venerdì 21 Marzo 2025

All’aeroporto di Montichiari si trasportano armi: la denuncia dei lavoratori

Dopo mesi di denunce, gli operatori dell’aeroporto commerciale di Montichiari, situato in provincia di Brescia, hanno lanciato un presidio per contestare il presunto impiego militare della struttura. I lavoratori, di preciso, dichiarano di essere costretti a maneggiare materiale esplosivo in quello che, almeno in linea teorica, risulterebbe uno scalo commerciale civile. L’attrezzatura militare, sostiene il personale aeroportuale, verrebbe trasportata per chilometri da lavoratori sprovvisti di patenti idonee alla gestione di materiali pericolosi, transitando vicino a edifici civili. In passato, i lavoratori si erano già mossi per protestare contro l’utilizzo militare delle piste di Montichiari, e uno di loro era stato oggetto di un provvedimento disciplinare da parte di GDA Handling, il gestore dell’aeroporto.

Il presidio contro il traffico militare nell’aeroporto di Montichiari è stato lanciato da Unione Sindacale di Base (USB) e si terrà venerdì 14 marzo in centro a Brescia. Nel comunicato, il sindacato denuncia come, recentemente, i lavoratori abbiano dovuto, maneggiare «materiale bellico di categoria A1», ossia «dispositivi di lancio ed ordigni militari ad effetto esplosivo». Questo lavoro, spiega il sindacato, ha comportato «lo scarico dai camion, la palettizzazione su una piazzola remota diversa dal solito, ai margini dell’area e il successivo posizionamento sui carrelli»; il tutto compiuto da personale sprovvisto di patente DGR per la gestione degli esplosivi che ha percorso «circa due chilometri transitando vicino agli edifici civili”». «I lavoratori non voglio essere parte di questa catena di montaggio di armi, né partecipare a conflitti in giro per il mondo», rivendica il personale di Montichiari, chiedendo che venga tutelata la loro libera scelta di avere un impiego civile e la loro sicurezza.

Non è la prima volta che gli operatori dello scalo di Montichiari denunciano la presenza di merci pericolose nell’infrastruttura: già lo scorso giugno i lavoratori addetti al carico e scarico avevano segnalato attività di trasporto di materiale bellico, tra cui armi ed esplosivi, «con tutti i conseguenti rischi per i lavoratori e le popolazioni limitrofe». A ottobre, invece, Luigi Borrelli, il rappresentante sindacale di USB presso l’aeroporto, ha denunciato pubblicamente i movimenti di carico e scarico di materiale bellico. In seguito a queste dichiarazioni, la società GDA Handling ha mosso nei suoi confronti una contestazione disciplinare.

[di Dario Lucisano]

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1 commento

  1. Tanto vale che si abituano, adesso che Trump si vede pagato per le armi all’ukraina, più dura la guerra più è contento, sono i cretini d’Europa che danno le armi gratis all’ukraina, i territori alla Russia, i metalli rari agli USA e le macerie e il diritto di rapinarci agli ex soldati ucraini.

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