venerdì 29 Marzo 2024

Draghi vuole mandare missili e mitragliatrici in Ucraina senza passare dal Parlamento

Ieri, 27 aprile, è stato pubblicato sul Giornale ufficiale del ministero della Difesa il decreto interministeriale riguardante “la cessione alle autorità governative dell’Ucraina di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari“, che dovrebbe avvenire attraverso una lista secretata, come con i primi aiuti del Governo Draghi a Kiev. L’atto amministrativo, una fonte normativa secondaria, è stato il frutto di un lavoro congiunto tra i ministri degli Affari esteri e della cooperazione internazionale (Luigi Di Maio), della Difesa (Lorenzo Guerini) e dell’Economia e delle finanze (Daniele Franco), che hanno apposto la loro firma sul documento. Per la sua entrata in vigore sarà necessaria la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, fase finale di una procedura abbreviata che non coinvolge (nello stato avanzato dell’atto) il Parlamento.

Infatti, il decreto interministeriale è prescritto sempre da una norma: nel caso specifico dell’”autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle autorità governative dell’Ucraina”, si tratta della legge 5 aprile 2022, n.28, nata non su iniziativa parlamentare ma governativa, essendo di conversione del decreto-legge 25 febbraio 2022, n.14, recante “Disposizioni urgenti sulla crisi in Ucraina” e caratterizzato dalla questione di fiducia posta dall’esecutivo. Il nuovo decreto interministeriale sarà al centro dell’audizione del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, prevista in giornata dinanzi al COPASIR (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica), che servirà per fare il punto sulla situazione anche alla luce della riunione del “Gruppo di Consultazione per il supporto all’Ucraina” organizzato dal Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd James Austin, al quale hanno preso parte i rappresentanti di più di 40 Paesi, anche extra-europei, della Nato e dell’Ue.

[di Salvatore Toscano]

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Articoli correlati

14 Commenti

  1. mi domando perchè paghiamo ancora dei parlamentari ? per decidere sul cognome da mettere ai figli e stronzate del genere? oramai il nostro parlamento non serve più a nulla….poi però è Putin il dittatore.Questi
    entrano in guerra e lo decidono solo loro, ma vaff………

  2. Parlamento? Ma non lo avevano già abolito durante la pandemia? L’unica cosa che mi chiedo è come mai nessun parlamentare è stato ancora aggredito o ammazzato, dopo tutto quello che stanno avallando da bravi servi negli ultimi 3 anni!

  3. Ma questa cosa è gravissima, possibile che nessuno in Parlamento o nella Magistratura possa fermare questo pazzo? Non abbiamo nessun politico che faccia opposizione? Non c’è modo di impedire che ci portino alla distruzione della democrazia?

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria

Grazie per aver già letto

10 dei nostri articoli questo mese.

Chiudendo questo pop up potrai continuare la lettura.
Sappi però che abbiamo bisogno di te,
per continuare a fare un giornalismo libero e imparziale.

Clicca qui e  scopri i nostri piani di abbonamento e supporta
Un’informazione – finalmente – senza padroni.

ABBONATI / SOSTIENI