giovedì 12 Dicembre 2024

La rivolta della Sardegna: consegnate 210.000 firme contro la speculazione energetica

Sindaci e cittadini, comitati e sindacati, politici e sigle indipendenti. Sono migliaia le persone che oggi, mercoledì 2 ottobre, hanno deciso di scendere in piazza a Cagliari per consegnare le oltre 210.000 firme a favore della proposta di legge “Pratobello 24” contro la speculazione energetica. Alla manifestazione, erano presenti cittadini da tutta la Sardegna, molti dei quali giunti nel capoluogo di regione a bordo di pullman organizzati. La legge ha sollevato non poche polemiche, ma alla fine è riuscita a riunire la maggior parte dei comitati e dei comuni della regione. «Oggi è una data che, secondo me, diventerà storica, perché stiamo consegnando 210.000 firme che di fatto bloccherebbero in maniera chiara e stabile la speculazione energetica», ha dichiarato a L’Indipendente l’avvocato Michele Zuddas, tra i promotori dell’iniziativa. «Consegneremo le firme al Presidente del Consiglio Regionale con l’auspicio che questa Regione si faccia interprete della volontà dei sardi e quindi blocchi davvero una volta per tutte la speculazione energetica».

La manifestazione di oggi è stata lanciata per consegnare le firme dell’iniziativa di legge popolare “Pratobello 24” e si è tenuta a Cagliari davanti al palazzo della regione. All’evento hanno partecipato migliaia di persone provenienti da tutta l’isola, e hanno parlato diversi esponenti di comitati. Tra la folla sono sventolate bandiere di ogni colore: presenti, tra i tanti, sigle sindacali come UIL, Cobas, e Confederazione sindacale sarda, ma anche sigle indipendentiste, firme locali e, naturalmente, tanti stendardi della Sardegna. Nel corso del presidio sono state distribuite dozzine di palloncini di colore arancione, simbolicamente composti da materiale biodegradabile e contenenti semi che ognuno poteva portare a casa. Le scatole che contenevano le firme sono state passate di mano in mano per la folla lungo un cordone rivolto verso il palazzo. Al termine dei vari atti dimostrativi, dall’interno dell’edificio hanno fatto entrare i rappresentanti per consegnare le firme e presentare la proposta.

Il comunicato di presentazione della manifestazione descrive la legge come una iniziativa “per tenere la Sardegna pulita per un futuro di agroforestazione e altre tecniche agroecologiche che ci procurino cibo buono, rigenerando il suolo e salvaguardando l’ambiente”. «Noi non siamo contro la transizione energetica», ha aggiunto Zuddas, «ma vogliamo che venga governata e gestita, e che venga rispettata la volontà dei sardi». La raccolta firme è stata lanciata lo scorso luglio e in soli tre mesi ha raccolto più di 210.000 firme in una regione che conta in totale circa 1,6 milioni di abitanti. Nello specifico, la legge si occupa di fotovoltaico ed eolico e intende assegnare il potere esclusivo relativo all’assegnazione dei progetti energetici alla Regione Sardegna.

[di Dario Lucisano]

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5 Commenti

  1. Sono a favore dell’ iniziativa per spirito federalista. Mi pare però che le varie concessioni elargite a chicchessia per la costruzione di impianti eolici e fotovoltaici destinati (si badi bene) all’ esportazione di corrente elettrica siano opera dell’ amministrazione regionale precedente. Che da un po’ di tempo era gestita dal centro-destra…

  2. Siamo per le rinnovabili ma non vicino casa. continuiamo a consumare corrente elettrica prodotta dalle 3 centrali termoelettriche che emettono decine di tonnellate di polveri sottili cancerogene ogni anno e chi abita vicino e si ammala, beh pazienza.

    • C’è modo e modo di realizzare impianti di energie rinnovabili. Esiste la possibilità di creare CER, comunità energetiche rinnovabili, che condividono l’energia prodotta sui tetti, per esempio. Ci sono fornitori di energia che investono esclusivamente in impianti che sono anche sostenibili, come È nostra, http://www.enostra.it. La speculazione energetica, come dice anche il termine, non guarda agli interessi degli abitanti, ma a quelli di chi realizza profitti

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