città del ex Birmania, durante una sparatoria e una conseguente brutale aggressione della polizia verso un’ambulanza e i medici che trasportavano civili feriti, è stato ritrovato un bossolo di proiettile (più di uno secondo altre fonti) di fabbricazione italiana della ditta Cheddite Italy Srl. La notizia è stata riportata dal settimanale birmano Irrawaddy, a firma dal ricercatore ed esperto del commercio di armi Yeshua Moser-Puangsuwan che ha contattato la ditta italiana per avere chiarimenti sull’accaduto. L’azienda italiana ha negato di aver mai esportato armamenti in Myanmar in rispetto delle leggi sull’embargo.

Nel caso, l’unica spiegazione plausibile rimane una complessa triangolazione di spedizioni in altri paesi dove l’importazione non è proibita e dove le armi vengono acquistate e poi rivendute in altre parti del mondo, rendendo irrintracciabile la diretta provenienza. Nel 2019 la UN Comtrade, il database del’ONU sulle statistiche del commercio internazionale, ha registrato un trasferimento di proiettili per fucile dall’Italia a Singapore rispediti poi in Thailandia con lo stesso codice identificativo di quello ritrovato a Yangon. Il principale strumento delle Nazioni Unite per monitorare la trasparenza sul commercio di armi è UNROCA al quale il Myanmar non ha mai aderito.

Israele, Netanyahu non ottiene la maggioranza alle elezioni

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Secondo i risultati delle elezioni politiche di ieri in Israele, con lo spoglio al 90%, il partito del premier Netanyahu ha ottenuto 52 seggi, senza ottenere la maggioranza assoluta. Per formare la maggioranza non sarebbe sufficiente nemmeno l’alleanza con il partito ortodosso “La Casa Ebraica” di Naftali Bennet, che ha ottenuto 7 seggi. La maggioranza è posta a 61. Dopo le quarte elezioni in due anni Netanyahu, al centro di indagini e proteste per accuse di corruzione, dovrà quindi faticare per comporre un’alleanza di governo

Frontex, la guardia costiera europea accusata di gravi violazioni dei diritti umani

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La accuse contro Frontex (Agenzia europea per le frontiere) sbarcano al Parlamento europeo provocando una crisi istituzionale con pochi precidenti nella storia europea. L’agenzia è accusata di numerose violazioni, la più grave ipotizza un suo coinvolgimento nei respingimenti illegali dei migranti. Le autorità di Frontex sono inoltre accusate di aver effettuato incontri con lobbisti aziendali. In più, ci sono forti preoccupazioni per i casi di molestie che sono stati segnalati. Per tutti questi motivi, la commissione per il controllo dei bilanci del Parlamento europeo (CONT) ha votato nella giornata di ieri, con ben 22 voti su 30 a favore, per il rinvio della decisione sull’approvazione del bilancio 2019 dell’agenzia. Tale scelta sarà probabilmente sostenuta anche dal Parlamento al completo, tramite una votazione prevista per il prossimo mese. Gli eurodeputati hanno deciso di pronunciarsi in tal modo nell’attesa che venga fatta chiarezza in merito a queste controversie. Se Frontex non riuscisse a chiarire tali questioni entro il terzo trimestre del 2021, il Parlamento potrebbe rifiutarsi definitivamente di approvare il suo bilancio del 2019. La decisione non avrebbe precedenti.

Diversi rapporti indipendenti hanno testimoniato le responsabilità di Frontex nei respingimenti dei migranti. Nei mesi scorsi 70 persone, tra cui diversi bambini ed una donna incinta, sono state obbligate a restare su un’isola situata sul fiume Evros/Meriçin (tra Grecia e Turchia) in seguito ad un respingimento illegale effettuato prima da parte delle autorità greche e successivamente dai militari turchi. I migranti sono rimasti per 4 giorni sull’isola, senza cibo né acqua e dovendo fare i conti con temperature gelide. In merito a tale situazione, BVMN (una rete indipendente di ONG e associazioni) ha pubblicato uno scambio di lettere effettuato con Frontex dal quale emerge il rifiuto dell’Agenzia di assumersi la responsabilità per la sicurezza delle persone e, dunque, la conseguente violazione della tutela dei diritti fondamentali.

