lunedì 24 Novembre 2025
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Uk, rapporto del governo: 240 decessi sospetti dopo i vaccini anti-covid

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Sono 240 i decessi verificatesi a seguito del vaccino nel Regno Unito, a specificarlo un approfondito rapporto pubblicato dal governo inglese. In particolare, spiega il rapporto, si sono verificate “143 segnalazioni di sospette reazioni avverse al vaccino Pfizer-BioNTech in cui il paziente è morto poco dopo la vaccinazione, 90 segnalazioni analoghe per il vaccino Oxford-AstraZeneca e 3 casi in cui non è stata specificata la marca del vaccino”. I casi raccolti sono aggiornati al 31 gennaio 2021, quando nel Regno Unito erano state vaccinate complessivamente 9,6 milioni di persone (6,6 con Pfizer e 3 con AstraZeneca), i decessi sarebbero stati rispettivamente il 0,0022% (uno su 50.000 vaccinati circa) con il vaccino Pfizer e il 0.003% (uno su 33.000) con il vaccino AstraZeneca. Il rapporto specifica che “la maggior parte di queste segnalazioni riguardava persone anziane o con malattie di base” e non è possibile stabilire quale ruolo il vaccino abbia avuto nel decesso.

In totale sono stati 20.319 i casi di reazioni avverse registrati, inclusi quelli di carattere molto lieve. Tra i casi più gravi sui quali le autorità stanno indagando per capire la possibile correlazione con il vaccino ci sono 8 casi di aborto spontaneo che si sono verificati dopo la vaccinazione di donne incinte, 114 casi di paralisi di Bell (paralisi facciale solitamente transitoria) e 160 casi di anafilassi, ovvero di reazioni allergiche molto gravi a comparsa istantanea, che possono arrivare allo shock anafilattico.

Elezioni Catalogna: indipendentisti conquistano maggioranza assoluta

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Alle elezioni in Catalogna vincono nuovamente le forze indipendentiste. I tre partiti che mirano alla secessione dalla Spagna (Erc, Junts per Catalunya e Cup) ottengono complessivamente 74 seggi su 135, ampiamente sopra la maggioranza assoluta. Le elezioni segnano anche il crollo dei partiti moderati (Partito Popolare e Ciudadanos) e l’ingresso per la prima volta nel parlamento autonomo regionale dell’estrema destra di Vox con 11 seggi. In marcato calo l’affluenza, ferma al 53%.

Sci, impianti restano chiusi fino al 5 marzo

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Il ministro della Salute Roberto Speranza ha emanato l’ordinanza che proroga la chiusura degli impianti sciistici fino al 5 marzo, decretando praticamente la fine di una stagione mai iniziata. La decisione giunge dopo valutazione delle “mutate condizioni epidemiologiche” dovute “alla diffusa circolazione delle varianti virali” del virus condotte dal Comitato tecnico scientifico, specifica il ministero.

Le forze di polizia che hanno attuato il golpe in Birmania sono state formate dalla UE

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L’Unione Europea ha fornito corsi di formazione sul “controllo della folla” alle unità di polizia della Birmania, le stesse che stanno reprimendo le manifestazioni popolari contro il colpo di stato dell’1 febbraio, a rivelarlo è un’inchiesta pubblicata dal quotidiano britannico The Guardian. Secondo quanto rivelato, unità di polizie europee hanno cooperato con gli omologhi birmani allo sviluppo di “un manuale di tecniche di controllo della folla come parte di un più ampio programma di sostegno dell’UE chiamato Mypol e avviato nel 2012″. L’inchiesta specifica che alcune delle unità formate dalla Ue sono tra quelle accusate della violenza contro i manifestanti, attraverso l’uso di idranti e proiettili di gomma.

Ovvio l’imbarazzo provocato a Bruxelles dalla notizia, visto che proprio il “controllo della folla” appare evidentemente il capitolo centrale del manuale di polizia attuato in questi giorni in Birmania per contrastare le proteste. Fonti Ue hanno precisato che la formazione è stata immediatamente sospesa dopo il golpe e che, ad ogni modo, la cooperazione era stata incentrata solo sulla condivisione di tecniche difensive a causa delle preoccupazioni su possibili violazioni dei diritti umani. Ma, se è vero che al momento della formazione la Birmania era un paese democratico, è tuttavia noto da tempo che le sue forze dell’ordine erano sospettate di mire golpiste. Un motivo che avrebbe dovuto certamente spingere l’Ue a maggiore prudenza.

Le prove raccolte dall’Oms sulle origini del Covid non sono poi così rassicuranti

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Con il passare dei giorni crescono le voci critiche attorno ai risultati ottenuti dalla missione dell’Organizzazione mondiale della sanità in Cina, alla ricerca delle origini del coronavirus. Se al termine della missione – lo scorso 9 febbraio – erano state rilasciate dichiarazioni rassicuranti sull’emersione di importanti prove che avevano fatto definire «estremamente improbabile» l’ipotesi che il Sars-Cov-2 si fosse diffuso dopo essere sfuggito dal laboratorio di Wuhan, oggi le cose non paiono così scontate. Non appena rientrati dalla Cina gli stessi componenti della squadra dell’Oms hanno denunciato che le autorità di Pechino hanno «rifiutato alcuni dati chiave» agli studiosi. In particolare, uno dei membri della squadra, il microbiologo Dominic Dwyer, ha denunciato che le autorità cinesi hanno negato l’accesso ai dati grezzi sui primi casi, concedendo solo un riassunto.  Lo stesso capo della missione, Peter Ben Embarek, ha espresso la sua frustrazione per la mancanza di accesso alle informazioni richieste.

