Il presidente eletto Joe Biden ricorrerà al cosiddetto Defense Production Act per accelerare la produzione di vaccini contro il Coronavirus. Si tratta di una legge risalente alla guerra in Corea, volta a consentire al presidente di rafforzare la produzione di beni strategici da parte delle aziende private.
Arabia Saudita, condannata l’attivista Loujain Al-Hathloul
Loujain Al-Hathloul, attivista saudita per i diritti umani, è stata condannata a 5 anni e 8 mesi di carcere. Il giudice ha previsto anche una sospensione della pena di 2 anni e 10 mesi. Visti i 2 anni e 7 mesi già scontati, l’attivista dovrebbe uscire dal carcere nel marzo del 2021. Al-Hathloul, 31 anni, era stata arrestata nel 2018 per aver condotto una campagna contro il divieto di guida per le donne in Arabia Saudita. L’accusa era quella di terrorismo. Il divieto di guida venne tolto poche settimane dopo il suo arresto.
Venezuela, l’opposizione continua nel tentativo di golpe confermando Guaidò presidente

In Venezuela, sabato 26 dicembre l’opposizione ha votato per prolungare il mandato di Juan Guaidó e dell’Assemblea nazionale uscente. La decisione è un tentativo di contrastare il Parlamento eletto lo scorso 6 dicembre, e apre un nuovo scontro con il Presidente Nicolás Maduro. Gli oppositori hanno adottato questo provvedimento tramite la revisione della Legge di Statuto Transitorio, adducendo tra le ragioni presunti brogli elettorali (non supportati da alcuna prova). All’effettivo, il Partito Socialista Unito di Maduro riprenderà il controllo a gennaio e le attività del Parlamento presieduto da Guaidó non avranno effetto. Tuttavia, la strategia di Guaidó è quella di mantenere l’incarico. L’opposizione si prepara a chiedere nuovamente la mobilitazione permanente dei suoi sostenitori, sebbene le mobilitazioni di massa siano in contrasto con le nuove restrizioni che verranno annunciate contro la pandemia.
Juan Guaidó, leader del partito Volontà Popolare, è stato proclamato Capo di Stato in carica all’inizio del 2019. Ha tentato di rovesciare Maduro – non riuscendoci, però – facendo pressione nelle strade, chiedendo sanzioni internazionali, cercando di forzare una rivolta delle forze armate. Soprattutto, ha ottenuto il sostegno dell’amministrazione Trump. Gli Stati Uniti, da ormai vent’anni, cercano infatti di rovesciare il chavismo (dal nome di Hugo Chavez, primo presidente socialista del Venezuela). Ma a partire da gennaio – quando Biden entrerà in carica come Presidente degli Stati Uniti – lo stesso riconoscimento internazionale di Guaidó non sarà più scontato.
L’Italia scarica l’ambiente: ripartono le trivellazioni alla ricerca di gas e petrolio
E’ di nuovo allarme trivelle. La moratoria alle ricerche petrolifere non ha avuto proroghe e scadrà a febbraio. Qualora non ci fosse un piano per affrontare la situazione, saranno 54 i permessi finalizzati alla ricerca di idrocarburi e 2 le autorizzazioni all’estrazione del petrolio, di fronte al parco del Delta del Po.
Il governo Conte 1, all’art.11 ter del DL 135/2019, aveva disposto 24 mesi di stop al rilascio di nuove autorizzazioni a trivellare. Il fine era quello della stesura di un piano delle aree idonee entro 18 mesi. Tuttavia, nonostante una proroga di 6 mesi già concessa a febbraio di quest’anno, i termini sono trascorsi ed in assenza del piano i procedimenti e le istanze di permesso riprendono efficacia. “Il governo italiano non sta lavorando alla transizione energetica richiesta dall’Unione Europea e continua a puntare sulle fonti fossili” denuncia il verde Angelo Bonelli “I responsabili di questo pasticcio sono i ministri Cinque Stelle dell’Ambiente Sergio Costa e dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli che non hanno redatto il piano che loro stessi avevano proposto. Ora facciano qualcosa”.
