La Global Sumud Flotilla, la flotta di imbarcazioni civili che si sta dirigendo verso Gaza per consegnare tonnellate di aiuti umanitari e rompere l’assedio israeliano, è entrata nella zona “ad alto rischio”, ovvero le acque palestinesi di fronte alla Striscia che Israele tiene sotto controllo militare (150 miglia nautiche dalla costa). La fregata Alpino italiana, intervenuta dopo l’attacco con droni scagliato contro diverse imbarcazioni della flotta, si è fermata al limite delle 150 miglia. La nostra diretta degli eventi.
Ore 22:48 – Le proteste arrivano in tutta Europa
Non solo in Italia: le proteste per l’intercettazione delle navi della GSF stanno scoppiando in diverse città d’Europa. Per ora, migliaia di cittadini sono scesi nelle piazze di Barcellona, Berlino e Bruxelles, chiedendo protezione peri i civili a bordo delle imbarcazioni e la fine del genocidio in Palestina.
Ore 22:48 – Altre navi stanno venendo intercettate
Altre navi della Global Sumud Flotilla stanno venendo approcciate dalle imbarcazioni della marina israeliana. Secondo fonti non confermate, per ora sarebbero sei le navi sequestrate; le uniche di cui si abbia conferma, tuttavia, rimangono le tre annunciate dai portavoce del gruppo.
In questo momento, dalle immagini della diretta sul canale YouTube della GSF sembra che una nave israeliana si stia avvicinando a una delle imbarcazioni della Flotilla, la nave Mango. Mango sta anche venendo attaccata con quelli che sembrerebbero degli idranti; le immagini della telecamera sono tuttavia troppo sfocate per determinare di cosa si tratti. Altre navi sono state attaccate con lo stesso dispositivo.
Ore 22:37 – Il corteo di Roma arriva in piazza Barberini
Il corteo di Roma è arrivato in piazza Barberini e ora sembra stare dialogando con le forze dell’ordine per spingersi fino a Palazzo Chigi. Intanto, anche Pisa e Napoli si muovono in corteo, mentre in altre città, come a Catania, sorgono nuovi presidi.
Local Team sta seguendo le varie piazze d’Italia in una live su YouTube.
Ore 22:15 – In diverse città d’Italia partono i cortei
Dopo avere radunato migliaia di persone in presidio, le maggiori città italiane stanno partendo i primi cortei. A Milano, da Piazza della Scala i manifestanti hanno iniziato a muoversi in direzione Stazione Centrale, dove la polizia ha schierato decine di agenti in tenuta antisommossa; a Roma, invece, da Piazza dei Cinquecento, il corteo si è mosso verso Palazzo Chigi. Corteo universitario a Bologna, diretto verso Piazza maggiore mentre a Torino il presidio di Piazza Palazzo di Città ha iniziato a muoversi.
Ore 22:07 – Tajani: italiani in Israele, poi rimpatriati
Il ministro degli Esteri Tajani ha dichiarato che gli attivisti italiani che verranno arrestati dalle operazioni israeliane verranno prima portati in Israele, ad Ashdod, e poi rispediti in Italia: “Le regole di ingaggio della Marina israeliana sono molto chiare, nessun atto di violenza nei confronti delle persone che sono a bordo delle navi della Flotilla. Queste sono disposizioni molto chiare che hanno avuto dal governo”, ha dichiarato il ministro. Secondo quanto riporta Tajani, l’operazione durerà fino a circa mezzanotte o l’una.
Ore 21:44 – GSF: la missione continua
La Global Sumud Flotilla ha annunciato che la missione prosegue. Nonostante le operazioni israeliane gli attivisti sono “determinati” a rompere l’assedio a Gaza, ha detto un portavoce del gruppo in una diretta sui social. Le navi proseguono in direzione di Gaza.
Ore 21:40 – Pisa: i manifestanti invadono i binari della stazione
A Pisa, intanto, il corteo spontaneo in supporto alla GSF è arrivato alla stazione centrale della città, invadendo i binari.
Ore 21:35 – La GSF conferma che tre navi sono state intercettate
La GSF ha rilasciato un comunicato stampa d’emergenza in cui conferma che “molteplici barche” sono state fermate dalle IDF, precisamente. Il comunicato cita le navi Alma, Surius, e Adara. In questo momento, specifica la GSF, si trova a circa 70 miglia nautiche da Gaza.
