domenica 24 Agosto 2025
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Perù, decine di migliaia in piazza contro il “golpe”: 11 feriti

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I feroci scontri in Perù tra polizia e manifestanti durante le proteste di ieri, hanno causato almeno 11 feriti. A Lima e in altre città, continua ad accumularsi pressione sul nuovo governo di Manuel Merino. La folla accusa il nuovo presidente di colpo di stato, poiché la cacciata del popolare Vizcarra, non aveva motivazioni comprovate; il predecessore, inoltre, aveva negato tutte le accuse di corruzione.

Le manifestazioni di giovedì notte sono state tra le più grandi degli ultimi due decenni in Perù. I gruppi internazionali per i diritti umani hanno espresso preoccupazione per l’uso della forza da parte della polizia contro i manifestanti e l’Organizzazione degli Stati americani ha chiesto alla Corte costituzionale del Perù di dare chiarezza alla situazione.

Clima: rinviata al 2021 la COP 26 di Glasgow

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Il vertice chiave delle Nazioni Unite sul clima è stato rinviato a novembre 2021. Il COP 26 che doveva iniziare questa settimana a Glasgow, in Scozia, avrebbe segnato il quinto anniversario dalla firma dell’accordo di Parigi. L’anno scorso la COP25 venne promossa come la migliore di tutti i tempi, ma si rivelò un fallimento con tante idee e senza nulla di concreto. Gli esperti dicono che i paesi dovrebbero utilizzare quest’anno per ridurre le emissioni di gas serra, mantenendo l’aumento della temperatura globale a non più di 1,5°C. Infatti, sebbene la pandemia COVID-19 abbia gettato l’economia globale nel caos, ha anche creato un’opportunità per i paesi, di impostare la rotta per un futuro più verde.

La crisi climatica non è scomparsa e continua a causare disastri in tutto il mondo. Le emissioni di CO2 sono ormai così alte da innescare meccanismi potenzialmente irreversibili, come il rilascio di metano dal permafrost e i devastanti fenomeni climatici di quest’anno.

NYT: è stato ucciso il numero due di Al Qaida

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Abdullah Ahmed Abdullah è stato ucciso in Iran tre mesi fa, da due agenti israeliani per conto degli Usa. Lo annuncia il New York Times con la conferma di fonti intelligence. Il cervello degli attentati del 1998 alle ambasciate USA in Kenia e Tanzania (224 morti e centinaia di feriti), è stato eliminato tra le strade di Teheran il 7 agosto, insieme alla figlia Miriam, vedova di Hamza bin laden, figlio di Osama bin Laden (fondatore di Al-Qaida). Il NYT precisa che non è ancora chiaro il ruolo Usa nella vicenda. Finora erano circolate voci sulla sua morte, ma Al Qaida non l’aveva mai annunciata e nessuno l’aveva confermata.

Etiopia, ormai è guerra civile: massacro di civili nel Tigrè

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Nella notte tra il 9 e il 10 novembre c’è stato uno spaventoso massacro di civili nella città di Mai-Kadra, nello stato del Tigrè, in Etiopia. Almeno 500 civili sono stati uccisi durante l’offensiva militare, tuttavia, l’esatta dimensione del massacro è ancora incerta, a causa del totale blocco delle comunicazioni. Secondo quanto ricostruito dall’organizzazione per i diritti umani, nella giornata del 9 novembre le forze armate federali e la Forza speciale amhara hanno lanciato un’offensiva. Durante la notte, la Polizia speciale del Tigrè che era appena stata sconfitta, ha contrattaccato, attuando il massacro.

È dal 4 novembre che si combatte nella regione del Tigrè ed ormai è guerra civile. Il governo centrale sta attaccando il Fronte popolare di liberazione del Tigré, in seguito al disconoscimento della regione nei confronti del governo di Addis Abeba.

Negli allevamenti intensivi continuano a svilupparsi ceppi di Covid e Aviaria

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Insieme alla Danimarca, che ha da poco avviato l’abbattimento di 17 milioni di animali, sono 6 i Paesi nel mondo in cui i visoni negli allevamenti sono risultati positivi al Sars-Cov-2. L’Oms ha annunciato che tra questi c’è anche l’Italia. Ma non è finita: in Olanda, pochi giorni fa, sono state abbattute circa 215.000 galline, poiché un’epidemia di un ceppo di influenza aviaria è stata rilevata in una fattoria. Inoltre, in Germania, ormai da qualche mese, stanno cercando di bloccare il dilagarsi della peste suina africana. Si teme che il virus, attualmente innocuo per l’uomo, possa raggiungere gli allevamenti, il che significherebbe un nuovo abbattimento di massa.

Gli allevamenti intensivi, a causa dell’altissima densità e della bassa diversità genetica degli animali allevati, offrono uno spazio eccellente per la rapida diffusione dei virus.

Le malattie più pericolose che hanno colpito la popolazione umana negli ultimi anni sono dovute a zoonosi. Il 60% degli agenti patogeni noti alla medicina moderna ha origine animale.