Lo Stato italiano, ogni anno, supporta con 18 miliardi di euro il settore dell’estrazione di fonti fossili. Come se non bastasse, l’Europa chiede di ridurre le emissioni di CO2 del 55% entro il 2030 e l’Italia prevede una diminuzione di gas climalterante del 37%. Nel frattempo, l’inquinamento costa al nostro stato oltre 54 mila decessi ogni anno.
L’Iran chiederà processi internazionali per l’assassinio di Soleimani
L’Iran ha intenzione di portare la questione dell’assassinio del generale Qaasem Soleimani davanti ai tribunali e alle organizzazioni internazionali. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Saeed Khatibzadeh. Per farlo, l’Iran attenderà che Joe Biden entri in carica come Presidente degli Stati Uniti. Soleimani era il capo della capo della Niru-ye Qods, una componente del Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica. È stato ucciso lo scorso 3 gennaio a Baghdad, durante il raid di un drone americano ordinato dal presidente uscente Donald Trump.
Italia, nel 2020 il Covid fa chiudere quasi 400.000 imprese
Nel 2020 il Covid ha generato un crollo dei consumi pari al 10,8% (una perdita di 120 miliardi di euro rispetto al 2019). Di conseguenza sono più di 390mila le imprese del commercio non alimentare e dei servizi che sono state costrette a chiudere definitivamente, a fronte di 85mila nuove aperture. Pertanto, la riduzione delle aziende in questi settori sarebbe di quasi 305mila imprese (-11,3%). Lo rivela l’Ufficio studi di Confcommercio che ha elaborato i dati Movimprese Unioncamere.
Condannata a 4 anni la blogger cinese che raccontò il Covid a Wuhan
Un tribunale di Shanghai ha condannato a 4 anni di carcere Zhang Zhan. L’attivista e blogger era stata arrestata a maggio per aver diffuso notizie sull’epidemia da coronavirus a Wuhan e incriminata con l’accusa di pubblicazione di “informazioni false“. In alcuni video, l’ex avvocato Zhang aveva mostrato crematori e ospedali sovraffollati, mentre la città lottava per contenere l’epidemia da Covid-19, a febbraio. La blogger, inoltre, è stata accusata di aver creato disordini e di aver rilasciato interviste ai media stranieri.
Solo nel 2020 i disastri dovuti al cambiamento climatico sono costati 120 miliardi
Secondo un nuovo rapporto, i 10 disastri meteorologici più costosi del 2020 hanno procurato danni assicurati per un valore di 150 miliardi di dollari (circa 122 miliardi di euro), superando la cifra del 2019 e anticipando un impatto a lungo termine del riscaldamento globale. Gli stessi disastri hanno causato almeno 3.500 decessi e oltre 13,5 milioni di sfollati. Il vero costo delle calamità è stato in realtà molto più alto, poiché la maggior parte delle perdite non era coperta da polizza assicurativa. Non a caso, il peso è ricaduto in modo sproporzionato sulle nazioni povere, come fa notare il conteggio dell’ente benefico Christian Aid, Counting the cost 2020.
I disastri meteorologici estremi, ovviamente, hanno afflitto l’umanità già da prima che il riscaldamento globale iniziasse a rovinare il sistema climatico del pianeta. Tuttavia, più di un secolo di dati satellitari su temperatura, precipitazioni e uragani non hanno lasciato dubbi sul fatto che il riscaldamento della Terra ne stia amplificando l’impatto.
La crescente frequenza e intensità dei disastri meteorologici naturali, coerente con le proiezioni dei modelli, ha reso la scienza dell’attribuzione in grado di assegnare un numero alla possibilità che un evento sia dovuto all’aumento della temperatura globale. Gli incendi che hanno distrutto il 20% delle foreste australiane, tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, ad esempio, sono stati resi almeno del 30% più probabili, secondo la ricerca condotta da Friederike Otto.
Covid, Pechino messa in emergenza
Pechino inasprisce le misure contro il Coronavirus e avvia test di massa per oltre un milione di persone nelle zone potenzialmente più soggette ai viaggi di ritorno in Cina per le vacanze di fine anno. Il rischio è infatti un picco di casi, cui si aggiungono le infezioni già rilevate nella capitale per il quarto giorno consecutivo. I distretti di Pechino sono sollecitati ad entrare in modalità di emergenza.






