Gli italiani ascoltano sempre più musica. A certificarlo è l'ultimo rapporto Engaging with Music di IFPI per il 2023, che rileva come in Italia non si sia mai ascoltata così tanta musica. Secondo lo studio, gli italiani hanno speso in media 21,9 ore a settimana nell'ascolto di musica, registrando così un aumento del 6,5% rispetto all'anno precedente. A trainare questo trend sul versante delle modalità, le piattaforme di streaming, seguite dalle piattaforme video e dalla radio. Un dato che viaggia di pari passo con la crescita del mercato discografico italiano, come rilevato dall'ultimo rapport...
Questo è un articolo di approfondimento riservato ai nostri abbonati.
Scegli l'abbonamento che preferisci (al costo di un caffè la settimana) e prosegui con la lettura dell'articolo.
Se sei già abbonato effettua l'accesso qui sotto o utilizza il pulsante "accedi" in alto a destra.
L'Indipendente non ha alcuna pubblicità né riceve alcun contributo pubblico. E nemmeno alcun contatto con partiti politici. Esiste solo grazie ai suoi abbonati. Solo così possiamo garantire ai nostri lettori un'informazione veramente libera, imparziale ma soprattutto senza padroni. Grazie se vorrai aiutarci in questo progetto ambizioso.
Stamattina alle 8:15 italiane è entrato in vigore il cessate il fuoco a Gaza tra Israele e Hamas. Nel corso delle prime ore della mattinata, Israele ha continuato i propri attacchi, giustificandoli dicendo che la controparte non aveva ancora pubblicato la lista degli ostaggi che sarebbero stati liberati; nell’arco di tre ore, le IDF hanno ucciso 19 persone. I tre ostaggi israeliani del giorno sono già stati liberati, mentre Gaza attende il rientro di 90 palestinesi. Migliaia di cittadini stanno tornando nelle proprie case, e sono entrati i primi 100 camion con aiuti umanitari e le prime 50 ambulanze dal valico di Rafah, chiuso da maggio; nel frattempo, altre migliaia di veicoli attendono alla frontiera.
Le Filippine e gli Stati Uniti hanno effettuato esercitazioni marittime congiunte nel Mar Cinese Meridionale per la quinta volta dal 2023. A dare la notizia è lo stesso esercito filippino, che ha affermato in un comunicato di aver tenuto una “attività di cooperazione marittima” con gli Stati Uniti venerdì e sabato, rilanciando le attività di cooperazione con gli alleati in un’ottica anticinese. Negli ultimi anni, USA e Filippine si sono avvicinati sempre di più dal punto di vista militare, con la concessione da parte di Manila di espandere l’accesso statunitense alle proprie basi militari, tra cui quelle che si affacciano su Taiwan.
Nella notte tra ieri e oggi, in Corea del Sud, una folla di sostenitori del presidente Yoon, sotto arresto con l’accusa di tradimento, si è radunata fuori dal tribunale dove si stava tenendo l’udienza contro di lui, assaltando l’edificio. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Yonhap, dei 44.000 manifestanti, alcuni sono riusciti a entrare nell’edificio, rompendo le finestre, distruggendo mobili e ingaggiando scontri con le forze dell’ordine. Dopo ore di protesta, il bilancio è di 89 arresti, decine di feriti, tra cui 9 agenti. Al termine dell’udienza, i giudici hanno prorogato l’arresto del presidente per altri 20 giorni.
