sabato 27 Aprile 2024

Grecia, 8mila rifugiati vivono in condizioni disumane nel nuovo campo sull’isola di Lesbo

Sull’isola di Lesbo, in Grecia, 8mila uomini, donne e bambini, sono costretti in tende di fortuna inadatte alle rigidità dell’inverno balcanico ormai alle porte, senza acqua corrente, sistema fognario, assistenza sanitaria, servizi igienici o docce, e senza alcuna possibilità di applicare forme di distanziamento per prevenire la diffusione del coronavirus. Queste le condizioni nel nuovo campo profughi per migranti e richiedenti asilo di Moria, secondo un rapporto redatto dalla Ong Oxfam e dal Consiglio greco per i rifugiati (Grc). Il rapporto lancia un appello urgente per l’immediato trasferimento di tutti i migranti presenti nel campo in strutture adeguate nella Grecia continentale e in altri Paesi Ue.

Il nuovo campo profughi è stato allestito in poche settimane, per sostituire la precedente struttura, interamente andata a fuoco in un incendio divampato lo scorso 8 settembre. Dopo il rogo – che fortunatamente non aveva provocato vittime – le autorità greche avevano promesso una rapida soluzione del problema ma, al momento, i rifugiati continuano ad essere ospitati in strutture inadatte a garantire il minimo rispetto dei diritti umani di base.

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Articoli correlati

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria

Grazie per aver già letto

10 dei nostri articoli questo mese.

Chiudendo questo pop up potrai continuare la lettura.
Sappi però che abbiamo bisogno di te,
per continuare a fare un giornalismo libero e imparziale.

Clicca qui e  scopri i nostri piani di abbonamento e supporta
Un’informazione – finalmente – senza padroni.

ABBONATI / SOSTIENI