Negli scorsi giorni la Rete ha fatto da campo di battaglia diplomatico per una sfida politica che ha tenuto impegnate Mosca e Roma. L'argomento della disputa è quanto mai spinoso, ovvero l'uso su territorio ucraino di mine antiuomo e l’accusa dell'ambasciata russa che simili ordigni siano stati prodotti e distribuiti dalle autorità italiane. La stoccata ha suscitato l’immediata e indignata risposta del Ministero della Difesa nostrano, il quale ha pubblicato per firma del Ministro Guido Crosetto una lettera accesa che può essere sintetizzata nella sua premessa: “mentire sapendo di mentire è bec...
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Senza andare troppo distante la Bosnia ne sa tuttora qualcosa.
Fino a quando si consentira la produzione ,ci sarà pericolo…..
Le industrie delle armi in genere dovrebbero essere bandite oovunque…
Complimenti per l’articolo che ci fa meditare sull’ impiego di un’arma a bassissimo contenuto tecnologico che continua a diffondere terrore e morte, per lo più tra i civili, anche quando la guerra viene data per conclusa a livello diplomatico. Uno scempio contro l’ Umanità.