TULKAREM, CISGIORDANIA OCCUPATA – «Inshallah, finalmente. Basta guerra a Gaza, il cessate il fuoco è più che benvenuto» dice Abed, un cittadino di Tulkarem a L’Indipendente. In pochi sono scesi per strada all’annuncio del cessate il fuoco a Gaza dopo 15 mesi di massacri in Cisgiordania. Un po’ di persone si sono radunate a Ramallah, qualche fuoco d’artificio è esploso a Betlemme, ma le piazze della maggior parte delle città palestinesi sono rimaste silenziose. Eppure, tutti sono contenti: Gaza forse potrà tornare a respirare. «Qui non si festeggia a causa della situazione. La guerra non è ancora finita, né a Gaza dove le bombe continuano a cadere, né qui», conferma Abed. «A Jenin hanno appena ucciso 12 persone. Gli attacchi dei coloni e dell’esercito sono quotidiani in tutto il territorio.»
Il massacro dei civili, infatti, continua: sono centinaia le persone uccise, nonostante l’accordo firmato a Doha, come a voler confermare l’intenzione di Tel Aviv di portare avanti una pulizia etnica fino all’ultimo minuto consentito. Il cessate il fuoco è effettivo da oggi: ora, forse, anche in Cisgiordania si potrà ricominciare a festeggiare. Nonostante qui invece, la guerra sembri destinata a continuare. «Il cessate il fuoco è una grande vittoria. Ha preso molto tempo, è costato molto sangue, ma c’è stata pazienza. È un grande cambio: il mondo aveva dimenticato la Palestina. Ora ha aperto gli occhi» dice Shireen, abitante del campo profughi di Tulkarem, a L’Indipendente. «Abbiamo perso molte persone a Gaza, e anche qui in Cisgiordania» dice Ibrahim, studente d’inglese del campo profughi di Nur Shams. «Il 7 ottobre hanno detto che avrebbero distrutto Hamas. Invece adesso hanno chiesto ad Hamas gli ostaggi indietro e libereranno molti prigionieri palestinesi. È una vittoria. L’opinione e i discorsi della resistenza a Gaza non sono cambiati nei mesi: per me, questa guerra, l’ha vinta Hamas».
Abitazioni dalle bombe israeliane, campo profughi di Tulkarem
Anche Mahmoud, 25 anni, la pensa così. «È una vittoria per la Palestina. E per Hamas. Sono riusciti ad obbligare Tel Aviv a un accordo che sembra migliore di quello che Israele aveva rifiutato mesi fa», dice, «dovrebbero rilasciare più prigionieri». Il numero di fatto è ancora incerto: pare che nella prima fase dell’accordo Israele dovrebbe liberare almeno 830 prigionieri palestinesi (tra cui 95 donne e bambini), in cambio di 33 ostaggi detenuti da Hamas. Anche decine di prigionieri condannati all’ergastolo verranno rilasciati, tra cui alcuni personaggi molto amati e conosciuti, come Zakaria Zubeidi, ex comandante delle Brigate dei Martiri di al-Aqsa a Jenin e protagonista della seconda Intifada palestinese, oltre a 1167 palestinesi della Striscia di Gaza arrestati durante l’offensiva di terra israeliana. «Preghiamo da giorni che anche nostro figlio venga liberato», riporta Ahmad a L’Indipendente. Lui e sua moglie sono stretti nell’attesa e nella speranza di poter riabbracciare il figlio Ibrahim, condannato a 15 anni di carcere perché membro della resistenza nelle Brigate di Tulkarem. «Metà delle famiglie palestinesi sono nella nostra situazione», dice riassumendo la realtà detentiva che opprime quasi tutte le famiglie palestinesi in Cisgiordania. «Inshallah!». I primi prigionieri dovrebbero venire rilasciati a partire da oggi stesso.
