lunedì 5 Maggio 2025
Home Blog Pagina 121

Roma: assolti gli studenti della Sapienza per le proteste pro-Palestina

1

Il Tribunale di Roma ha assolto Stella Boccitto, di 30 anni, arrestata con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale durante una protesta avvenuta lo scorso 16 aprile alla Sapienza contro la cooperazione scientifica dell’Ateneo con Israele. Il fatto non costituisce reato, ha stabilito il giudice, respingendo la richiesta di otto mesi di carcere avanzata dal Pubblico Ministero nel processo per direttissima. L’avvocato Francesco Romeo, legale della giovane, ha definito il procedimento «frutto di una gestione isterica delle forze dell’ordine». Alcune settimane fa è stato assolto anche il secondo dei due studenti arrestati in occasione delle manifestazioni studentesche a Roma, Albarq Mohammed Ali Jummah, accusato di danneggiamento per essere salito su un’auto e aver parlato al megafono durante la protesta.

La decisione del Tribunale di Roma è stata annunciata il 9 gennaio, a oltre sei mesi dai fatti. La ragazza, nello specifico, era accusata di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, condotta che Boccitto avrebbe assunto colpendo un dirigente del commissariato San Lorenzo, macchiandosi così anche di lesioni a pubblico ufficiale. Il tribunale, tuttavia, ha respinto tutte le accuse: «L’assoluzione dimostra non solo la mia innocenza ma il tentativo di criminalizzare chi chiede la fine del genocidio in Palestina e delle complicità di governo e università con Israele», ha dichiarato Boccitto. A questa dichiarazione fa eco una nota condivisa da diverse realtà palestinesi del Paese, tra cui l’Unione Democratica Arabo Palestinese e i Giovani Palestinesi: «Questo processo ha messo in luce il tentativo di criminalizzare il movimento di solidarietà e le mobilitazioni contro il genocidio in Palestina e contro la complicità dell’Italia», si legge nella nota. In concomitanza con l’udienza, si è tenuto un presidio di solidarietà a Piazzale Clodio, davanti al Tribunale di Roma.

L’assoluzione di Boccitto arriva qualche settimana dopo l’analoga conclusione del processo contro Albarq Mohammed Ali Jummah, di 27 anni, l’altro ragazzo arrestato nel corso della manifestazione del 16 aprile. Quest’ultimo era stato fermato qualche ora prima della ragazza e accusato di danneggiamento per essere salito sul tetto di una macchina. Proprio dopo il suo arresto la situazione è diventata più tesa, e le forze dell’ordine hanno deciso di caricare i ragazzi. Durante la protesta, gli studenti hanno sfilato in un corteo di circa 300 persone in occasione di una seduta del Senato Accademico in cui gli organi dell’ateneo avrebbero discusso l’eventuale sospensione del bando MAECI (del Ministero degli Esteri) di collaborazione con le università israeliane. Le mobilitazioni presso l’Università La Sapienza di Roma si sono mosse sullo sfondo di un generale moto di protesta che ha interessato gli atenei di tutto il Paese. Oggetto delle contestazioni è stata la collaborazione degli istituti universitari – e dell’Italia stessa – con le realtà israeliane. Le proteste degli universitari, poi estesesi anche al tema della militarizzazione degli atenei, sono andate avanti per tutto il 2024 attraverso cortei, flash mob e occupazioni, e hanno dato vita a quella che è stata ribattezzata col nome di “intifada studentesca”, rilanciata per il nuovo anno accademico da diverse realtà universitarie.

[di Dario Lucisano]

Serbia, manifestazioni antigovernative: migliaia in piazza

0

Continuano le proteste per il crollo della tettoia della stazione ferroviaria di Novi Sad, in Serbia, che ha causato la morte di 15 persone. Ieri, decine di migliaia di persone sono scese in piazza a Belgrado, davanti al tribunale supremo del Paese, per chiedere spiegazioni sull’incidente, denunciando violazioni dei diritti civili in quello che si è ormai trasformato in un moto anti-governativo. Numerosi gli studenti scesi in piazza, che hanno annunciato uno sciopero dalle lezioni. La manifestazione è iniziata con 15 minuti di silenzio per commemorare le vittime del crollo della tettoia. Parallelamente, si è tenuta una manifestazione anche nella città meridionale di Nis.

Croazia, Milanovic confermato presidente

0

Il presidente uscente Zoran Milanović ha vinto il ballottaggio per le elezioni presidenziali in Croazia, riconfermando la propria carica con uno schiacciante 73%. Milanović, esponente del Partito Socialdemocratico di Croazia, si è scontrato con il conservatore Dragan Primorac, dell’Unione Democratica Croata, partito di cui fa parte anche il premier in carica, Andrej Plenković, con cui è attualmente in corso una complicata coabitazione. Milanović è noto per le sue posizioni critiche nei confronti della posizione assunta da UE e NATO nella guerra russo-ucraina, anche se ha sempre condannato la Russia per l’aggressione. Ricoprirà la carica di presidente per altri cinque anni.