Dopo il disastro nucleare, il Giappone riavvia il reattore nucleare di Onagawa

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Il reattore numero 2 della centrale nucleare giapponese di Oganawa verrà riavviato, la decisione arriva a 9 anni di distanza dal disastro nucleare di Fukushima. A dare il via libera le autorità locali interessate, Il governatore del Miyagi e i sindaci di Onagawa e Ishinomaki. che hanno dato l’autorizzazione al riavvio del reattore dopo che questo aveva passato dei test di sicurezza nazionale. L’obiettivo annunciato è quello di mettere in moto l’impianto da 825 megawatt a partire dal 2023, in linea con il completamento delle misure di sicurezza imposte dalle autorità, inclusa la costruzione di un muro anti-tsunami alto 29 metri. La centrale di Oganawa si trova a  180 chilometri da Fukushima e durante lo Tsunami del 2011 subì danni un incendio alle turbine che obbligò a fermare la produzione, ma – secondo i tecnici giapponesi – senza comprometterne la sicurezza strutturale.

In seguito all’incidente nucleare, avvenuto nel marzo 2011, oltre 184.000 persone vennero evacuate, Prima del 2011 il Giappone possedeva 54 reattori, un numero sceso a 33 con la dismissione graduale degli impianti più obsoleti. Attualmente solo nove reattori sono in funzione, distribuiti su cinque centrali atomiche.

Almeno 110 migranti sono morti nel Mediterraneo negli ultimi 3 giorni

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Negli ultimi 3 giorni, 3 naufragi hanno causato la morte di almeno 110 persone nel Mediterraneo. Mercoledì, 6 persone sono morte dopo che il gommone su cui viaggiavano si è ribaltato al largo delle coste libiche. Tra le vittime un bambino di 6 mesi. Giovedì, 47 sopravvissuti sono stati portati a riva dalla guardia costiera e dai pescatori, mentre 74 corpi stavano galleggiando a riva. Inoltre, poche ore dopo la denuncia dei corpi, Medici Senza Frontiere ha aiutato 3 donne, uniche sopravvissute ad un altro naufragio con 20 vittime al largo della costa di Sorman, in Libia.

Approfittando del bel tempo di metà autunno, i trafficanti di persone hanno inviato in mare centinaia di migranti nell’ultima settimana. Secondo gli enti di beneficenza, la maggior parte dei viaggi è finita in tragedia.

Italia, reddito famiglie cala del 7,2%: peggior risultato tra i Paesi del G7

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L’OCSE afferma che durante il secondo trimestre 2020 il reddito reale delle famiglie italiane è diminuito del 7,2%. Sebbene quella italiana sia la peggiore tra le performance dei membri del G7, nessun Paese si trova in positivo. La Germania è in calo del 1,2%, la Francia del 2,3% e il Regno Unito del 3,4%. Nonostante la grande perdita rispetto al primo trimestre 2020, OCSE ritiene che a livello internazionale, le misure di sostengo governative stiano continuando a proteggere le famiglie dall’impatto economico del Covid-19.

Nella Via Lattea ci sarebbero almeno 300 milioni di pianeti potenzialmente abitabili

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Secondo gli scienziati, la sola Via Lattea ospiterebbe almeno 300 milioni di pianeti potenzialmente abitabili. Lo afferma la ricerca della Cornell University, basata sui dati forniti dal telescopio spaziale Kepler, che ha esaminato l’universo per otto anni. Lanciato nel 2009, aveva l’obiettivo di scoprire quanti esopianeti (corpi celesti che orbitano intorno ad una stella in sistemi simili a quello solare) ci sono nella nostra galassia, sebbene i risultati ottenuti non si possoano definire valori finali.

La metà delle stelle con temperature simili al nostro Sole potrebbero essere circondate da pianeti rocciosi con acqua e di conseguenza permettere la vita. Alcuni degli esopianeti potenzialmente abitabili potrebbero essere i vicini interstellari della Terra e almeno 4 di loro si trovano entro 30 anni luce dal Sole. Quello più vicino alla Terra è a circa 20 anni luce da noi.

Greenpeace: le temperature africane aumenteranno più velocemente della media globale

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«Le temperature future in Africa aumenteranno a un ritmo più veloce della media globale.» È quanto emerso dal rapporto “Weathering the Storm”, pubblicato da Greenpeace Africa e dai Greenpeace Research Laboratories. La nuova relazione esplora il legame tra eventi meteorologici estremi e cambiamenti climatici in Africa. La crisi climatica sta andando fuori controllo in tutto il continente, minacciandone la salute umana, la sicurezza alimentare, la pace e la biodiversità.

Senza un intervento per ridurre e poi azzerare le emissioni, l’aumento della temperatura di gran parte del continente rischia di arrivare a 6 gradi entro la fine del secolo. Troppo anche rispetto a quanto consentito dall’Accordo di Parigi.