sabato 4 Maggio 2024

A Gaza in 3 settimane sono morti più bambini che in tutte le guerre del mondo in un anno

I numeri sono impressionanti, almeno quanto è impressionante la scarsa rilevanza che media mainstream e telegiornali stanno dando alla notizia. Secondo i dati pubblicati ieri, 31 ottobre, dalla agenzia delle Nazioni Unite UNRWA, sono 3.457 i bambini e le bambine uccise a Gaza in appena 23 giorni di bombardamenti israeliani. Significa che in appena tre settimane i bambini palestinesi uccisi sono più di quelli che muoiono in un anno intero in tutti i conflitti militari attivi nel resto del mondo. Secondo l’ultimo rapporto annuale del Segretario generale delle Nazioni Unite sui bambini e i conflitti armati, infatti, in tutto il 2022 furono uccisi in totale 2.985 bambini in 24 Paesi. I bambini rappresentano oltre il 40% delle 8.306 persone uccise complessivamente a Gaza e il bilancio reale è probabilmente molto più alto, poiché ci sono circa 1.000 bambini dispersi che si presume siano sepolti sotto le macerie.

Per comprendere il dramma che si sta consumando sotto gli occhi del mondo, nell’indifferenza dei media e con la collaborazione attiva dei governi Occidentali, incluso quello italiano che si è astenuto dal voto della risoluzione ONU che chiedeva un immediato cessate il fuoco. Riportiamo di seguito alcuni passaggi del discorso tenuto il 30 ottobre davanti all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite da parte di Philippe Lazzarini, Commissario generale dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e il lavoro per i rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA):

«Il livello di distruzione non ha precedenti e la tragedia umana che si svolge sotto i nostri occhi è insopportabile. In tre settimane un milione di persone, metà della popolazione di Gaza, sono state spinte dal nord della Striscia di Gaza verso il sud. Il sud, tuttavia, non è stato risparmiato dai bombardamenti, con un numero significativo di morti. L’ho detto molte volte, e lo dirò ancora, “nessun posto è sicuro a Gaza”. Ora, i civili rimasti nel nord stanno ricevendo avvisi di evacuazione dalle forze israeliane, che li invitano a sud a ricevere una scarsa assistenza umanitaria. Ma molti, tra cui donne incinte, persone con disabilità, malati e feriti, non possono muoversi. Ciò che è accaduto e continua ad accadere è lo sfollamento forzato. Oltre 670.000 sfollati si trovano attualmente nelle scuole e negli edifici sovraffollati dell’UNRWA. Vivono in condizioni spaventose e antigeniche, con cibo e acqua limitati, dormendo sul pavimento senza materassi o all’aperto. La fame e la disperazione si stanno trasformando in rabbia contro la comunità internazionale».

«Signor Presidente, Quasi il 70% delle persone uccise sono bambini e donne. Questo non può essere un “danno collaterale”. Chiese, moschee, ospedali e strutture dell’UNRWA, comprese quelle che ospitano gli sfollati, non sono state risparmiate. Troppe persone sono state uccise e ferite mentre cercavano sicurezza in luoghi protetti dal diritto umanitario internazionale. L’attuale assedio imposto a Gaza è una punizione collettiva.

Due settimane di assedio totale seguite dal rivolo di aiuti la scorsa settimana significano che: i servizi di base sono fatiscenti; le medicine stanno finendo; cibo e acqua stanno finendo; il carburante sta finendo; le strade di Gaza hanno iniziato a traboccare di liquami, il che causerà molto presto un enorme pericolo per la salute. L’ultimo colpo, il blackout delle comunicazioni avvenuto nel fine settimana, ha aggravato il panico e l’angoscia della gente.

Signor Presidente, Gaza conta oltre 2 milioni di persone, la metà dei quali bambini. Gli abitanti di Gaza sono persone vivaci e istruite che aspirano ad avere una vita normale, famiglie, figli, istruzione e sogni di un futuro migliore. Oggi gli abitanti di Gaza sentono di non essere trattati come gli altri civili. Un’intera popolazione viene disumanizzata. Hannah Arendt ha detto: “La morte dell’empatia umana è uno dei primi e più rivelatori segni di una cultura che sta per cadere nella barbarie”.

Signor Presidente, in questi tempi bui non dobbiamo perdere di vista la nostra umanità. La nostra empatia dovrebbe applicarsi a tutti. Palestinesi, israeliani, ebrei, cristiani e musulmani. Le regole della guerra devono essere rispettate da tutte le parti, in ogni momento e in ogni luogo. I civili devono essere protetti, gli ostaggi rilasciati e deve essere agevolata un’autentica risposta umanitaria. Un cessate il fuoco umanitario immediato è diventato una questione di vita o di morte per milioni di persone. Il presente e il futuro dei palestinesi e degli israeliani dipendono da questo. Esorto tutti gli Stati membri a cambiare la traiettoria di questa crisi e a lavorare per una vera soluzione politica. Prima che sia troppo tardi, grazie».