Ore 21:29 – Aumenta la tensione nelle città
A Roma e forze dell’ordine hanno blindato la stazione Termini, chiudendo le entrate principali che danno su piazza dei Cinquecento. La medesima piazza è stata al centro di un presidio negli scorsi giorni, ed è stata rinominata dai manifestanti Piazza Gaza.
Scene analoghe a Bologna, dove sono stati schierati diversi carabinieri in antisommossa presso piazza Grande.
Ore 21:19 – Al Jazeera: arresti sulla nave Sirius
L’emittente qatariota Al Jazeera riporta che l’esercito sarebbe salito sulla nave Sirius e avrebbe iniziato ad arrestare l’equipaggio. Tra le persone fermate figura tra cui il corrispondente della stessa emittente Mubasher Hayat Al-Yamani.
Al Jazeera riporta anche che una terza nave starebbe venendo approcciata.
Ore 21:11 – Esercito a bordo della nave Alma
“La nave Alma è stata appena abbordata dalle forze di occupazione israeliane”, lo ha comunicato su X la pagina ufficiale della Global Sumud Flotilla.
Ore 21:10 – Si moltiplicano i presidi nelle città italiane
Intanto, si moltiplicano i presidi in sostegno della GSF: per stasera sono state convocate piazze a Bologna, Firenze, Genova, Livorno, Lodi, Milano, Palermo, Torino, Siena..
Ore 21:00 – Le navi stanno venendo intercettate
La eurodeputata franco-palestinese Rima Hassan, attivista della coalizione, ha pubblicato un video che mostra delle navi intercettare alcune imbarcazioni della Flotilla. Dal video, non è chiaro di quale nave si tratti.
Intanto, i canali di aggiornamento non ufficiali sostengono che le IDF avrebbero accerchiato le navi della Flotilla e che la nave Alma e la nave Sirius sarebbero state fermate. Un video che circola online mostra la nave Alma che viene contattata radiofonicamente dalle autorità israeliane.
Ore 20:40 – A Napoli bloccata la stazione
Intanto, in Italia iniziano a emergere i primi moti di supporto alla GSF. A Napoli un gruppo di manifestanti ha occupato la stazione centrale, invadendo i binari. La mobilitazione si sta estendendo lungo le vie principali attorno alla stazione.
Ore 20:40 – USB ufficializza lo sciopero
L’Unione Sindacale di Base ha ufficializzato lo sciopero del 3 ottobre. Dopo quello che parrebbe l’inizio delle operazioni israeliane, USB ha annunciato una mobilitazione immediata nelle piazze.
Ore 20:30 – La connessione con molte delle navi è stata interrotta
La maggior parte delle navi del convoglio umanitario non trasmettono più alcuna immagine. In questo momento, sono attive solo due telecamere di bordo. Gli attivisti continuano a indossare i giubbetti in attesa di eventuali intercettazioni; secondo fonti non verificate alcune delle navi sarebbero state intercettate.
Ore 19:45 – Starebbero iniziando le operazioni di intercettazione
Le navi israeliane si starebbero avvicinando sempre di più al convoglio. Gli attivisti hanno tutti indossato i giubbotti di salvataggio e l’equipaggio della nave Alma si è seduto sul ponte, apparentemente, come da prassi, in attesa dei soldati israeliani. Per un breve periodo, la connessione con Alma è stata interrotta, ma è ripresa nell’arco di una decina di minuti. Secondo un comunicato della Flotilla, le operazioni di blocco potrebbero iniziare entro la prossima mezz’ora.
Ore 19:00 – Oltre venti navi si avvicinano alla flotta
Oltre 20 navi si starebbero avvicinando alle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla. La notizia è stata data dagli organizzatori, ma non è chiaro a che velocità le navi stiano viaggiando.
Ore 17:00 – La Flotilla è a meno di 90 miglia nautiche da Gaza
In un aggiornamento sul proprio canale Telegram, la Global Sumud Flotilla ha annunciato che le navi del convoglio umanitario si trovano a meno di 90 miglia nautiche dalle coste di Gaza. «Stiamo navigando in una zona ad alto rischio», scrivono gli attivisti della Flotilla. «State allerta». Le ultime navi della Freedom Flotilla Coalition, uno dei gruppi di avvitisti che fa parte del comitato della GSF, sono state intercettate a circa 100 miglia nautiche dalle coste gazawi.
