venerdì 21 Novembre 2025
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Miami: crolla un palazzo condominiale, si temono molte vittime

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Il Miami Herald ha riferito che un palazzo condominiale di 12 piani è parzialmente crollato nel Surfside, vicino a Miami. Non è ancora chiaro il numero delle persone coinvolte nel crollo ma si temono molte vittime. Massiccio l’intervento dei soccorsi

Haiti: liberato l’imprenditore italiano

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L’imprenditore italiano Giovanni Calì, dopo oltre tre settimane di prigionia ad Haiti, ostaggio di una banda criminale, è stato rilasciato. Ne ha dato notizia la Farnesina, che nella nota diramata ha ricordato che “il nostro connazionale era stato prelevato presso il cantiere dove lavorava”. Calì era ad Haiti con la ditta di costruzioni Bonifica Spa, con sede a Roma, e si stava occupando della costruzione di una strada.

Come la mancanza dei microchip sta riplasmando il mondo che conosciamo

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microchip

Quest’anno, molti di coloro che speravano di trovare una PlayStation 5 o un computer di ultimissima generazione sotto l’albero di Natale han dovuto subire una cocente delusione: le loro aspettative sono state frustrate da una piaga tecnologica che ha preso piede in coda al 2020, ovvero la gravosa carenza di semiconduttori e microchip. Questo il modo in cui molti si sono accorti della questione, apparentemente una piccola inezia, tuttavia questi intoppi non sono che gli esempi più evidenti di un problema profondo e che sta velocemente plasmando le aziende e le economie di tutto il mondo, foment...

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Spagna, morto il creatore dell’antivirus McAfee

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John McAfee, creatore dell’antivirus McAfee, è stato trovato morto nella cella del carcere di Barcellona in cui era detenuto. A quanto si apprende dai media spagnoli, l’uomo si sarebbe suicidato. McAfee era stato tratto in arresto all’aeroporto di Barcellona lo scorso ottobre, poiché ricercato dalle autorità statunitensi per sospetta evasione fiscale. Proprio quest’oggi, il tribunale spagnolo dell’Audiencia Nacional aveva dato l’assenso all’estradizione di McAfee negli Stati Uniti.

Tensione nel Mar Nero: governo russo convoca ambasciatrice Gb

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In seguito all’incidente denunciato nel Mar Nero, riguardante il presunto sconfinamento del cacciatorpediniere britannico “Defender” in acque russe, il governo della Russia ha convocato oltre all’attache militare britannico anche l’ambasciatrice di Londra a Mosca, Deborah Bronnert. La conferma è arrivata da parte di Ben Wallace, ministro della Difesa del Regno Unito, durante un’audizione in commissione parlamentare alla Camera dei Comuni. A quanto pare, però, sono anche stati sparati dei colpi dalle forze russe: lo ha testimoniato Jonathan Beale, giornalista della Bbc che si trova a bordo della nave da guerra.

Rettifica: la vicenda dei militari americani a Vicenza è diversa da come avevamo scritto

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Pubblichiamo questo testo per adempiere all’obbligo di rettifica, così come previsto dalla deontologia del giornalismo e dall’impegno di correttezza che abbiamo preso con tutti i nostri lettori al momento della fondazione de L’Indipendente.

Quanto abbiamo affermato in merito ai pattugliamenti effettuati dai militari Usa a Vicenza non si è rivelato corretto in seguito ad un’ulteriore verifica effettuata dalla nostra redazione. Basandoci su una serie di articoli non esatti prodotti dalla stampa locale, abbiamo diffuso delle informazioni solo parzialmente corrette. In tal senso, seppur sia vero che i carabinieri della Setaf (Southern European Task Force) e della military police (polizia militare) siano stati chiamati in causa dal sindaco di Vicenza, ciò non è stato fatto per controllare “la movida” in maniera generica. Nello specifico, i diretti interessati dei controlli Usa (sia dei pattugliamenti che delle possibili misure restrittive) non sono i vicentini, bensì esclusivamente i militari americani, che – come abbiamo riportato all’interno dell’articolo – si sono resi protagonisti di episodi movimentati, incluse risse e danneggiamenti del demanio pubblico. A Vicenza, infatti, vi è la caserma Carlo Ederle, una base militare dell’​Esercito degli Stati Uniti.

