Almeno 4 persone sarebbero rimaste ferite, 3 delle quali gravemente, durante la sparatoria di questa notte nel quartiere di Kreuzberg, a Berlino. Le indagini sono in corso. Numerosi gli agenti dispiegati per cercare le persone coinvolte nel conflitto a fuoco. Al momento non sono chiare le ragioni della sparatoria, avvenuta all’ingresso di un cancello su Stresemannstrasse, vicino la sede del Partito Spd.
Nigeria, attentato jihadista contro villaggio cristiano: almeno 11 morti
I miliziani dell’organizzazione Boko Haram hanno attaccato il villaggio a maggioranza cristiana di Pemi, in Nigeria, provocando almeno 11 morti, bruciando una chiesa e rapendo un sacerdote. L’attacco è avvenuto ieri, alla vigilia di Natale. Sette persone sarebbero state uccise durante l’attacco al villaggio e altri 4 corpi sono stati ritrovati nella foresta circostante. Lo ha riferito il capo della milizia locale, Abwaku Kabu
Pesticidi nelle acque italiane, trovate 299 sostanze inquinanti
Nelle acque superficiali italiane sono stati trovati pesticidi nel 77,3% dei 1.980 punti di monitoraggio e nel 32,2% dei 2.795 punti monitorati in quelle sotterranee. Sono alcuni dei dati emersi dal Rapporto nazionale pesticidi nelle acque condotto dall’Ispra sui dati del biennio 2017-2018. Nel complesso le indagini hanno riguardato 4.775 punti di campionamento e 16.962 campioni. Sono state cercate 426 sostanze e ne sono state trovate 299. La classe maggiormente rinvenuta è stata quella degli insetticidi mentre si è registrato un superamento dei limiti per glifosato e fungicidi. Come in passato, i dati evidenziano poi la presenza di miscele nelle acque. Mediamente, in un singolo campione, sono state infatti rinvenute 4 sostanze, con un massimo di 56.
Le contaminazioni più diffuse – sottolineano nel rapporto – sono emerse ancora una volta nella pianura padano-veneta. Le cause sono da attribuire alle intense attività agricole nella regione, dalla particolare situazione idrologica dell’area, ma anche al fatto che le indagini sono generalmente più efficaci nelle regioni del nord. Le vendite di prodotti fitosanitari nel 2018 sono state pari 114.396 tonnellate. Dal 2009 al 2018 si è verificata una sensibile diminuzione delle quantità messe in commercio, indice di un minore impiego di sostanze chimiche in agricoltura, dell’adozione di tecniche di difesa fitosanitaria meno impattanti e dell’aumento dell’agricoltura biologica. Tuttavia, nelle acque superficiali la percentuale di punti con presenza di pesticidi è aumentata di circa il 25%, in quelle sotterranee di circa il 15%.
Variante virus GB: primo caso in Puglia
Pier Luigi Lopalco, assessore alla Sanità pugliese, ha comunicato che nella regione è stato individuato il primo caso Covid con variante inglese. Il soggetto era rientrato a Bari lo scorso 19 dicembre da Londra. In Puglia stanno collaborando all’isolamento del caso i servizi territoriali insieme al laboratorio del Policlinico di Bari, centro di riferimento regionale e l’Istituto zooprofilattico di Puglia e Basilicata.
Brexit: raggiunto compromesso per accordo commerciale con l’Ue
L’Unione Europea e il Regno Unito hanno trovato un compromesso sull’accordo commerciale che entrerà in vigore l’1 gennaio 2021, quando il Regno Unito completerà l’uscita dall’Unione Europea. L’accordo finalizzato garantirà alle due parti la possibilità di continuare a scambiare merci senza l’imposizione di dazi, e permetterà di proseguire la cooperazione su questioni di polizia e sicurezza. Il testo dell’accordo dovrà essere revisionato dai 27 governi dell’Unione Europea che, entro la fine dell’anno dovranno riunirsi in sede di Consiglio dell’Unione Europea e approvare il documento. Entrerà in vigore in via provvisoria finché non sarà discusso dal Parlamento Europeo entro la prima metà di gennaio del 2021.
Usa vs Iran: nuove minacce di guerra dopo attacco contro ambasciata americana in Iraq
Domenica sera una pioggia di razzi sono atterrati nel complesso della Zona Verde di Baghdad, prendendo di mira l’ambasciata degli Stati Uniti. Tre missili sono finiti nei pressi del compound causando danni di lieve entità. Alcune testimonianze affermano che in un altro edificio è tornato in funzione il sistema antiaereo di cui è dotata l’ambasciata, il C-Ram. Sotto accusa, gruppi sciiti sostenuti dall’Iran e attivi in Iraq: il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, ha accusato esplicitamente “le milizie sostenute dall’Iran”.
Mercoledì, i principali funzionari della sicurezza nazionale degli Stati Uniti hanno concordato una serie di opzioni da presentare al presidente Donald Trump volte a scoraggiare qualsiasi attacco al personale militare o diplomatico statunitense in Iraq. “Qualche sano amichevole consiglio all’Iran: se un americano dovesse essere ucciso, riterrò l’Iran responsabile. Pensateci”. I tweet di Trump arrivano a pochi giorni da quando sarà passato un anno dall’uccisione, il 3 gennaio scorso, del generale iraniano Qassem Soleimani in un attacco aereo americano in Iraq. E dopo le tensioni innescate dall’uccisione in Iran lo scorso novembre dello scienziato nucleare iraniano Mohsen Fakhrizadeh.
