domenica 10 Novembre 2024

Draghi dichiara lo stato di emergenza per la guerra in Ucraina: cosa significa?

Nella giornata di venerdì 25 febbraio il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per l’intervento all’estero della durata di tre mesi per far fronte alla crisi in Ucraina e consentire interventi straordinari mirati alla protezione della popolazione civile. Il provvedimento non ha perciò nulla a che vedere con l’emergenza sanitaria e le iniziative adottate nel contesto della pandemia, ma è stato dichiarato con l’unico scopo di permettere alla Protezione civile di inviare aiuti alla popolazione ucraina vittima della guerra.

Con lo scoppio del conflitto in Ucraina l’Unione europea si è immediatamente mobilitata per offrire aiuti umanitari alla popolazione civile. Il governo di Zelensky ne aveva fatto richiesta quando l’invasione russa era ancora un’ipotesi, per quanto del tutto probabile, chiedendo all’Unione Europea di impegnarsi in eventuali iniziative di sostegno alla popolazione ucraina. Il Commissario europeo per la Gestione delle Crisi Janez Lenarčič aveva in quell’occasione dichiarato che “L’UE offre piena solidarietà alla popolazione ucraina, anche con supporti concreti. Quando l’Ucraina ha richiesto il nostro aiuto, abbiamo lavorato 24 ore al giorno per aiutare le autorità. Aiuti immediati alla popolazione civile sono già in arrivo. Slovenia, Romania, Francia, Irlanda e Austria hanno già fatto le prime offerte ed io mi aspetto ulteriori aiuti nei prossimi giorni da parte degli altri membri degli Stati europei”.

Con l’esplodere della guerra, è stato così attivato dalla Commissione europea il Meccanismo europeo di Protezione civile, istituito nel 2001 e volto a portare aiuti umanitari in un Paese quando un’emergenza ne supera le capacità di risposta. Affinché la Protezione civile italiana possa contribuire è necessario attivare una specifica procedura, che richiede la dichiarazione “dello stato di mobilitazione del Servizio nazionale della protezione civile per intervento all’estero” e la “deliberazione dello stato di emergenza per intervento all’estero“, ovvero quello emanato dal Consiglio dei ministri. Lo stesso decreto deve individuare “le risorse finanziarie nei limiti degli stanziamenti del Fondo per le emergenze nazionali”, le quali ammontano in questo caso a tre milioni di euro. Come specificato nel comunicato del Consiglio dei ministri, i fondi “comprendono, al netto di quanto sarà rimborsato dall’Unione europea, gli oneri che verranno sostenuti per il trasporto, il dispiegamento e il reintegro dei materiali”.

Nel contesto della guerra in Ucraina, la Protezione civile nazionale italiana si impegna a fornire 200 tende da campo, per una capacità totale di 1000 posti letto. Queste si vanno ad aggiungere ai contributi di altri Paesi europei, che comprendono aiuti quali kit di primo soccorso, indumenti protettivi, generatori di corrente e pompe d’acqua.

[di Valeria Casolaro]

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

13 Commenti

  1. Il NWO con la cricca di Davos non può lasciare il popolino senza una emergenza, in attesa di quella climatica ed energetica, di cui stanno ben ponendo le basi, si passa dalla funzionale emergenza del conflitto, che come sappiamo è causato non dal “Dittatore” imperialista russo, bensì dalle spregiudicate e provocatorie azioni della guerrafondaia NATO made in USA. Gli 8 anni di guerra in cui è già sprofondata l’Ucraina nel Donbass, con le milizie nazifascite pro NATO, pare fossero stati dimenticati dai media e dalle emergenze internazionali… ah già, ma c’era il covid… Quei poveretti che si sono bevuti l’emergenza della psicopandemia si berranno anche questa, il popolo bue ora oltre che mascherato e museruolato sarà anche elmettato. Avanti così!

  2. Il consiglio dei ministri si è riunito alle 14,25 e terminato alle 14,40 in quei 15 minuti hanno deciso di spendere più di 10 milioni di euro, di muovere oltre 1900 soldati. Con mia moglie per fare la lista della spesa impiego più tempo.

  3. Sbaglio o stiamo parlando di una nazione che ha subito un’invasione militare. Certi commenti sono veramente da circo. Facciamo pace col cervello e poi se serve.. commentiamo.

    • La guerra è sbagliata a prescindere. Ma perché gli ultimi 8 anni di guerra tra Ucraina e Donbas filo russo, non hanno contato nulla? Forse perché i filo-russi non sono umani? Non sono persone? Non avevano una vita, una famiglia e dei figli?
      Perché tanta attenzione oggi all’Ucraina? Perché si è arrivati alla proclamazione di una guerra oggi? Ora? E perché gli aiuti che diamo a “perfetti estranei” non sono stati dati agli ultracinquantenni ai jon vaccinati che hanno perso lavoro e reddito? E magari sono il nostro vicino di casa? Perché gli stranieri contano di più delle emergenze nazionali? Che l’italiano disobbedienti vale meno dell’Ucraino che scappa dalla guerra? La fame di una famiglia italiana è meno importante di quella della famiglia Ucraina? Perché ci si scandalizza per la guerra in Ucraina e no per la violenza degli idranti su lavoratori inermi a Trieste? o su normali cittadini in Canada o Australia? Cosa facciamo? Tampone e vaccinazione obbligatoria per tutti i rifugiati?
      Ieri era emergenza sanitaria, oggi è la guerra, domani sarà ambientale, poi la crisi economica. Qual’e la matrice comune di ciò che apparentemente in comune non ha niente? Quando si mettono le persone con le spalle al muro, non si conoscono le reazioni che avranno, per la legge della chimica sarà una reazione uguale e contraria all’azione. E come sempre a pagarne le conseguenze sarà chi da sempre subisce: il popolo.

  4. Beh non sia taccagno io penso che personalmente 1000 posti letto siano pochi , sarà perché ho il cuore grande e non mi sono tirato indietro quando ci era bisogno per gli sbarchi .

    • Beh non sia taccagno io penso che personalmente 1000 posti letto siano pochi , sarà perché ho il cuore grande e non mi sono tirato indietro quando ci era bisogno per gli sbarchi .

Comments are closed.

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria