giovedì 30 Ottobre 2025

L’UE continua ad approvare insetti commestibili, ma cosa dicono gli studi?

Dopo le tarme della farina (larve gialle essiccate del tenebrione mugnaio), la Locusta migratoria e, l’ultima novità, la polvere parzialmente sgrassata di grillo domestico, adesso il Regolamento di esecuzione (UE) 2023/58 della Commissione Europea del 5 gennaio 2023 ha autorizzato l’immissione sul mercato delle larve di Alphitobius diaperinus (verme della farina minore) congelate, in pasta, essiccate e in polvere quale nuovo alimento. La notizia sta già circolando su vari giornali e siti, ma viene data come semplice dato di cronaca senza alcuna trattazione critica e approfondita. In questo articolo vorrei invece mettere in evidenza alcuni aspetti critici di questa autorizzazione UE, utili per il consumatore per inquadrare più chiaramente i fatti.

Cos’è la larva di Alphitobius Diaperinus?

Si tratta delle larve di un insetto, di uno scarafaggio per la precisione. Alphitobius diaperinus è una specie di coleottero della famiglia Tenebrionidae, i coleotteri scuri. È conosciuto comunemente come il verme della farina minore e lo scarabeo della lettiera. Ha una distribuzione cosmopolita, cioè è presente in tutto il mondo. È ampiamente conosciuto come un insetto infestante dei prodotti a base di cereali immagazzinati, come la farina, e della lettiera degli allevamenti di pollame. È un vettore di molti tipi di agenti patogeni animali. In forma larvale è un nuovo alimento appena approvato appunto nell’Unione Europea, e utilizzato anche come mangime animale. 

[A sinistra lo stato larvale dell’Alphitobius diaperinus, a destra allo stato di insetto maturo]
L’autorizzazione al commercio della Commissione europea

Un nuovo Regolamento della Commissione europea (Reg. UE 2023/58), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea in data 5 Gennaio 2023, ha autorizzato l’immissione sul mercato della UE delle larve di Alphitobius diaperinus (verme della farina minore) congelate, in pasta, essiccate e in polvere, quale nuovo alimento (Novel Food). 

Innanzitutto va detto che in tutto il territorio degli Stati membri dell’Unione Europea l’autorizzazione al commercio e alla produzione legale di alimenti deve essere rilasciata dalle autorità politiche europee: Commissione europea, Parlamento europeo o Consiglio europeo. L’autorizzazione all’introduzione di nuovi cibi in commercio, oppure nuovi additivi o sostanze alimentari, deve sempre venire previo il parere di un ente che viene considerato terzo e indipendente dalle autorità politiche. Questo ente si chiama EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) ed è composto da ricercatori e scienziati, non da politici. Sulla carta questo ente si occupa della sicurezza alimentare dell’intera UE svolgendo il compito della valutazione di studi scientifici (studi che però per la maggior parte sono presentati ad EFSA dalle stesse aziende produttrici di alimenti, come vedremo tra un attimo) riguardanti nuovi cibi, additivi o sostanze alimentari. Alla fine della valutazione EFSA emette un parere scientifico indirizzato ai politici: Commissione, Parlamento europeo e Consiglio europeo. Questo parere è tecnico-scientifico appunto, dice in sostanza se un alimento o additivo è sicuro da un punto di vista alimentare o presenta dei rischi. Ora, tralasciando il fatto che EFSA ha autorizzato in tanti anni anche sostanze altamente tossiche come il colorante biossido di titanio usato in merendine e brioche per la colazione (ritirato definitivamente dal commercio nel 2021 con esplicita menzione di tossicità e cancerogenicità) e tuttora autorizza l’uso di pesticidi molto tossici per l’agricoltura come il Glifosato, o di coloranti e additivi alimentari fatti con aggiunta di alluminio, e che quindi l’affidabilità scientifica di questo ente (EFSA) è molto discutibile in quanto fortemente compromessa dalle pressioni da un lato delle multinazionali e dall’altro dalle dinamiche politiche della UE stessa, che ospita giornalmente al Parlamento europeo migliaia di lobbisti e portavoce dell’industria alimentare, ciò che è importante notare è la dinamica assolutamente non lineare e molto discutibile nei rapporti che sono intercorsi tra la Commissione europea e EFSA, proprio nell’approvazione di questo nuovo insetto. 

Riporto ora alcuni passaggi del Regolamento UE di autorizzazione.