Spesso si accusano le agenzie dell’ONU di essere distratte o inefficaci. In questo caso ci troviamo di fronte a un rappresentate delle Nazioni Unite che invece lancia un chiaro e disperato monito al mondo. A Gaza si sta consumando un genocidio che deve essere fermato. A questo fine centinaia di associazioni stanno chiedendo al mondo di far sentire la propria richiesta di pace in modo concreto, boicottando tutti i marchi che supportano l’occupazione israeliana.

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10 Commenti

  1. Israele non potrebbe fare tutte le nefandezze che fa e ha fatto negli anni passati se non avesse la protezione degli Stati Uniti e dei loro sudditi europei, che hanno garantito all’ultimo paese coloniale del mondo la totale impunità.
    È a Washington che si decide la politica internazionale, la propaganda e la narrazione da seguire per giustificare qualsiasi crimine, ma che i governi europei e i loro siano così sottomessi anche di fronte a un evidente genocidio è una totale vergogna…

  2. Da fermare subito questa barbarie. E ormai evidente che certi apparati di potere, in primis americani, vogliono esplicitamente il terzo conflitto mondiale. Con una minima parte delle testate nucleari oggi a disposizione l umanità rischierebbe l estinzione. Vanno fermati a tutti i costi.

  3. Mi spiace non ho commenti. Sabato abbiamo festeggiato i quattro anni di nostra nipote. Non riesco a pensare cosa sta accadendo ai bambini come nostra nipote in questi giorni. Ho un grosso peso allo stomaco che non mi abbandona. Non riesco a dire altro.

  4. Buongiorno, premetto di non aver letto l’articolo e credo che non lo leggerò.
    Mi chiedo perchè, anche voi, dobbiate titolare il vostro articolo in quel modo. Quei bambini sono stati uccisi, assassinati, sventrati, maciullati, usate il termine che preferite.
    Da chi? Dall’esercito di Israele, dagli israeliani, dai sionisti, dagli ebrei.
    Mettetelo nei vostri titoli che gli israeliani stanno massacrando un intero popolo. Scrivetelo che i sionisti stanno compiendo un genocidio. Scrivetelo che gli ebrei si sentono sopra qualsiasi tipo di legge che sia umana o divina.
    Da voi mi sarei aspettato qualcosa di più di un semplice: “bambini morti”. E che sarà stato mai? Influenza, freddo, la pizza, lo studio?

    • All’inizio sono anch’io rimasto un po’ .. così.. dal suo commento.
      E’ ben chiara la linea, da sempre, dell’INDIPENDENTE, sulla questione Israelo-palestinese. Da applausi, coraggiosa, chiarissima, non partigiana e quasi unica, direi, sui giornali. Sempre tesa verso ideali di libertà, Verità, Giustizia, difesa dei più deboli ecc…
      Eppure poi, forse, ho capito ciò che vuol dire. Forse c’è, anche qui, un po’ di paura a essere ancora più espliciti e diretti sulla specifica questione.
      L’etichetta di antisemitismo, pronta ad essere appiccicata dai soliti benpensanti fantocci del mainstream, è sempre dietro l’angolo.
      Sono d’accordo con Lei. Oltre al titolo, che poteva essere più esplicito, anche quando dice che “gli ebrei si sentono sopra qualsiasi tipo di Legge”; ecco, direi che l’élite ebraica e molta parte del popolo, anche inconsciamente e sottilmente, si sente (da sempre) speciale, superiore.. “eletto”.

    • Mi trova d’accordo: credo ci sia un’enorme differenza tra dire che “i bambini di Gaza sono morti” e dire che “i bambini di Gaza sono stati uccisi”.
      Nella maggior parte delle notizie di quest’ultimo mese lo status di “uccisi” viene concesso principalmente alle vittime israeliane mentre quelle palestinesi semplicemente “muoiono”.
      Almeno qui speravo in un uso più corretto delle parole.

  5. cosa sono servite 2 guerre mondiali dello scorso secolo se oggi stiamo assistendo a questa carneficina? sono esterrefatto dall’indifferenza generale per quello che sta accadendo. Possiamo però parlarne, sempre di più, con tutti quelli che ci circondano, dobbiamo far smovere le coscienze di ognuno di noi

  6. Quella dei bambini è solo un ordine NATO, in realtà ai vari Biden e Van der Leyen non c’è niente che interessi di meno, il mantra che gli attacchi Russi uccidono solo bambini e gli attacchi Ukraini uccidono solo soldati Russi, un vero sfruttamento dei bambini da parte della NATO cui i cittadini Italiani sono felici di partecipare.

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