A ottobre, una serie di gruppi di milizie aveva annunciato di aver sospeso gli attacchi missilistici contro le forze statunitensi. Un attacco missilistico contro l’ambasciata degli Stati Uniti il 18 novembre è stato un chiaro segno che le milizie non avrebbero rispettato l’accordo. Ora, gli Stati Uniti, stanno valutando la possibilità di chiudere l’ambasciata a Baghdad.
Dpcm illegittimi? Lo sostiene un’ordinanza della VI sezione del Tribunale di Roma
Un giudice ha dichiarato l’illegittimità dei Dpcm di Conte e del suo governo. È accaduto nel Tribunale di Roma, Sezione 6° Civile, nell’ordinanza n. 45986/2020 R.G. del 16 dicembre 2020, per un contenzioso civile, in cui è finito un esercizio commerciale da sfrattare per morosità (causa mancato pagamento canoni vista la chiusura per Covid). Il giudice, entrato appieno nella questione, volta a risolvere la controversia, ha enunciato la sentenza. Interrogando la legge, infatti, ha sottolineato come “i Dpcm sono in realtà atti viziati da molteplici profili di illegittimità e, come tali, caducabili. Punto quindi indiscusso è che le libertà fondamentali degli individui siano state compresse attraverso un Dpcm”.
Dal punto di vista giurisprudenziale, questi ultimi, non producono effetti reali e concreti, poiché di natura amministrativa e non normativa. Tuttavia nei fatti, comprimono i diritti costituzionali e producono effetti reali sulle persone e le loro attività, per l’azione di controllo delle Forze dell’ordine. Insomma, il giudice romano sostiene che “i Dpcm hanno imposto la compressione dei diritti fondamentali degli Italiani in palese violazione della Carta Costituzionale”.
Precisazione: il parere espresso dal Tribunale non ha alcuna conseguenza immediata. In Italia, infatti, l’organo competente a dichiarare una legge incostituzionale è la Corte Costituzionale. Titolare, come alcuni giornali hanno fatto, che il Tribunale di Roma ha sancito che i Dpcm sono illegittimi è inesatto.
In Etiopia sono state uccise più di 100 persone per motivi etnici
Nel villaggio di Bekoji – nella regione occidentale di Benishangul-Gumuz in Etiopia – sono state uccise più di 100 persone. Lo ha riportato mercoledì la Commissione per i diritti umani dell’Etiopia. L’attacco sembra essere stato compiuto per motivi etnici. La regione di Benishangul-Gumuz ospita infatti diversi gruppi etnici, spesso in conflitto tra loro. Per ora nessuno ha rivendicato l’attacco. Oggi il primo ministro etiope Abiy Ahmed ha detto di aver dispiegato delle forze nella regione. Nella zona colpita, la maggior parte della popolazione appartiene al gruppo etnico Gumuz. Negli ultimi anni, agricoltori e uomini d’affari della vicina regione degli Amhara hanno iniziato a trasferirsi nell’area, sostenendo che parte della terra appartenga a loro di diritto e spingendo i Gumuz a lamentarsi della sottrazione di terre fertili.
L’attacco è avvenuto il giorno dopo che il primo ministro aveva visitato la regione per sollecitare la calma, in seguito ai diversi attacchi avvenuti negli ultimi mesi. L’ultimo risaliva al 14 novembre, quando uomini armati avevano preso di mira un autobus e ucciso 34 persone. Le divisioni etniche rimangono un grave problema per l’Etiopia. Ad esempio, il conflitto nella regione settentrionale del Tigré aveva alla base questioni etniche. L’Etiopia sta anche combattendo un’insurrezione nella regione di Oromia, e si trova ad affrontare minacce alla sicurezza di lunga data lungo il confine orientale da parte dei militanti islamisti somali.
Peggio di aerei e traghetti messi insieme: la moda è insostenibile per il clima
Alla produzione mondiale di abbigliamento si devono 1,2 miliardi di tonnellate di gas serra all’anno; peggio dei voli internazionali e del trasporto marittimo insieme. Lo sostiene la Ellen MacArthur, la decima più grande fondazione privata degli Stati Uniti d’America. Basti pensare che ogni secondo un camion carico di vestiti viene bruciato o portato in discarica.
Di fronte a queste evidenze anche le istituzioni sono scese in campo. L’Europa, ad esempio, ha stabilito che ogni Stato membro dovrà istituire la raccolta differenziata dei rifiuti tessili dal 1° gennaio 2025. L’Italia ne ha anticipato la data al 1° gennaio 2022.
Ad oggi, nella penisola, la raccolta dei rifiuti tessili genera circa 150.000 tonnellate di CO2 all’anno, quasi il 20% in più rispetto al 2014. Inoltre, muove un giro d’affari attorno ai 200 milioni di euro. I cassonetti di raccolta sono vuotati da cooperative, che, dopo un primo controllo portano gli indumenti negli impianti di trattamento per la selezione. Qui prima di tutto si scelgono quelli riusabili (il 70% del totale), poi vengono igienizzati e separati per qualità e tipologie. Questi abiti vengono poi venduti in Italia e all’estero, soprattutto Tunisia ed Est europeo ma anche Ghana e Niger. Quello che non viene riutilizzato viene riciclato per fare stracci e strofinacci usati nelle fabbriche o per produrre nuovo tessuto. Alla fine della selezione resta una parte marginale (inferiore al 5%) che finisce in discarica o viene incenerita.
Trump ha concesso la grazia ad altre 26 persone
Il presidente americano Donald Trump ha concesso la grazia ad altre 26 persone, suoi alleati politici. Lo ha reso noto la Casa Bianca, aggiungendo che ad altre 3 è stata commutata la pena. Tra i vari nomi Paul Manafort, responsabile della sua campagna elettorale del 2016, Roger Stobe, consigliere e amico di vecchia data, e Charles Kushner, padre del proprio genero Jared.