Il 7 gennaio 2018 la società Ynsect NL B.V. («il richiedente») ha presentato alla Commissione una domanda di immissione sul mercato dell’Unione delle larve di Alphitobius diaperinus (verme della farina minore) congelate, in pasta, essiccate e in polvere quale nuovo alimento. La domanda riguardava l’uso delle larve come ingrediente alimentare in una serie di prodotti alimentari destinati alla popolazione in generale, e in polvere negli integratori alimentari destinati alla popolazione adulta. Il richiedente ha inoltre presentato alla Commissione una richiesta di tutela dei dati scientifici di proprietà industriale per una serie di studi presentati a sostegno della domanda, in particolare dati analitici sulla composizione del nuovo alimento, studi di stabilità relativi al nuovo alimento, uno studio in vitro sulla digeribilità delle proteine e uno studio di 90 giorni sulla tossicità subcronica

Il 17 luglio 2018 la Commissione ha chiesto all’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) di effettuare una valutazione delle larve di Alphitobius diaperinus congelate e liofilizzate quale nuovo alimento.

Il 26 aprile 2022 l’Autorità ha espresso un parere scientifico sulla sicurezza delle formulazioni congelate e liofilizzate del verme della farina minore (larve di Alphitobius diaperinus) quale nuovo alimento. Nel suo parere scientifico l’Autorità ha concluso che le larve di Alphitobius diaperinus congelate, in pasta, essiccate e in polvere sono sicure alle condizioni e ai livelli d’uso proposti. 

Secondo la Commissione europea “Il parere dell’EFSA presenta pertanto motivazioni sufficienti per stabilire che le larve di Alphitobius diaperinus congelate, in pasta, essiccate e in polvere, alle condizioni d’uso valutate, soddisfano le condizioni per l’immissione sul mercato”. 

Ma va detto che sempre secondo la Commissione europea, si legge nel Regolamento che “Sulla base delle limitate prove pubblicate sulle allergie alimentari connesse agli insetti, in tale parere scientifico l’EFSA ha inoltre concluso che il consumo del nuovo alimento può provocare una sensibilizzazione primaria e reazioni allergiche alle proteine del verme della farina minore. L’Autorità ha raccomandato di svolgere ulteriori ricerche sull’allergenicità delle larve di Alphitobius diaperinus”.

Sempre nel Regolamento si legge testualmente che Per dare seguito alla raccomandazione dell’EFSA, la Commissione sta attualmente esaminando le modalità per svolgere le ricerche necessarie sull’allergenicità delle larve di Alphitobius diaperinus. Fino a quando l’Autorità non avrà valutato i dati generati nell’ambito della ricerca e in considerazione del fatto che, ad oggi, non vi sono prove conclusive che colleghino direttamente il consumo di larve di Alphitobius diaperinus a casi di sensibilizzazione primaria e allergie, la Commissione ritiene che non sia opportuno includere nell’elenco dell’Unione dei nuovi alimenti autorizzati alcun requisito specifico in materia di etichettatura relativo alla possibilità che le larve di Alphitobius diaperinus provochino una sensibilizzazione primaria”.

Avete capito bene? Il parere scientifico degli esperti EFSA sulle larve dice che “il consumo del nuovo alimento può provocare una sensibilizzazione primaria e reazioni allergiche alle proteine del verme della farina minore. L’Autorità ha raccomandato di svolgere ulteriori ricerche sull’allergenicità delle larve di Alphitobius diaperinus”. Nonostante ciò, la Commissione europea – che dice di essersi attivata per esaminare le modalità di svolgimento delle ricerche raccomandate da EFSA – ha comunque autorizzato l’uso alimentare delle larve della farina, sostenendo che ad oggi non vi sono prove conclusive che colleghino il consumo alimentare delle larve a reazioni allergiche. Ma certo che non vi sono prove conclusive, non sono ancora stati fatti gli studi per capire se l’alimento è allergenico o meno…

L’azienda produttrice non li ha fatti, oppure se li ha fatti non sono certamente indipendenti e affidabili, e peraltro rivendica un ipotetico diritto di segreto industriale e non vuole che siano resi pubblici gli studi che ha condotto. Poi neppure l’EFSA ha fatto studi sulla tossicità delle larve ma al tempo stesso li raccomanda, e la Commissione “sta attualmente esaminando le modalità per svolgere le ricerche necessarie sull’allergenicità delle larve di Alphitobius diaperinus”. Una contraddizione bella e buona. Se l’EFSA ha esaminato degli studi attendibili presentati dalla azienda produttrice Ynsect NL B.V. (l’azienda ha sede in Olanda), e se tali studi sono completi e conclusivi sulla sicurezza alimentare del prodotto, per quale ragione nel suo parere scientifico poi raccomanda che siano eseguite ulteriori ricerche sull’allergenicità delle larve di Alphitobius diaperinus”? 