La felicità per la fine della guerra e per la liberazione dei detenuti è forte, nonostante il prezzo pagato sia stato altissimo. Ma molti degli intervistati non negano la preoccupazione per il futuro della Cisgiordania. «Tutti lo sanno qui in Cisgiordania. Arrivano i nostri giorni peggiori», dice Ibrahim. «Ovviamente siamo contenti per tutti i cessate il fuoco. Quello in Libano, quello a Gaza… ma qui in Cisgiordania non c’è nessun cessate il fuoco. Cercheranno di finire la resistenza e andare avanti con il loro progetto coloniale. Con Trump al potere che supporta le colonie, parlano già di migliaia di nuovi coloni… Arrivano i giorni peggiori di sempre qui». Non nasconde l’inquietudine. «Prima l’esercito israeliano era impegnato in Libano, Yemen, Iran, Gaza… ora con la fine del conflitto in Libano e a Gaza, lo Yemen smetterà di attaccare Israele e gli israeliani si impegneranno ancora di più nel cercare di prendersi la Cisgiordania. Era il loro progetto da decenni». Comunque, afferma di nuovo, «il cessate il fuoco a Gaza è una grande vittoria».
«Il sangue non è finito», dice Shireen. «Ora passeranno di sicuro alla Cisgiordania. E qui abbiamo sia Israele che l’Autorità Palestinese contro di noi», riassume. «Ma siamo pronti. Iniziamo a vedere che siamo più vicini alla libertà». Shireen ha già perso sette membri della sua famiglia a causa dei raid israeliani dal 7 di ottobre. Eppure la speranza si legge nei suoi occhi. «In molti moriranno, ma dipende per cosa si muore. La seconda Intifada è stata dura, ma non come questa. Però adesso vediamo la libertà».
[testo e immagini di Moira Amargi, corrispondente dalla Palestina]
«Spiacenti, TikTok non è disponibile in questo momento. Per fortuna il presidente Trump ha detto che troverà una soluzione appena si insedierà», questo il messaggio che da oggi compare sui telefoni degli americani che cercano di scaricare la app del celebre social cinese TikTOk. La decisione è legata a una legge che impone a ByteDance, proprietaria della app, di cedere la sua divisione USA entro il 19 gennaio. Una decisione presa nel timore che i dati degli utenti possano finire nelle mani del governo di Pechino. Trump ha già annunciato che intende trovare una soluzione, per questo il messaggio ottimistico dei gestori del social.
Con l’applicazione di dazi USA sui prodotti europei, l’Italia sarebbe tra i Paesi più colpiti, con un calo in valore dell’export che potrebbe superare gli 11 miliardi di euro. È quanto emerge da un rapporto del centro studi di Confartigianato, il quale sottolinea che la diminuzione arrivare al 16,8% rispetto all’attuale livello delle nostre esportazioni negli Stati Uniti. Secondo il documento, i settori più colpiti sarebbero moda, mobili, legno, metalli e gioielleria, mentre le regioni più esposte sarebbero Emilia-Romagna, Toscana e Lombardia, con Milano al primo posto per export.
Al contrario di quanto si pensava in precedenza, la Luna potrebbe non essere nata dalla collisione tra la Terra ed il protopianeta Theia ma, piuttosto, potrebbe essersi formata principalmente da materiale espulso dal mantello primordiale terrestre, con solo un contributo minimo di Theia. È quanto proposto da una squadra di ricercatori dell’Università di Gottinga e del Max Planck Institute for Solar System Research (MPS), i quali hanno dettagliato i loro risultati all’interno di uno studio sottoposto a revisione paritaria e pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS). Analizzando isotopi di ossigeno su oltre una dozzina di campioni lunari e quasi 200 minerali terrestri, gli scienziati hanno notato diverse somiglianze nelle loro composizioni, il che confermerebbe la teoria proposta e risolverebbe un enigma decennale, chiamato “crisi degli isotopi”. Inoltre, gli autori sostengono che le misurazioni suggeriscono anche nuove informazioni sulla storia dell’acqua terrestre, che sarebbe arrivata esclusivamente grazie a corpi chiamati “condriti enstatitiche”.