La scoperta di nuovi tessuti scheletrici fa progredire il potenziale della medicina rigenerativa

2

È stato scoperto un nuovo tessuto scheletrico. Si chiama “lipocartilagine” e, secondo gli scienziati, potrebbe rivoluzionare in futuro la medicina rigenerativa e l’ingegneria tissutale. È quanto emerge dal lavoro di un team di ricercatori guidati dall’Università della California (UC) di Irvine, i quali hanno dettagliato i loro risultati all’interno di un nuovo studio sottoposto a revisione paritaria e pubblicato sulla rivista scientifica Science. Il tessuto, ricco di cellule piene di grasso chiamate lipocondrociti, combinerebbe morbidezza ed elasticità con una resistenza straordinaria, aprendo...

Questo è un articolo di approfondimento riservato ai nostri abbonati.
Scegli l'abbonamento che preferisci 
(al costo di un caffè la settimana) e prosegui con la lettura dell'articolo.

Se sei già abbonato effettua l'accesso qui sotto o utilizza il pulsante "accedi" in alto a destra.

ABBONATI / SOSTIENI

L'Indipendente non ha alcuna pubblicità né riceve alcun contributo pubblico. E nemmeno alcun contatto con partiti politici. Esiste solo grazie ai suoi abbonati. Solo così possiamo garantire ai nostri lettori un'informazione veramente libera, imparziale ma soprattutto senza padroni.
Grazie se vorrai aiutarci in questo progetto ambizioso.

Birmania, raid militare colpisce villaggio nel Kachin: almeno 15 morti

0

In Birmania un attacco aereo sferrato dai militari su un affollato mercato di un villaggio nello Stato settentrionale di Kachin ha causato la morte di almeno 15 persone e il ferimento di altre 10. Lo hanno reso noto i ribelli del locale gruppo etnico, l’Esercito per l’indipendenza Kachin (Kia), che vede tra le sue file circa 7mila combattenti, controlla la regione e combatte contro la giunta golpista. Quest’ultima ha preso il potere in Birmania con un colpo di Stato del febbraio 2021. Il KIA ha dichiarato che tutte le persone uccise erano civili ed erano o cercatori d’oro o commercianti.

Il ministro Nordio chiede la revoca dell’arresto dell’iraniano Abedini

0

Il ministro della Giustizia italiano, Carlo Nordio, ha chiesto alla Corte d’Appello di Milano la revoca dell’arresto di Mohammed Abedini, imprenditore iraniano detenuto in Italia da dicembre su richiesta degli USA, che lo accusano di aver fornito ai Pasdaran iraniani componenti elettronici utilizzati per realizzare un attentato in Giordania. In una nota, il ministero di via Arenula afferma che la decisione è basata su motivazioni squisitamente giuridiche. Tale vicenda sembra però essere strettamente legata a quella della giornalista italiana Cecilia Sala, arrestata a Teheran il 19 dicembre come ritorsione per la detenzione di Abedini e liberata mercoledì scorso dopo venti giorni di reclusione.

Nuovi attacchi degli hacker filorussi a siti di banche e aziende italiane

0

Nuovi attacchi degli hacker del gruppo filorusso Noname057(16) sono stati lanciati oggi contro obiettivi italiani, in seguito a quelli verificatisi ieri contro siti di ministeri e istituzioni. Tra i portali nel mirino ci sono banche come Intesa e Monte dei Paschi, porti come Taranto e Trieste e l’azienda Vulcanair. L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale è al lavoro per supportare i soggetti colpiti nel ripristino delle funzionalità. Rispetto a ieri, nella giornata di oggi si sono registrati hackeraggi anche da parte del gruppo palestinese Alixsec, che tra gli altri ha attaccato Olidata.

Lancet: a Gaza gli uccisi da Israele sono 64 mila (il 59% donne, anziani e bambini)

2

Il bilancio delle vittime palestinesi causate dagli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza è probabilmente molto più alto di quanto finora dichiarato. Lo ha reso noto un nuovo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet, condotto da un team di ricercatori della London School of Hygiene and Tropical Medicine, della Yale University e di altre istituzioni. L’analisi attesta infatti la morte di 64.260 palestinesi per lesioni traumatiche tra l’ottobre 2023 e il giugno 2024, un dato superiore del 41% rispetto alle 46mila vittime riportate dal Ministero della Salute di Gaza, che secondo i ricercatori non sarebbe più in grado di registrare accuratamente i decessi per la crisi da cui è segnato. La maggior parte delle uccisioni riguarda donne, bambini e anziani (59%), sollevando interrogativi cruciali sull’impatto degli attacchi israeliani, che colpirebbero in modo sproporzionato i civili nonostante l’obiettivo dichiarato di neutralizzare obiettivi militanti.