Inoltre, e questa è la prova provata che non sono stati ancora eseguiti test e studi sulla tossicità del prodotto, sempre l’autorità scientifica EFSA, si legge dal Regolamento stesso ai punti 10 e 11, Nel suo parere scientifico l’Autorità (EFSA) ha inoltre rilevato che il consumo di larve di Alphitobius diaperinus può causare reazioni allergiche nelle persone allergiche ai crostacei e agli acari della polvere. […] Gli integratori alimentari contenenti larve di Alphitobius diaperinus in polvere non dovrebbero essere assunti da persone di età inferiore a 18 anni ed è pertanto opportuno prevedere un requisito in materia di etichettatura al fine di informare adeguatamente i consumatori al riguardo.

Dopo questo ambiguo percorso di valutazione da parte di EFSA e della Commissione europea stessa, la conclusione del Regolamento UE 2023/58 è quella di concedere alla società olandese Ynsect NL B.V., per un periodo di cinque anni a decorrere dall’entrata in vigore del presente regolamento, l’autorizzazione come unico soggetto autorizzato, a immettere sul mercato dell’Unione le larve di Alphitobius diaperinus congelate, in pasta, essiccate e in polvere. Fino alla data finale del 26.1.2028 pertanto la Commissione europea si propone di mantenere segreti tutti i dati sul prodotto forniti dal produttore in fase di richiesta di autorizzazione in commercio, compresi quelli sulla tossicità e digeribilità. Della serie trasparenza zero, vi dovete fidare di noi. Questo sembra essere il motto dell’operazione in questione, qualcosa che ricorda molto la mancata trasparenza della stessa Commissione europea sull’autorizzazione in commercio dei vaccini anti-Covid, nonostante fossero (e siano ancora oggi) in fase di sperimentazione.

Dicitura in etichetta e prodotti su cui è stato autorizzato il prodotto

Il Regolamento UE 2023/58 specifica che La denominazione del nuovo alimento figurante sull’etichetta dei prodotti alimentari che lo contengono è «Larve di Alphitobius diaperinus (verme della farina minore) congelate/in pasta» o «Larve di Alphitobius diaperinus (verme della farina minore) essiccate/in polvere», a seconda della forma utilizzata”.

L’etichetta degli integratori alimentari contenenti il nuovo alimento indica che tali integratori alimentari non devono essere assunti da persone di età inferiore a 18 anni. 

L’etichetta dei prodotti alimentari contenenti larve di Alphitobius diaperinus (verme della farina minore) congelate, in pasta, essiccate o in polvere indica che tale ingrediente può provocare reazioni allergiche nei consumatori con allergie note ai crostacei e ai prodotti a base di crostacei e agli acari della polvere.

Tale indicazioni figurano accanto all’elenco degli ingredienti.

Perchè la dicitura di avvertimento per i minorenni? La spiegazione è la seguente: i bambini e i giovani sono persone più soggette, rispetto agli adulti e anziani, a reazioni allergiche in generale a cibi e sostanze, in quanto l’organismo adulto ha già avuto modo di essere stato esposto, mediamente, a varie sostanze e alimenti, nel corso della sua vita, procurandosi maggiori difese immunitarie, mentre un organismo giovane e in crescita può essere più vulnerabile da questo punto di vista. Da qui la decisione di indicare in etichetta, in via precauzionale e prudenziale, che il prodotto non deve essere assunto dai minori di 18 anni. Ma questo principio precauzionale, sacrosanto, è stato deciso solo per gli integratori e non anche per gli alimenti che conterranno le larve, si badi bene. Un’altra imperdonabile falla e incongruenza di questo Regolamento europeo.

Queste larve infatti possono essere impiegate, secondo il Regolamento,  in una varietà di alimenti e preparazioni, oltre agli integratori. 

[di Gianpaolo Usai]

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20 Commenti

  1. Grand bell’articolo! Complimenti. In un prossimo articolo, mi piacerebbe poter leggere degli approfondimenti sulle allergie che possono provocare.

  2. Ricordo che il dottor Franco Berlino disse in un’intervista: “ evitare di comperare prodotti con più di 5 ingredienti. E poi chiedersi: mia nonna avrebbe trovato in commercio questi prodotti?”

