Ieri in Sudan, un vasto paese nordafricano che conta quasi 45 milioni di abitanti, c’è stato un colpo di stato messo in atto da alcuni militari. Nelle prime ore della giornata l’esercito ha arrestato il primo ministro del paese, Abdalla Hamdok, poi il ministro dell’Industria, Ibrahim al Sheikh, e quello dell’Informazione, Hamza Baloul. Oltre a loro, i militari hanno preso di mira anche un consigliere del primo ministro, Faisal Mohammed Saleh. Poche ore dopo il loro arresto, il generale Abdel Fattah al Burhan ha detto che il governo era stato ufficialmente sciolto e che i militari avevano preso...
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Ho letto anche della vicinanza tra la giunta golpista e l’Egitto di Al Sisi per condizionare l’Etiopia nella costruzione della diga sul Nilo che ovviamente, l’Egitto contrasta.
Da soli non ce la fanno.
Neocolonialismo contrattuale con Paesi sviluppati che si assumono l’impegno di portarli fuori dalla melma, sotto stretto monitoraggio.