Le teorie sulla formazione della Luna si basano da decenni sulla cosiddetta “teoria dell’impatto gigante”, secondo la quale Theia, un pianeta ancora alle prime fasi delle dimensioni di Marte, avrebbe colpito la Terra circa 4,5 miliardi di anni fa, generando un’enorme quantità di detriti da cui si sarebbe formato il nostro satellite naturale. Tuttavia, la stretta somiglianza tra la composizione isotopica della Terra e della Luna ha sempre rappresentato un enigma, noto come “crisi degli isotopi”. Per questo motivo, nello studio recentemente pubblicato i ricercatori hanno analizzato isotopi di ossigeno presenti in 14 campioni lunari e condotto 191 misurazioni su minerali terrestri, utilizzando un metodo avanzato chiamato fluorurazione laser, il quale ha permesso di liberare ossigeno dalle rocce tramite l’uso di un laser, offrendo dati ad altissima precisione.
I risultati hanno poi mostrato una somiglianza straordinaria tra un isotopo dell’ossigeno – l’ossigeno 17 (17O) – presente sia nei campioni terrestri che in quelli lunari. Ciò, secondo Andreas Pack, direttore generale del Geoscience Centre dell’Università di Gottinga e coautore, potrebbe spiegarsi ipotizzando che Theia abbia perso gran parte del suo mantello in precedenti collisioni, arrivando a colpire la Terra come una “palla di cannone metallica”: «Una spiegazione è che Theia abbia perso il suo mantello roccioso in precedenti collisioni e poi si sia schiantata sulla Terra primordiale come una palla di cannone metallica. Se così fosse, Theia farebbe parte del nucleo terrestre oggi, e la luna si sarebbe formata da materiale espulso dal mantello terrestre. Questo spiegherebbe la somiglianza nella composizione della Terra e della luna», ha spiegato Pack. Inoltre, i dati fornirebbero persino nuove informazioni sulla storia dell’acqua terrestre: contrariamente alla teoria del “Late Veneer Event”, secondo cui l’acqua sarebbe arrivata sulla Terra dopo la formazione della Luna a causa di impatti tardivi, i ricercatori affermano di aver dimostrato che molti tipi di meteoriti non possono essere stati responsabili di questa fase. La coautrice Meike Fischer ha spiegato che, piuttosto, le condriti enstatitiche – un tipo di meteoriti isotopicamente simili alla Terra e ricchi d’acqua – potrebbero essere state le uniche responsabili dell’apporto idrico del nostro pianeta: «I nuovi dati dimostrano che non è come si pensava e si può escludere che molti tipi di meteoriti siano la causa di questa “rivestimento tardivo”. I nostri dati possono essere spiegati particolarmente bene da una classe di meteoriti chiamati condriti enstatitiche, che sono isotopicamente simili alla Terra e contengono abbastanza acqua da essere gli unici responsabili dell’acqua presente sulla Terra», ha concluso la ricercatrice.
Lo studio è solo l’ennesima prova che, nonostante la relativa vicinanza a noi, la Luna continua a stimolare la ricerca sia sulle sue caratteristiche che sulle teorie che ipotizzano le modalità della sua formazione. Proprio qualche mese fa, infatti, un altro studio basato sui campioni lunari riportati sulla Terra dalle missioni Apollo degli anni ’70 ha suggerito un’ipotesi tutt’altro che simile: la luna sarebbe stata catturata durante un incontro ravvicinato tra la giovane Terra ed un sistema binario composto dal satellite ed un altro corpo roccioso, il quale sarebbe stato poi spazzato via dalla gravità terrestre.
Una stretta di mano simbolica e un documento che potrebbe ridefinire gli equilibri geopolitici: ieri, venerdì 17 gennaio 2025, il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo iraniano Masoud Pezeshkian hanno siglato un “Trattato di partenariato strategico globale”. L’accordo, che sarà valido per vent’anni, mira a consolidare una cooperazione estesa tra Russia e Iran in settori chiave come commercio, energia, difesa, scienza, educazione e cultura, con l’ambizione di contrastare l’influenza occidentale e le sanzioni internazionali. Durante la cerimonia al Cremlino, il presidente Putin ha descritto l’accordo come «una vera svolta», sottolineando come esso crei condizioni per «uno sviluppo stabile e sostenibile» non solo per i due Paesi, ma per l’intera regione. Da parte sua, Pezeshkian lo ha definito «un nuovo capitolo nelle relazioni bilaterali», evidenziandone l’importanza strategica rispetto all’obiettivo di resistere alle eccessive pressioni imposte dagli USA e dai loro alleati.