  3. Madame Von der Layen dovrebbe mangiare un piatto di vermi o scarafaggi in mondovisione, sul palchetto dal quale ci propina argomentazioni assurde sulla necessità di far fuori una potenza nucleare

  4. Per Walter Beretta : Esfa? Parma? patria del Prosciutto e del Culatello? si rilegga come sono allevati in Romania i maiali del prosciutto di Parma, in condizioni igieniche allarmanti. Decine di animali uno sopra l’altro, con del mangime buttato dall’alto e coloro che sono sotto vivono in mezzo agli escrementi? Altro che DOP!

  5. Continua la sperimentazione sulle persone, una sperimentazione a costo zero per le aziende e a caro costo e alto rischio per la salute della gente. Ma chi se ne frega, siamo tanti e la plebe può pure estinguersi

  6. Dimenticanza: a causa della guerra in Ucraina, vi sono migliaia di tonnellate di farina abbandonate da rivendere in Europa! A buon intenditore…

  7. Gravissimo decadimento etico e morale che indica quanto Van der Liar (=bugiarda) e Charles Michel operano al servizio delle Multinazionali, come lo descrivo nel mio prossimo libro. Perché buttare la farina scaduta? Una volta approvato il regolamento, la si può immettere lo stesso sul mercato. Troveremo degli insetti anche nel pane e nella pasta della pizza, commestibile perché deciso dalla UE. Questa istituzione, fine se stessa deve essere abolita! Sarebbe ora che gli europei ne assumano coscienza.

  8. Volevo precisare che l’insetto in questione è un coleottero, come lo è anche lo scarabeo, non uno scarafaggio, anche lui un insetto ma appartenente ad un altro ordine, quello Blattodea.

    • il problema è riuscire a decifrare le etichette credo. siamo già al terzo insetto identificato apposta con nomi strani e impronunciabili, diventerà impossibile fare la spesa

  9. Strano che l’Esfa, con sede a Parma, patria del Prosciutto, del Culatello, del salame Felino e di varie industrie alimentari non abbia fatto la voce grossa con la Commissione. Sicuramente saranno più importanti le industrie alimentari dei prodotti DOP…

    • Salve Walter, l’EFSA non fa mai la voce grossa. Gli esperti EFSA sono sulla carta scienziati e ricercatori indipendenti dai politici europei, ma sono indipendenti solo sulla carta! Infatti sono persone selezionate e posizionate in quel ruolo proprio dai politici UE, che a loro volta son spesso al soldo delle multinazionali. Come spiego nell’articolo, EFSA è colei che per anni ha consentito l’uso alimentare di sostanze molto tossiche come il biossido di titanio e l’alluminio (ancora in uso quest’ultimo nei coloranti), e che anzichè bloccare l’uso del pesticida Glifosato in agricoltura, ne ha rinnovato l’autorizzazione all’uso per parecchi anni ancora…Questo fa già capire molte cose. Il fatto che la sede di EFSA sia a Parma non ha alcuna influenza sui pareri scientifici che questi sedicenti “esperti” emettono su alimenti, additivi, sostanze alimentari.

      • Grazie per l’articolo preciso e puntuale. Ma la cosa che non capisco è: cosa ci guadagnano le multinazionali a farci mangiare ste schifezze dal momento che ci sono comunque sprechi alimentari e prodotti invenduti? Non ci arrivo…

        • Provo a rispondere io, una mia opinione: Gli ideatori di questa schifezza sono i vertici di una élite sovranazionale. Sapendo che il cibo inizierà a scarseggiare tra non molto tempo, hanno pensato di non condividere le loro risorse alimentari con il resto della popolazione del pianeta, e di convincerci a mangiare gli insetti. E così, mentre noi mangeremo farine con il 3% di insetti minimo, loro mangeranno pane, pizza, torte e pasta fatta con grano purissimo.

        • Il cibo industriale preparato con insetti e’ funzionale alla politica del grande capitale mondiale di controllare i prodotti alimentari. In questo contesto ci sono per es. i brevetti della curcuma, del riso Basmati, etc. Lo scopo e’ di controllare la popolazione anche per mezzo dell’alimentazione, ma anche produrre centralmente in modo che i contadini che vogliono lavorare devono comprare le sementi alla Monsanto&C. I prodotti industriali alimentari diventano, in ultima istanza, un mezzo di controllo dell’economia alimentare e della popolazione.

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