Droni ucraini hanno attaccato nella notte edifici residenziali nella città russa di Volgograd, provocando tre feriti. Lo ha confermato il governatore Bocharov, che ha parlato di un massiccio attacco respinto dalle difese aeree. L’offensiva ha provocato un incendio all’interno di un condominio. I feriti non sarebbero in pericolo di vita. Contestualmente, a Kiev sono state attivate le sirene antiaeree a causa di un attacco russo con lanci di droni e missili. Colpiti numerosi quartieri, che hanno visto incendi e danni a edifici residenziali. La popolazione è stata invitata a rifugiarsi immediatamente nei luoghi di protezione civile.
Sudan, ONU rinnova missione peacekeeping
Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha rinnovato, per un anno, la missione di peacekeeping UNISFA nella regione di Abyei, contesa tra Sudan e Sud Sudan. Il compito principale dei soldati UNISFA è proteggere i civili in un’area interessata da frequenti scontri armati. Sempre in sede ONU, ieri è stata aperta un’indagine sulle violenze commesse dalle Forze di supporto rapido (RSF) a El-Fasher, nell’ambito della guerra civile che sta sconvolgendo il Sudan.
Maltempo: danni in Liguria, allerta in Toscana
Il maltempo di queste ore sta provocando danni e disagi in Liguria. A Genova, nell’area portuale, una tromba d’aria ha causato la caduta di alcuni container. A pochi chilometri, a Valpocevera, le intense precipitazioni (7,6mm di pioggia caduti in un’ora) hanno provocato l’esondazione del rio Fegino. Forti raffiche di vento hanno interessato la costa tra Voltri e Sestri, sradicando alberi e causando danni a diverse strutture. Nel frattempo, in Toscana, la Protezione civile ha emesso un’allerta gialla per rischio idrogeologico e temporali forti previsti nelle prossime ore.
USA: Trump riduce dazi su carne, pomodori, banane e caffè
Donald Trump ha annunciato una riduzione dei dazi su carne bovina, pomodori, banane, caffè e altri prodotti alimentari, con l’obiettivo di contenere i prezzi e rispondere al malcontento degli americani per il caro vita. L’ordine, retroattivo al 13 novembre, introduce esenzioni su beni che non possono essere prodotti negli Stati Uniti in quantità sufficienti a soddisfare la domanda interna, includendo anche noci, avocado e ananas. La misura, anticipata da vari funzionari, ha suscitato critiche online, dove molti hanno rilanciato l’espressione «Taco Trump», accusando l’ex presidente di tirarsi sempre indietro.
“Scavando”, una poesia di Seamus Heaney (1966)
Tra il mio pollice e l’indice
sta comoda la penna, salda come una rivoltella.
Sotto la finestra, un suono netto e graffiante
all’affondare della vanga nel terreno ghiaioso:
è mio padre che scava.
Guardo dabbasso finché la sua schiena piegata tra le aiuole
non si china e si rialza come vent’anni fa ritmicamente tra i solchi
di patate dove andava scavando.
Con lo stivale tozzo adagiato
sulla staffa,
il manico contro l’interno del ginocchio
sollevato con fermezza, sradicava alte cime
e affondava splendente la lama
per dissotterrare le patate novelle
che noi raccoglievamo amandone tra le mani la fresca durezza.
Il mio vecchio potrebbe impugnare una vanga presso Dio, proprio come il
suo vecchio.
Mio nonno estraeva più torba in un giorno di qualsiasi altro uomo,
sú, alla palude Toner.
Una volta gli portai del latte
in una bottiglia turata alla meglio con un pezzo di carta.
Si drizzò per bere, poi subito riprese
a lavorare intaccando e dividendo, mentre lanciandosi zolle alle spalle
andava sempre più a fondo
in cerca di buona torba. Scavando.
L’odore freddo dei solchi di patate,
il tonfo e lo schiaffo dell’umida torba,
i tagli netti di una lama tra radici vive si destano nella mia memoria.
Ma non ho una vanga per succedere a uomini come loro.
Tra il mio pollice e l’indice sta comoda la penna. Scaverò con
quella.
Una poesia sull’eredità. Una poesia che scava il passato come fosse un campo di patate, che va indietro negli anni grazie alla maestria del suo poeta. Un poeta che apparenta l’atto di scrivere al vangare il terreno e dunque indica le parole come prodotti della terra, come profondità da raggiungere con ritmica fatica.
Questa celebre ballata metaforica riprende una immagine antica, quella del nostro Indovinello veronese, breve testo di inizio del IX secolo, dove il lavoro di chi trascriveva i manoscritti veniva paragonato a quello dell’agricoltore che spingeva i buoi – le dita – arava i campi bianchi – la pagina – teneva l’aratro – la penna d’oca – e seminava il nero seme l’inchiostro.
Andare a fondo, scavare prende anche il significato della fertilità, dell’ atto di fecondare e fare crescere. Ma al di là della vanga che affonda nel tempo e se lo getta alle spalle, come le parole del poeta, prende la scena la penna-pistola, l’arma che penetra come una lama, per incidere divisioni nella curva del tempo, per tentare impossibili continuità.