L’accordo, che aggiorna una precedente intesa del 2001, contiene 47 articoli e mira a superare gli ostacoli tecnici che finora hanno limitato il volume degli scambi commerciali. Tra i progetti di punta, spiccano la costruzione di due nuovi reattori della centrale nucleare di Bushehr, in Iran, a cura dell’azienda russa Rosatom, e l’istituzione di corridoi di trasporto strategici verso i porti iraniani del Golfo Persico. Un pilastro centrale dell’intesa è la cooperazione nel settore energetico. Mosca ha espresso la volontà di esportare gas naturale in Iran, mentre Teheran ha confermato il proprio impegno a risolvere le questioni tecniche che ancora ostacolano il progetto. La difesa rappresenta un altro ambito cruciale: pur non includendo una clausola di assistenza reciproca, come nel caso del trattato russo-coreano, l’accordo prevede un rafforzamento delle esercitazioni militari congiunte, della formazione degli ufficiali e della sicurezza regionale. Dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022, Mosca considera l’Iran un partner strategico chiave: entrambi i Paesi hanno aumentato le loro attività commerciali in risposta alle sanzioni occidentali e, secondo funzionari ucraini e occidentali, l’Iran (che però nega) avrebbe già fornito alla Russia droni auto-detonanti “Shahed” che Mosca avrebbe utilizzato nei suoi attacchi notturni all’Ucraina. Durante la conferenza stampa congiunta, Pezeshkian ha ribadito il sostegno dell’Iran a una soluzione politica del conflitto in Ucraina, dichiarando che «guerra e ostilità non sono una soluzione». Putin, a sua volta, ha elogiato la «comunanza di vedute» tra Mosca e Teheran su questioni internazionali, sottolineando il reciproco impegno nel rispetto della sovranità e del diritto internazionale.
L’Unione Europea ha reagito con scetticismo alla firma del trattato, definendolo una prova del presunto isolamento diplomatico di Mosca. La portavoce della politica estera dell’UE, Anita Hipper, ha dichiarato che l’intesa rivela la «reale debolezza della Russia», alla ricerca di alleati per sostenere la propria strategia militare e politica. Gli Stati Uniti hanno espresso preoccupazione per il potenziale rafforzamento dei legami militari tra i due Paesi. La visita di Pezeshkian è arrivata pochi giorni prima dell’insediamento del presidente eletto degli USA, Donald Trump, che ha promesso di mediare la pace in Ucraina e adottare una linea più dura nei confronti di Teheran. Nel contesto di un’arena geopolitica sempre più polarizzata, l’accordo tra Russia e Iran segna un passo deciso verso una ridefinizione degli equilibri internazionali, rappresentando una chiara dichiarazione di intenti per la creazione di un blocco solido capace di affrontare sfide regionali e globali.
Nonostante manchino poche ore all’entrata in vigore del cessate il fuoco, programmato per domenica 19 gennaio alle ore 8:30 locali, non si sono ancora fermati i bombardamenti nella Striscia, i quali hanno causato decine di morti e di feriti. Secondo l’agenzia Wafa, che cita fonti mediche sul campo, nelle ultime ore «tre massacri contro famiglie» hanno portato all’uccisione di 23 cittadini e al ferimento di altri 83. Numeri che vanno sommati ai cinque civili uccisi questa notte nella zona di Mawasi che costituirebbero complessivamente, secondo i reporter di Al Jazeera, circa 122 morti di cui 33 bambini solo nelle ultime 24 ore.
Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per altre finalità come specificato nell'informativa sulla privacy.
Questo sito web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito. Di questi, i cookie che sono classificati come necessari sono memorizzati sul tuo browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e capire come utilizzi questo sito web. Questi cookie vengono memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di rinunciare a questi cookie, Ma l'opt-out di alcuni di questi cookie può influenzare la tua esperienza di navigazione.
I cookie necessari sono assolutamente indispensabili per il corretto funzionamento del sito web. Questi cookie assicurano le funzionalità di base e le caratteristiche di sicurezza del sito web, in modo anonimo.
Cookie
Durata
Descrizione
__cf_bm
1 hour
This cookie, set by Cloudflare, is used to support Cloudflare Bot Management.
cookielawinfo-checkbox-advertisement
1 year
Set by the GDPR Cookie Consent plugin, this cookie is used to record the user consent for the cookies in the "Advertisement" category .
cookielawinfo-checkbox-analytics
11 mesi
Questo cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent.Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie della categoria "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional
11 mesi
Il cookie è impostato dal consenso dei cookie GDPR per registrare il consenso dell'utente per i cookie della categoria "Funzionale".
cookielawinfo-checkbox-necessary
11 mesi
Questo cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie della categoria "Necessario".
cookielawinfo-checkbox-others
11 mesi
Questo cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent.Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie della categoria "Altro".
cookielawinfo-checkbox-performance
11 mesi
Questo cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie della categoria "Performance".
CookieLawInfoConsent
1 year
CookieYes sets this cookie to record the default button state of the corresponding category and the status of CCPA. It works only in coordination with the primary cookie.
csrftoken
1 year
This cookie is associated with Django web development platform for python. Used to help protect the website against Cross-Site Request Forgery attacks
JSESSIONID
session
New Relic uses this cookie to store a session identifier so that New Relic can monitor session counts for an application.
viewed_cookie_policy
11 mesi
Il cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent e viene utilizzato per memorizzare se l'utente ha acconsentito o meno all'uso dei cookie. Non memorizza alcun dato personale.
wpEmojiSettingsSupports
session
WordPress sets this cookie when a user interacts with emojis on a WordPress site. It helps determine if the user's browser can display emojis properly.
I cookie funzionali aiutano ad eseguire alcune funzionalità come la condivisione del contenuto del sito web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre caratteristiche di terze parti.
Cookie
Durata
Descrizione
yt-player-headers-readable
never
The yt-player-headers-readable cookie is used by YouTube to store user preferences related to video playback and interface, enhancing the user's viewing experience.
yt-remote-cast-available
session
The yt-remote-cast-available cookie is used to store the user's preferences regarding whether casting is available on their YouTube video player.
yt-remote-cast-installed
session
The yt-remote-cast-installed cookie is used to store the user's video player preferences using embedded YouTube video.
yt-remote-connected-devices
never
YouTube sets this cookie to store the user's video preferences using embedded YouTube videos.
yt-remote-device-id
never
YouTube sets this cookie to store the user's video preferences using embedded YouTube videos.
yt-remote-fast-check-period
session
The yt-remote-fast-check-period cookie is used by YouTube to store the user's video player preferences for embedded YouTube videos.
yt-remote-session-app
session
The yt-remote-session-app cookie is used by YouTube to store user preferences and information about the interface of the embedded YouTube video player.
yt-remote-session-name
session
The yt-remote-session-name cookie is used by YouTube to store the user's video player preferences using embedded YouTube video.
ytidb::LAST_RESULT_ENTRY_KEY
never
The cookie ytidb::LAST_RESULT_ENTRY_KEY is used by YouTube to store the last search result entry that was clicked by the user. This information is used to improve the user experience by providing more relevant search results in the future.
I cookie di performance sono utilizzati per capire e analizzare gli indici di performance chiave del sito web che aiuta a fornire una migliore esperienza utente per i visitatori.