Dunque, i pattugliamenti Usa sono finalizzati a controllare ed eventualmente reprimere comportamenti scorretti degli stessi militari americani in libera uscita. Questo è quanto il sindaco di Vicenza, Francesco Rucco, ha anche riportato in una intervista, che ci era sfuggita al momento della pubblicazione della notizia.

Alla luce di questo ci scusiamo con i lettori, che conoscono bene il nostro modo di lavorare: facciamo sempre tutte le verifiche necessarie prima di pubblicare un articolo. Ci siamo presi l’impegno di cercare di evitare ogni notizia falsa e strumentalizzata (le quali sono spesso diffuse, come in questo caso, da giornali con una lunga storia alle spalle che, evidentemente, cercano di contrastare l’irreversibile crisi di vendite che li attanaglia cedendo al clickbait), ma sapevamo che non sarebbe stato sempre semplice e prima o poi un errore sarebbe potuto capitare. Tuttavia a differenza dei media mainstream, che spesso non rettificano e si limitano a cancellare gli articoli falsi, noi abbiamo scelto di applicare la norma che prevede la corretta deontologia del giornalismo: pubblichiamo la presente rettifica, dandogli lo stesso spazio concesso alla notizia rivelatasi non corretta, e ci scusiamo ancora con i lettori.

[la redazione de L’Indipendente]

 

Spagna: scarcerati i 9 leader separatisti catalani

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I nove leader separatisti catalani, che erano stati condannati al carcere dopo il tentativo di secessione del 2017, sono usciti di prigione. Gli indipendentisti, che hanno trascorso tutti più di tre anni nei carceri della Catalogna, sono stati accolti da esponenti del governo regionale e di partiti indipendentisti.

Chi guarisce dal Covid-19 è immune per lungo tempo, forse per la maggior parte della vita

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L’immunità naturale nei confronti del Covid, sviluppata in seguito all’infezione, dura a lungo: è quanto si apprende da una ricerca pubblicata sulla rivista Nature che ha appena passato la revisione paritaria, motivo per cui il suo valore scientifico è ora confermato. Lo studio ha dimostrato che, nei pazienti che hanno contratto il virus, vi sia la presenza degli anticorpi anche ad 11 mesi dall’infezione. Inoltre, in base a quanto dimostrato, i ricercatori ritengono probabile il fatto che molte delle persone guarite produrranno anticorpi per la maggior parte della loro vita.

Lo studio ha avuto ad oggetto il monitoraggio nei confronti della produzione di anticorpi in 77 individui guariti da infezioni lievi. Innanzitutto è stato osservato un crollo degli anticorpi nei quattro mesi successivi all’infezione, cosa che era già emersa dai primi studi sull’immunità al Covid e che aveva appunto alimentato preoccupazioni in tal senso. Tuttavia, i ricercatori hanno poi scoperto che tale declino è successivamente rallentato e che gli anticorpi che riconoscono la proteina spike del coronavirus sono rilevabili anche dopo 11 mesi dall’infezione.

Inoltre, la fonte da cui provengono gli anticorpi è rappresentata dalle “plasmacellule del midollo osseo a vita lunga (BMPC)”. Esse sono molto simili alle cellule che producono gli anticorpi nelle fasi iniziali della malattia e si trovano appunto nel midollo osseo. In tal senso, 15 dei 18 campioni di midollo osseo presi in considerazione presentavano tracce di plasmacellule a lunga sopravvivenza a 7/8 mesi dalla guarigione ed i livelli delle stesse si sono confermati stabili in tutti e cinque i soggetti da cui sono stati prelevati altri campioni diversi mesi dopo. Inoltre, la loro formazione era stata innescata dalle infezioni da coronavirus: esse infatti non sono state rilevate negli aspirati effettuati nei confronti di 11 individui sani che non avevano contratto il Covid.

Detto ciò, seppur le plasmacellule restino all’interno del midollo osseo per diversi anni e nonostante il fatto che i ricercatori sostengano che probabilmente molte delle persone guarite produrranno anticorpi per gran parte della loro vita, non è ancora chiaro come appariranno i livelli di anticorpi nel corso degli anni e se offriranno una protezione adeguata. Infatti, la persistenza della loro produzione non garantisce un’immunità duratura al Covid, a maggior ragione se si tiene conto delle varianti, nei confronti delle quali gli anticorpi sviluppati potrebbero non essere sufficienti. Dunque, per avere maggiori certezze su quest’aspetto, bisognerà attendere ulteriori indagini scientifiche.

