Gli Stati Uniti e la Cina hanno stipulato un’intesa che segna un’importante deviazione nella loro guerra commerciale: la Cina estenderà per un anno la sospensione dei dazi aggiuntivi pari al 24% applicati sulle importazioni statunitensi, mantenendo però un’aliquota base del 10%. Contemporaneamente, gli USA ridurranno le tariffe “reciproche” sulle merci cinesi all’10%, in vigore dal 10 novembre. L’accordo, firmato dopo il vertice tra Donald Trump e Xi Jinping, mira a riequilibrare gli scambi e riattivare forniture strategiche, come soia e minerali critici, alleviando le tensioni che pesavano sulle catene globali.
Leonardo e Rheinmetall: primo contratto per i corazzati italiani
La joint venture tra Leonardo S.p.A. e Rheinmetall AG ha ottenuto il primo contratto per la fornitura di 21 veicoli corazzati “A2CS Combat” destinati all’Esercito Italiano, con consegna del primo mezzo prevista entro fine 2025. Il pacchetto prevede 5 unità modello Lynx KF-41 con torretta Lance e 16 mezzi configurati con torretta Hitfist 30 mm. L’accordo include anche l’aggiornamento di ulteriori 30 veicoli opzionali e sistemi di addestramento. La JV, detenuta al 50% da Leonardo e da Rheinmetall, si propone come nuovo polo strategico europeo per mezzi da combattimento.
Attacchi israeliani a Gaza: 3 morti
Il ministero della Salute di Gaza ha riportato che oggi, martedì 4 novembre, in seguito ad attacchi israeliani sono stati uccisi tre palestinesi. Il ministero ha aggiunto che altre sette persone sono state ferite e accolte negli ospedali della Striscia; è stato, inoltre, trovato un corpo sotto le macerie. Il ministero riporta che dall’inizio del cessate il fuoco, lo scorso 11 ottobre, Israele ha ucciso 240 persone ferendone altre 607. In totale, le operazioni di soccorso hanno recuperato i corpi di altri 511 gazawi. Dal 7 ottobre 2023, Israele ha ucciso per via diretta almeno 68.872 persone.
Cinema e potere: la propaganda nei film di Hollywood (un libro di Federico Greco)
Hollywood e l’industria cinematografica sono stati – e sono tutt’ora – oleate macchine della propaganda statunitense che nella proposizione di prodotti apparentemente innocui «vendono un’idea di mondo». È questa la tesi di fondo che Federico Greco propone in Cinema e Potere, testo edito da Poets & Sailors uscito lo scorso luglio. Il libello raccoglie e redige 11 puntate della rubrica Desaparecinema curata dallo stesso Greco per il media indipendente Ottolina Tv. Greco, filmmaker, docente e saggista, presta la sua competenza nella settima arte a un’analisi del cinema hollywoodiano, svelandone i meccanismi propagandistici e speculativi: se sul lato “materiale” esso è parte di un’industria che genera miliardi, su quello “ideale” mira a mantenere lo status quo e a promuovere una narrazione americanocentrica del mondo, elevandone velatamente gli ideali imperialisti e suprematisti.
«Il modo più semplice per iniettare un’idea propagandistica nella mente della maggior parte delle persone è farla passare attraverso un film di intrattenimento, quando non si rendono conto di essere oggetto di propaganda». Queste poche parole, che aprono l’Introduzione di Cinema e Potere, descrivono plasticamente il contenuto dell’indagine di Greco. A pronunciarle non è stato l’autore, ma Elmer Davis, Direttore dell’Ufficio per l’informazione bellica degli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale. Una vera e propria ammissione di colpe, che rivela l’esigenza del libello: «Una delle convinzioni che questo libro vuole ribaltare è quella secondo la quale certo cinema e certa TV siano inoffensivi. Non è vero». Nel corso del testo, Greco passa al vaglio innumerevoli esempi di come come il cinema hollywoodiano sia stato nel corso degli anni un potente e pervasivo, quanto «sottile e sofisticato», strumento ideologico. È il caso dello stesso cinema italiano, che «nella sua vuotezza e apparente innocuità, è uno strumento pericoloso di indottrinamento a favore dello status quo». Parimenti, quello statunitense è uno «strumento di propaganda imperialista».
Il libello analizza gli aspetti tecnici e morfologici di grandi classici e pietre miliari dell’intrattenimento della storia hollywoodiana, mettendoli in relazione con il periodo in cui furono concepiti; esso finisce, così, per usare la storia del cinema come chiave di lettura per analizzare la storia contemporanea. Un esempio paradigmatico presente nel testo è quello di Guerre Stellari. La pellicola, spiega l’autore, ruota attorno alla cosiddetta “Struttura Conservatrice in Tre Atti”, «caratterizzata da uno scioglimento chiaro e logico»; una «modalità conservatrice di narrazione» che non a caso si era affermata tra la classe media francese e inglese dell’età post-napoleonica. Questa linearità a tratti riposante finisce, secondo Greco, per appiattire la complessità dandone al pubblico un piccolo assaggio, giusto quanto basta per tenerlo sotto controllo. Nella sua stessa struttura narrativa, la trilogia di Guerre Stellari finisce per rappresentare «una guerra (i ribelli contro l’impero galattico di Darth Vader) senza mettere in discussione nulla della società che l’ha procurata». Non è un caso, nota Greco, se il primo film uscì qualche anno dopo la Guerra del Vietnam.
Il caso di Guerre Stellari è uno dei tanti in cui Greco inquadra il cinema come uno «strumento del potere contro il popolo», o, in termini più tecnici, di quella che Antonio Gramsci chiamava “egemonia culturale”, ossia del dominio intellettuale e morale esercitato dai vertici della società. Tale dominio non si afferma con la forza, ma con la manipolazione; per esercitare un reale controllo sulla società si deve penetrare a fondo nelle menti della popolazione, facendole interiorizzare un senso comune che riflette il punto di vista e gli ideali della classe dominante. Una delle più sofisticate armi dell’egemonia è la propaganda, e uno dei mezzi di propaganda più efficaci è il cinema.
All’interno di questo meccanismo, per comprendere quale sia l’obiettivo di una pellicola basta guardare chi l’ha finanziata e, soprattutto, chi l’ha girata: un regista o un filmmaker: il regista «va ovunque ci sia un film qualunque che gli permetta di fare soldi»; il filmmaker «va ovunque ci siano soldi che gli permettano di fare il suo film». È in questo, forse, che quell’intento divulgativo e per certi versi didattico del testo finisce per assumere una sfumatura a tratti morale: squarciando il velo della propaganda e mettendone a nudo i meccanismi, il testo si pone l’obiettivo di proporre una contronarrazione che contrasti il pensiero dominante. Come spiega Greco stesso: «Quello che avete tra le mani vuole essere, dunque, un libro di controegemonia».
Filippine colpite da un tifone: almeno 40 vittime
Le Filippine sono state colpite da un tifone che ha causato forti piogge nelle regioni centrali del Paese, e ucciso 40 persone. Il tifone, ribattezzato Kalmaegi, ha toccato terra questa mattina, e si è indebolito una volta raggiunto il Paese; nonostante ciò, ha continuato a imperversare per l’arcipelago con venti a 130 km/h e raffiche a 180 km/h, portando con sé inondazioni che hanno sommerso case e costretto migliaia di persone a evacuare. La maggior parte dei danni si stanno registrando nella provincia di Cebu. Giovedì Kalmaegi dovrebbe arrivare in Vietnam.