Cookie
Durata
Descrizione
SRM_B
1 year 24 days
Used by Microsoft Advertising as a unique ID for visitors.
I cookie analitici sono utilizzati per capire come i visitatori interagiscono con il sito web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche del numero di visitatori, la frequenza di rimbalzo, la fonte del traffico, ecc.
Cookie
Durata
Descrizione
_clck
1 year
Microsoft Clarity sets this cookie to retain the browser's Clarity User ID and settings exclusive to that website. This guarantees that actions taken during subsequent visits to the same website will be linked to the same user ID.
_clsk
1 day
Microsoft Clarity sets this cookie to store and consolidate a user's pageviews into a single session recording.
_ga
2 years
The _ga cookie, installed by Google Analytics, calculates visitor, session and campaign data and also keeps track of site usage for the site's analytics report. The cookie stores information anonymously and assigns a randomly generated number to recognize unique visitors.
_ga_*
1 year 1 month 4 days
Google Analytics sets this cookie to store and count page views.
_gat_gtag_UA_178106852_1
1 minute
Set by Google to distinguish users.
_gid
1 day
Installed by Google Analytics, _gid cookie stores information on how visitors use a website, while also creating an analytics report of the website's performance. Some of the data that are collected include the number of visitors, their source, and the pages they visit anonymously.
bugsnag-anonymous-id
never
BugSnag/Juicer sets this cookie for bug reporting and other analytical purposes.
CLID
1 year
Microsoft Clarity set this cookie to store information about how visitors interact with the website. The cookie helps to provide an analysis report. The data collection includes the number of visitors, where they visit the website, and the pages visited.
MR
7 days
This cookie, set by Bing, is used to collect user information for analytics purposes.
SM
session
Microsoft Clarity cookie set this cookie for synchronizing the MUID across Microsoft domains.
vuid
1 year 1 month 4 days
Vimeo installs this cookie to collect tracking information by setting a unique ID to embed videos on the website.
I cookie pubblicitari sono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pertinenti e campagne di marketing. Questi cookie tracciano i visitatori attraverso i siti web e raccolgono informazioni per fornire annunci personalizzati.
Cookie
Durata
Descrizione
_fbp
3 months
This cookie is set by Facebook to display advertisements when either on Facebook or on a digital platform powered by Facebook advertising, after visiting the website.
_tt_enable_cookie
1 year 24 days
Tiktok set this cookie to collect data about behaviour and activities on the website and to measure the effectiveness of the advertising.
_ttp
1 year 24 days
TikTok set this cookie to track and improve the performance of advertising campaigns, as well as to personalise the user experience.
ANONCHK
10 minutes
The ANONCHK cookie, set by Bing, is used to store a user's session ID and verify ads' clicks on the Bing search engine. The cookie helps in reporting and personalization as well.
fr
3 months
Facebook sets this cookie to show relevant advertisements by tracking user behaviour across the web, on sites with Facebook pixel or Facebook social plugin.
MUID
1 year 24 days
Bing sets this cookie to recognise unique web browsers visiting Microsoft sites. This cookie is used for advertising, site analytics, and other operations.
test_cookie
16 minutes
doubleclick.net sets this cookie to determine if the user's browser supports cookies.
VISITOR_INFO1_LIVE
6 months
YouTube sets this cookie to measure bandwidth, determining whether the user gets the new or old player interface.
VISITOR_PRIVACY_METADATA
6 months
YouTube sets this cookie to store the user's cookie consent state for the current domain.
YSC
session
Youtube sets this cookie to track the views of embedded videos on Youtube pages.
yt.innertube::nextId
never
YouTube sets this cookie to register a unique ID to store data on what videos from YouTube the user has seen.
yt.innertube::requests
never
YouTube sets this cookie to register a unique ID to store data on what videos from YouTube the user has seen.