L’analisi è basata su tre fonti principali: i registri degli ospedali, i dati raccolti attraverso un questionario online promosso dal Ministero della Salute di Gaza e i necrologi pubblicati sui social media, combinati al fine di stimare il numero totale delle vittime. Si tratta di un approccio già utilizzato con successo per conteggiare i decessi non registrati in altre zone di conflitto, come il Kosovo e il Sudan. La ricerca mostra che nei primi nove mesi dallo scoppio del conflitto, il 3% degli abitanti di Gaza sono rimasti uccisi. Se si somma la percentuale delle persone che hanno lasciato la Striscia o sono detenuti, in totale l’enclave avrebbe perso il 6% della sua popolazione pre-bellica. L’analisi ha evidenziato come il deterioramento dell’infrastruttura sanitaria della Striscia di Gaza abbia avuto un ruolo cruciale nella sottostima delle vittime, la maggior parte delle quali sono civili. Il Ministero della Salute palestinese, che in passato aveva dimostrato un’affidabile capacità di registrazione elettronica dei decessi, ha incontrato enormi difficoltà a causa delle incursioni israeliane negli ospedali, delle interruzioni delle comunicazioni digitali e della distruzione di strutture sanitarie chiave. Le salme di molte vittime, secondo il report, sarebbero rimaste sepolte sotto le macerie degli edifici distrutti, rendendo impossibile un conteggio accurato. Supponendo che il livello di sottostima del 41% sia proseguito da luglio a ottobre 2024, i ricercatori ritengono plausibile che la cifra reale ora superi le 70mila unità.

La guerra ha avuto effetti devastanti non solo in termini di vite perse, ma anche per il collasso delle infrastrutture essenziali. Gli ospedali, privi di carburante per i generatori e di forniture mediche adeguate, sono vicini al collasso. Organizzazioni come Medici Senza Frontiere hanno lanciato ripetuti allarmi: tre dei principali ospedali di Gaza rischiano di chiudere. Il numero di camion con rifornimenti vitali che entra quotidianamente nella Striscia è passato da una media di 500 prima del conflitto a soli 59 nel dicembre 2024. Questa situazione ha aggravato l’impossibilità di fornire cure tempestive alle vittime dei bombardamenti e ha contribuito a un ulteriore aumento della mortalità. Inoltre, migliaia di persone sono morte a causa di condizioni sanitarie precarie, insicurezza alimentare e mancanza di accesso all’acqua potabile. Il dottor Paul Spiegel, direttore del Center for Humanitarian Health presso la Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, ha evidenziato che lo studio di The Lancet si concentra esclusivamente sui decessi dovuti a lesioni traumatiche. Spiegel, coautore di un precedente studio che prevedeva migliaia di decessi dovuti alla crisi di sanità pubblica provocata dalla guerra, ha sottolineato che gli effetti indiretti del conflitto, come l’interruzione dei servizi sanitari, la mancanza di acqua potabile e servizi igienici, possono avere causato un numero assai significativo di morti aggiuntive.

[di Stefano Baudino]

Gaza, notte di bombardamenti sui campi profughi di Bureij e Nuseirat

0

Secondo quanto riportato dai media palestinesi, l’esercito israeliano ha bombardato nella notte i campi profughi di Bureij e Nuseirat, nella parte centrale della Striscia di Gaza. I raid hanno causato morti e feriti, il cui bilancio non è ancora chiaro. I soccorritori a Gaza hanno inoltre denunciato i continui attacchi sferrati dall’IDF contro gli istituti scolastici trasformati in rifugi in seguito al bombardamento della scuola Zainab al-Wazir nel nord di Jabalia, in cui sono morte almeno otto persone, tra cui donne e bambini. I media locali riportano che un paramedico palestinese rimasto ferito in un attacco a Jabalia è deceduto per le ferite riportate.

Bollette, analisi CGIA: “Fino a 13 miliardi in più per le imprese”

0

Quest’anno le bollette potrebbero costare al sistema imprenditoriale italiano 13,7 miliardi di euro in più rispetto al 2024 (+19,2%), portando la spesa complessiva a 85,2 miliardi: 65,3 per l’energia elettrica e 19,9 per il gas. È quanto emerge dall’ultima analisi dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre (CGIA), la quale sottolinea che le imprese del Nord, rappresentando la maggior parte delle aziende italiane, subiranno la quota maggiore dell’aumento. Nonostante l’aumento, però, i costi rimarrebbero inferiori rispetto alla crisi energetica del 2021-2023, ma il rischio di inflazione e perdita di potere d’acquisto resta elevato, con possibili ripercussioni su famiglie e imprese.