Il poeta canta, intona con strumenti musicali echi della memoria, gesti di una infanzia segreta, ne svela le radici, mostra come l’atto di scavare porti alla scoperta, a riportare al presente, al gesto di scrivere quei tiepidi frutti del passato.
Il passato raffigurato dalla torba, dai sedimenti del tempo che fertilizzano il domani, che custodiscono la macerazione sia di quei frutti sia di ogni possibile divenire.
Kashmir, esplosione di un deposito di esplosivi: 9 morti
Nove persone sono morte e 32 sono rimaste ferite nell’esplosione accidentale di un deposito di esplosivi confiscati all’interno della stazione di polizia di Nowgam, nel Kashmir amministrato dall’India. Il materiale, sequestrato pochi giorni prima a Faridabad e inviato per l’esame forense, è detonato durante le operazioni di manipolazione nella tarda serata di ieri. L’incidente arriva a breve distanza dall’esplosione di un’auto a Delhi, definita dal governo un atto terroristico. Il capo della polizia regionale, Nalin Prabhat, ha parlato di un episodio «molto sfortunato» avvenuto mentre gli agenti stavano gestendo gli ordigni.
Venezuela, nuovo attacco USA in mare: cresce la tensione militare tra i due Paesi
Il Comando Meridionale degli Stati Uniti ha diffuso un nuovo video nel quale riferisce dell’uccisione di quattro persone nell’ambito di un nuovo bombardamento contro un’imbarcazione venzuelana. Secondo il governo, l’imbarcazione era coinvolta nel traffico di stupefacenti, ma come per i precedenti attacchi non sono stati forniti dettagli sul nome delle organizzazioni coinvolte o sul quantitativo di droga trasportato. L’attacco, autorizzato dal Segretario per la Guerra Pete Hegseth, è il ventesimo di questo genere dall’inizio delle aggressioni USA ed è avvenuto in acque internazionali. Salgono così a 80 i venezuelani uccisi nel corso delle cosiddette “operazioni antidroga” del governo statunitense. Nel frattempo, il presidente Trump ha dichiarato ai giornalisti di aver “più o meno” preso una decisione sul futuro delle operazioni militari con il Venezuela, ma di non poter fornire al momento ulteriori dettagli.
On Nov. 10, at the direction of Secretary of War Pete Hegseth, Joint Task Force Southern Spear conducted a lethal kinetic strike on a vessel operated by a Designated Terrorist Organization. Intelligence confirmed that the vessel was involved in illicit narcotics smuggling,… pic.twitter.com/eptSZvVF6x
— U.S. Southern Command (@Southcom) November 14, 2025
Giovedì 13 novembre scorso, Hegseth ha annunciato di aver dato il via, su ordine del presidente Trump, all’operazione Southern Spear. Guidata dalla Joint Task Force Southern Spear e dal Comando Meridionale, la missione “difende la nostra Patria, allontana i narcoterroristi dal nostro emisfero e protegge la nostra Patria dalla droga che sta uccidendo il nostro popolo” ha riferito Hegseth, aggiungendo che “l’emisfero occidentale è il vicinato dell’America e noi lo proteggeremo”. Nello stesso giorno, il Venezuela ha lanciato un’esercitazione militare che ha coinvolto 200 mila soldati in tutto il territorio nazionale. Ad annunciarlo è stato il ministro della Difesa Vadimir Padrino López, che ha precisato come tale dispiegamento non sottrarrà risorse «all’impegno quotidiano del Comando Operativo Strategico, che combatte con ogni mezzo tutte le altre minacce». Nell’annunciare l’operazione, Padrino López non ha fatto diretto riferimento agli Stati Uniti, ma questa giunge nel momento di massima tensione tra i due Paesi. In precedenza, gli USA avevano annunciato il dispiegamento delle unità del Gerald Ross Ford Carrier Strike Group (il quale comprende la USS Gerald Ross Ford, la portaerei più grande al mondo) e di un B-52, i quali operano “come forza congiunta multidisciplinare a supporto della missione SOUTHCOM degli Stati Uniti, delle operazioni dirette dal Dipartimento della Guerra e delle priorità del Presidente per contrastare il traffico illecito di droga e proteggere la patria”.
Nel frattempo, secondo quanto riferito da vari media, a bordo del suo Air Force, Trump avrebbe dichiarato ai giornalisti di aver “più o meno” preso una decisione in merito al futuro delle operazioni militari in Venezuela, ma di non poter ancora riferire quale. In precedenza, Trump non aveva escluso la possibilità di condurre eventuali attacchi terrestri contro il Venezuela e ammesso che la sua amministrazione ha autorizzato operazioni segrete anche “letali” della CIA nel Paese. Nel corso di un’intervista televisiva, il presidente aveva anche lanciato un ultimatum a Maduro, dichiarando che i giorni della sua presidenza sono “contati”. Secondo quanto riferito da Reuters, che cita funzionari statunitensi anonimi, il Consiglio per la Sicurezza interna USA si sarebbe riunito in più occasioni durante la scorsa settimana, ma l’esito di questi incontri è al momento ignoto.