[di Raffaele De Luca]

Hong Kong: il giornale Apple Daily domani pubblicherà l’ultima edizione

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Domani sarà pubblicata l’ultima edizione del giornale pro democrazia di Hong Kong, Apple Daily. Secondo quanto riportato dalla Bbc, il management di Apple Daily ha reso noto che, «tenendo conto della sicurezza del personale», le attività termineranno «immediatamente dopo la mezzanotte». A tal proposito, va ricordato che nella scorsa settimana vi è stato il blitz della polizia presso la sede del giornale: in base alla legge sulla sicurezza nazionale cinque dirigenti sono stati arrestati e 3 di loro sono stati poi rilasciati su cauzione.

La rivincita dei treni notte sugli aerei low cost è già cominciata

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Ancora non più di dieci anni fa era possibile muoversi per l’Europa in treno. Dalle principali stazioni italiane si poteva partire per Parigi e per Monaco di Baviera, da Venezia addirittura si partiva alla volta di Zagabria e Belgrado e buona parte dell’Europa continentale era unita dai treni con cuccette della Bahn, la compagnia ferroviaria tedesca. Poi una dismissione totale e apparentemente irreversibile: il trionfo degli aerei a basso costo aveva reso i treni troppo lenti, costosi e vecchi. Un processo che pareva irreversibile. E invece no: pochi mesi fa Austria, Francia, Germania e Svizzera avevano concordato di aumentare nuovamente i treni notturni sulle loro reti ferroviarie ed ora arriva l’annuncio di una società francese che intende sviluppare collegamenti con treni di nuova concezione tra Parigi e dodici città europee, incluse Milano, Venezia, Firenze e Roma.

La Midnight Trains, azienda transalpina a capitale privato, ha annunciato infatti l’intenzione di investire massicciamente sui collegamenti ferroviari a medio raggio (fino ai 1.500 Km). L’idea è quella di proporre un nuovo tipo di treni notturni, senza più cabine miste e con arredi più simili a quelli degli hotel. Insomma una nuova linea di viaggi dal sapore maggiormente contemporaneo, in linea con una società sempre meno disposta a mescolarsi con gli sconosciuti nelle cuccette miste di un tempo. I nostalgici delle lunghe tratte in treno avranno di che storcere il naso, ma è probabilmente vero quanto affermano gli imprenditori d’Oltralpe nel comunicato: «Le persone oggi vogliono l’intimità, non vogliono condividere lo spazio per dormire con uno sconosciuto. Vogliono privacy, sicurezza e un letto di buona qualità». Il tutto, promette l’azienda, sarà a costi concorrenziali con gli aerei a basso costo, ma più piacevole e confortevole.

A prescindere dal successo che avrà l’avventura privata della Midnight Trains quello che è importante sottolineare è il cambio di approccio che si sta verificando sul tema dei trasporti intra-europei. L’emergenza climatica e l’inquinamento hanno insegnato che pensare che la mobilità si possa basare interamente sulle rotte aeree o sui bus a lunga percorrenza non è sostenibile. Il cambio di rotta lo ha segnato anche l’Unione Europea che nella Strategia per la mobilità sostenibile, pubblicata a dicembre 2020 ha previsto un importante spostamento dei passeggeri su rotaia, compresi i treni notturni, tornando a delineare i treni come mezzi di trasporto del futuro e predisponendo investimenti per nuove linee ad alta velocità.

Secondo gli obiettivi che si sono dati diverse compagnie di trasporto pubblico ferroviario (con l’assenza ingiustificata delle Ferrovie dello Stato italiane) nuove tratte Vienna-Monaco-Parigi e Zurigo-Colonia-Amsterdam verranno lanciate a dicembre 2021. Nel 2022, invece, Zurigo sarà collegata a Roma e nel 2023 Berlino, Bruxelles e Parigi avranno servizi di cuccette. Barcellona entrerà a far parte della rete nel 2024.