Ore 14:00 – La diretta streaming per seguire la Flotilla
Ore 12:30 – Conferenza stampa: episodi di “intimidazione” nella notte
Gli attivisti della Global Sumud Flotilla hanno tenuto una conferenza stampa in cui hanno parlato degli eventi di questa notte. Gli attivisti hanno spiegato che la flotta sarebbe stata avvicinata da delle navi che avrebbero usato tattiche di intimidazione psicologica, circondandole, accendendo i fari e manomettendo le telecomunicazioni. Nel corso della conferenza, hanno ribadito che le navi dovrebbero arrivare a Gaza domani attorno alle 10 del mattino, e che questa ultima notte sarà «critica» perché le ultime volte Israele ha fermato le missioni proprio a notte inoltrata.
Ore 11:50 – Israele si starebbe preparando all’arrivo delle navi
Israele si starebbe preparando a intercettare le navi della Flotilla. Secondo quanto riporta l’emittente Kan news, le navi verrebbero bloccate dalla marina militare, che prenderebbe a carico tanto le imbarcazioni quanto gli attivisti. Gli attivisti verrebbero così portati presso il porto di Ashdod, dove, secondo il quotidiano israeliano Ynet, verrebbero dispiegati 500 agenti. Una volta arrivati in Israele, verrebbero trasferiti presso la prigione di Ketziot. Intanto, la Marina Militare avrebbe aumentato lo stato di allerta e dispiegato imbarcazioni al largo delle acque palestinesi.
Ore 11:20 – Anche la Spagna ha ritirato la propria nave
Dopo l’Italia, anche la Spagna ha richiamato la nave del Paese che scortava gli attivisti della Global Sumud Flotilla. Dopo avere ritirato la propria imbarcazione, Madrid ha anche invitato gli attivisti a non entrare «nella zona di esclusione istituita dall’esercito israeliano».
Ore 10:30 – Flotilla a 130 miglia dalla Striscia: dovrebbe arrivare a Gaza domani
La eurodeputata e membro della Flotilla Rima Hassan ha dichiarato che le navi del convoglio dovrebbero arrivare a Gaza domani. Da quanto comunica il membro del gruppo, le navi si trovano ora a 130 miglia nautiche dalle coste di Khan Younis, Governatorato nel sud della Striscia.
Ore 9:30 – In Italia USB, studenti e lavoratori minacciano lo sciopero immediato
Mentre la Flotilla si avvicina a Gaza, numerosi gruppi studenteschi e di lavoratori si stanno iniziando a mobilitare. Già ieri, gli studenti di Cambiare Rotta hanno lanciato l’allarme a Bologna, Genova, Bari e Palermo, inscenando proteste nelle città e minacciando di bloccare gli atenei in caso di attacchi alle navi della flotta. A Roma, gli studenti della Sapienza hanno occupato la facoltà di Scienze Politiche. Intanto, a Livorno, il Gruppo Autonomo Portuali già in presidio per impedire alla nave israeliana ZIM Virginia ha annunciato il presidio permanente per la Flotilla; Unione Sindacale di Base, invece, ha annunciato che in caso di attacco sarà sciopero immediato.

Ore 7:30 – Critiche dalla relatrice speciale ONU Francesca Albanese all’Italia per l’abbandono della Flotilla
«Mentre la Flotilla si accinge a entrare nelle acque territoriali di Gaza con il suo carico umanitario, il governo italiano si prepara ad abbandonarla, lasciando campo libero all’ennesima violazione di Israele, che gli permetterà di proseguire il genocidio indisturbato».
Ore 6:15 – La marina militare israeliana compie atti di intimidazione
Una nave militare israeliana ha approcciato le navi della flotta, compiendo quelli che sono stati descritti come gesti «intimidatori», danneggiando i sistemi di comunicazione e circumnavigando, con «manovre molto pericolose», le imbarcazioni Alma e Sirius. «Sono state necessarie manovre evasive per evitare collisioni. Dopo l’attacco intimidatiorio all’Alma, la nave militare si è diretta verso Sirius, ed ha ripetuto lo stesso pattern. Ci sono state altre segnalazioni di imbarcazioni militari per tutta la notte, ma questo è stato il primo incontro ravvicinato», segnala la flotta sui suoi canali social. «Nonostante la perdita di alcuni apparati elettronici, nessuno è stato ferito» e la navigazione verso Gaza continua: «ci aspettiamo, nelle prossime 4/5 ore, di raggiungere il punto in cui sono state intercettate Handala e Madleen».