Russia: approvata legge che rende Putin nuovamente eleggibile

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Il presidente russo, Vladimir Putin, potrà essere eletto per altri 2 mandati presidenziali. La Duma (un ramo del parlamento della Repubblica Russa) ha approvato, in terza lettura, un disegno di legge che consentirà a Putin di candidarsi nuovamente. Lo ha reso noto la Tass, l’agenzia di stampa ufficiale russa.

No, nessun giudice ha stabilito che gli infermieri non vaccinati siano sospesi senza stipendio

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“Covid, no vax sospesi a Belluno. Il giudice: chi non fa il vaccino viene sospeso dal lavoro“, con questo titolo il Corriere del Veneto da conto di un’ordinanza emessa dal Tribunale di Belluno su dieci operatori sociosanitari che avevano rifiutato di sottoporsi alla vaccinazione con Pfizer. Il giornale precisa che i lavoratori sono stati “lasciati senza stipendio”. Allo stesso modo la notizia esce su tutti i principali media nazionali: “Covid: Niente stipendio senza il vaccino” (Ansa), “Va sospeso lo stipendio ai sanitari che non si vaccinano” (La Stampa), “Giusto sospendere dal lavoro gli operatori sanitari che lo rifiutano” (Il Fatto Quotidiano), “Sentenza contro i no vax: giusto sospenderli dal lavoro se rifiutano vaccino” (Fanpage). E così via su decini di altri siti tra i più letti.

Bene, tutti gli articoli sembrano evidentemente scritti senza aver letto le due paginette dell’ordinanza emessa dalla giudice Anna Travia (a questo link il suo testo completo), che in realtà dice altro e, soprattutto, da nessuna parte sancisce che è legittimo sospendere e lasciare senza stipendio gli operatori non vaccinati contro il Covid-19. L’ordinanza afferma che «la permanenza dei ricorrenti nel luogo di lavoro comporterebbe per il datore di lavoro la violazione dell’obbligo di cui all’art. 2087 c.c. il quale impone al datore di lavoro di adottare tutte le misure necessarie a tutelare l’integrità fisica dei suoi dipendenti» e che il lavoratore «ha anche diritto ad un periodo annuale di ferie retribuito, possibilmente continuativo, nel tempo che l’imprenditore stabilisce, tenuto conto delle esigenze dell’impresa e degli interessi del prestatore di lavoro». Perché si concentra sulle ferie? Perché gli operatori non sono stato affatto sospesi senza stipendio, come scritto sui media, ma sono stati posti in ferie e regolarmente retribuiti. Il giudice, in pratica, ritiene legittima questa decisione ma non si esprime affatto sulla possibilità che essi possano essere sospesi, lasciati senza stipendio o addirittura licenziati. Su questo punto il giudice si limita anzi a non esprimersi, in quanto ha rilevato la «insussistenza del periculum in mora quanto alla sospensione dal lavoro senza retribuzione ed al licenziamento», ovvero ha ritenuto che non stiano correndo questo rischio.

Egitto: Canale di Suez bloccato da nave portacontainer arenata

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Nella giornata di ieri una enorme nave portacontainer, alta 400 metri e larga 59, si è incagliata nel Canale di Suez, probabilmente a causa del forte vento. Secondo quanto riferiscono alcuni media, tra cui la Bbc, per spostare la nave e permettere nuovamente a tutte le altre di circolare potrebbero volerci diversi giorni. Dunque, potenziali ripercussioni a livello mondiale non sono da escludere, essendo il Canale di Suez una delle principali vie d’acqua al mondo.