Se appena qualche giorno fa l’ipotesi del virus sfuggito  dal laboratorio, era stata derubricata a «scenario da film», ora è lo stesso direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, a sostenere che «tutte le ipotesi rimangono aperte e richiedono ulteriori analisi». Nei giorni scorsi anche gli Usa hanno espresso critiche, con la Casa Bianca che ha evocato lo spettro di «interventi o alterazioni» da parte cinese e ribadendo l’imperativo che il rapporto sia indipendente.

Spagna: oggi si vota in Catalogna

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La Catalogna oggi torna alle urne per rinnovare il palamento della regione autonoma. Le urne sono aperte dalle 9 alle 20 e il risultato si preannuncia incerto con la sfida tra socialisti e indipendentisti che potrebbe risolversi sul filo di lana. Le forze indipendentiste puntano a riottenere la maggioranza assoluta per rilanciare il processo d’indipendenza da Madrid, che invece subirebbe un evidente battuta d’arresto in caso di vittoria del partito socialista.

Come l’inquinamento acustico mette a rischio la sopravvivenza dei mammiferi del mare

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Una recente ricerca dal MAI (Marine Acoustics. Inc.) ha scientificamente provato che l’inquinamento acustico antropogenico è il principale responsabile dei numerosi spiaggiamenti dei mammiferi marini. Negli ultimi 50 anni l’impatto acustico sui fondali marini è aumentato a dismisura, arrivando a coprire fino al 70% dello spazio di comunicazione a disposizione dell’ecosistema marino, mettendo gli animali in una condizione altissima di stress e alterandone la capacità uditiva con dannosi cambiamenti fisiologici e comportamentali. Disorientati e costretti spesso ad abbandonare il proprio habitat, rischiano di ammalarsi ed in alcuni casi, di morire. Le principali cause sono i sonar degli addestramenti militari, le trivellazioni e il dragaggio dei fondali, le estrazioni di gas e petrolio ed il continuo aumento del traffico navale.

La fauna marina, in particolare i mammiferi come balene, orche, delfini e foche si orienta e comunica emettendo suoni pulsati combinati con fischi che arrivano a chilometri di distanza. Quando interferiscono altri suoni, ultrasuoni o vibrazioni di genere antropico causano disorientamento e gli animali possono prendere rotte sbagliate compromettendo così le attività riproduttive, la caccia e contribuendo pesantemente ad una possibile estinzione. Durante la pandemia, almeno in alcune aree, vi è stata una drastica riduzione delle attività marittime e si è quasi dimezzato l’inquinamento acustico, favorendo momentaneamente la fauna marina ed il suo ecosistema. La sfida è rendere permanenti questi miglioramenti.

Usa, Senato assolve Trump da impeachment

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L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato assolto anche dal secondo procedimento per impeachment, intentato con l’accusa di avere provocato i disordini al Congresso del 6 gennaio. Per procedere con l’accusa sarebbero stati necessari 67 voti favorevoli da parte del Senato, ma ce ne sono stati solo 57. Trump è stato quindi giudicato non colpevole.

Italia, con il lockdown è aumentata la violenza sulle donne

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La pandemia avrà anche costretto il mondo a fermarsi, ma non ha certo diminuito la frequenza con cui si ripetono gli atti di violenza sulla popolazione femminile. Il lockdown si è limitato a mutarne le modalità: il numero di femminicidi si mantiene pressoché stabile ma aumentano gli atti di violenza domestica. Perché, come afferma il rapporto diffuso dalla Polizia di Stato “Questo non è amore”, il 62% degli autori di atti violenti ha le chiavi di casa. Dal rapporto emergono dei trend di certa risonanza: se il numero globale di omicidi scende dai 161 del 2019 ai 131 del 2020, le vittime di sesso femminile aumentano dalle 56 alle 59 unità. Maltrattamenti di genere, atti di stalking, violenze sessuali e percosse presentano un andamento altalenante: nei mesi di lockdown si registrano meno reati solo perché le vittime hanno maggiori difficoltà nel denunciarli, poi aumentano fino al picco di luglio, 3646 azioni. Colpisce l’aumento sul lungo periodo: le donne vittime di violenza aumentano dal 68% del 2016 all’81% del 2020.

Il rapporto rileva un’incidenza omogenea delle vittime in tutte le regioni d’Italia, Campania e Sicilia in primis. Iniqua è invece la distribuzione dei 272 centri antiviolenza, numero ben lontano dall’obiettivo previsto nella Convenzione di Istanbul (0,04 Case Rifugio attuali anziché una per 10 mila abitanti): il 68,4% è attiva nel Nord Italia e il 17,1% nel Centro del Paese. Sono dati che dimostrano l’insufficienza delle risorse finora messe in atto.

Giappone, violenta scossa di terremoto di grado 7.1

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Una fortissima scossa di terremoto si è verificata al largo delle coste del Giappone alle 15:07 (ora italiana), quasi in corrispondenza di Fukushima. La scossa si è sviluppata a 60 km di profondità. ll sisma si è protratto per oltre un minuto ed è stato ampiamente avvertito dalla popolazione. Immediatamente è scattata l’allarme per un possibile tsunami, che però pare scongiurato. Al momento non si hanno notizie di vittime.