Ore 5:30 – Imbarcazioni non identificate si avvicinano alla flotta
Alcune imbarcazioni non identificate, molte delle quali con le luci spente, si sono avvicinate alla flotta e hanno circumnavigato per vari minuti alcune delle navi, che hanno perso temporaneamente l’uso di Starlink.
Ore 22:30 – La risposta di Giorgia Meloni
La presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, ha risposto con un tweet alle accuse di «sabotaggio» dirette dalla Flotilla al governo.
Ore 21.30 – La Flotilla accusa il governo italiano di “sabotaggio”
Dopo che il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha informato che la fregata Alpino non avrebbe scortato gli italiani presenti sulla Global Sumud Flotilla e offerto ai partecipanti alla missione «l’opportunità» di abbandonare la nave e ritornare in Italia prima di fare ingresso nelle acque critiche, la Global Sumud ha accusato il governo di «sabotaggio». In una nota diffusa sui propri canali, i membri della missione scrivono che «se l’Italia stesse davvero cercando di proteggere vite», non lo farebbe sostenendo Israele o «facendo pressione» sui civili perché si ritirino. «La Corte Internazionale di Giustizia ha emesso, nel suo ordine del 24 maggio 2024, misure provvisorie richiedendo che tutti gli Stati prendano le necessarie iniziative concrete per assicurare la fornitura senza ostacoli di aiuti umanitari ai palestinesi di Gaza» sottolinea la nota, specificando che «la Flotilla continua a navigare».
Mario dice saggezza, io dico codardia.
Nessuno della Flottilla penso abbia mai pensato veramente di aiutare i gazawi, anche se non li avessero intercettati i loro viveri sarebbero stati una goccia nel mare della sofferenza.
Ben più forte è il messaggio che rende evidente la prepotenza di Israele, che conoscevamo già molto bene, e soprattutto fino a che punto arriva il corrotto servilismo degli altri governi. Qualcuno riesce a parlare di diritto internazionale senza vergognarsi?
Ci vuole una certa dose di follia per prendersi un rischio del genere, ma i partecipanti della Flottilla dimostrano un grande coraggio e stanno facendo un gesto politico di cui noi che ci pensiamo civili e democratici non siamo capaci.
La Flotilla è stata una grande cavolata sin dall’inizio: puoi difendere i palestinesi se ci vai con portaerei, cacciabombardieri e hai armi nucleari, SOLO Francia e Uk possono farlo. E DIMENTICATE il diritto internazionale, ha sempre valso la legge del più forte: quale diritto internazionale c’era quando gli USA invasero l’Iraq? E quando bombardarono la Serbia per far staccare il Kossovo? Il Governo italiano sta agendo con SAGGEZZA: SA che militarmente è di molto inferiore a Israele, e soccomberebbe. Vi ricordo che la Svezia e il Portogallo hanno detto apertamente che non mandano nessuna nave, e le navi militari di Spagna e Cina NON hanno scortato le navi della Flotilla!!
Invece secondo me quest’azione mette in luce che ciò che sta succedendo è completamente fuori dal Diritto e dalla logica.
Militari che attaccano navi disarmate che portano cibo a bambini affamati… Se non c’è intento genocida dicano cos’è.
Comunque non si può più tollerare che uno staterello (armato però fino ai denti di armi proibite) vada in giro a 150 miglia da casa sua a dire chi passa e chi non passa di là.
Credo che ai popoli del Mediterraneo questa cosa non potrà più passare inosservata: i prossimi chi saranno a farsi buttare fuori di casa dai sionisti??? I ciprioti, i cretesi o magari i siciliani?
Da quello che sta succedendo, le azioni e dichiarazioni del governo italiano sono neglette.
Mi sento scoraggiato e impotente davanti al dietrofront di chi avrebbe dovuto proteggere i miei connazionali e tanti altri coraggiosi uomini e donne.
Ma tutti questi politici governanti si domenderanno cosa succederà se queste persone subiranno violenze o se perderanno la vita?
Come reagirà l’Italia , non codarda, e il resto del mondo?
L’Italia sana si blocca già stanotte. Sono partiti presidi ovunque.
Domani si blocca tutto.