mercoledì 22 Gennaio 2025

Dai bio-laboratori australiani sono scomparsi campioni di virus infettivi

In Australia, il governo del Queensland ha ordinato un’indagine al Dipartimento della Salute dello Stato, in seguito alla scomparsa di campioni di virus infettivi dal Laboratorio statale di virologia, in quella che è stata definita «una grave violazione storica dei protocolli di biosicurezza». «Con una violazione così grave dei protocolli di biosicurezza e campioni di virus infettivi potenzialmente mancanti, il Dipartimento della Salute del Queensland deve indagare su cosa è successo e su come impedire che accada di nuovo», ha affermato il ministro della Salute del Queensland, Timothy Nicholls. Nello specifico, tra le fiale mancanti ci sono quelle contenenti i virus Hendra, Lyssavirus e Hantavirus, ma il personale del laboratorio non è stato in grado di dire se i campioni siano andati persi o siano stati distrutti. Le violazioni sono state scoperte nell’agosto del 2023. Tuttavia, le indagini sono state ordinate solo negli ultimi giorni con l’obiettivo di identificare le carenze nei processi di laboratorio e impedire che in futuro si verifichino altri incidenti.

Secondo Nicholls, l’opinione pubblica ha il diritto di essere informata su quanto accaduto, con la garanzia che la violazione non si ripeta: «L’indagine della Parte 9 garantirà che nulla sia stato trascurato nel rispondere a questo incidente ed esaminerà le attuali politiche e procedure in vigore oggi presso il laboratorio. Questa indagine prenderà in considerazione anche la conformità normativa e la condotta del personale», ha affermato. Da parte sua, il responsabile sanitario, dott. John Gerrard, ha rassicurato la popolazione dicendo che non vi sono prove di rischi per la comunità. Tuttavia, l’accaduto ha messo in allerta le autorità, mostrando la potenziale pericolosità dei bio-laboratori. Il comunicato del governo australiano specifica che il laboratorio in cui sono scomparsi i campioni fornisce “servizi diagnostici, di sorveglianza e di ricerca su virus e agenti patogeni trasmessi da zanzare e zecche di importanza medica”.

Secondo i Centers for Disease Control and Prevention, gli hantavirus possono infettare e causare gravi malattie nelle persone in tutto il mondo e si possono contrarre attraverso il contatto con roditori, causando due sindromi: la sindrome polmonare da hantavirus (HPS) e la febbre emorragica con sindrome renale (HFRS). Il Lyssavirus, invece, “è un genere della famiglia Rhabdoviridae, che comprende il virus della rabbia e altri virus correlati che infettano mammiferi e artropodi”. Infine, l’Hendra è un virus zoonotico (che si trasmette dagli animali all’uomo) riscontrato finora solo in Australia. Il direttore di intelligenza artificiale e scienze della vita presso la Northeastern University di Boston, Sam Scarpino, interpellato dal media statunitense Fox News, ha affermato che quanto accaduto in Australia rappresenta una «grave lacuna nella biosicurezza» e che «gli agenti patogeni segnalati come scomparsi sono tutti ad alto rischio e potrebbero rappresentare una minaccia per la popolazione», al contrario di quanto sostenuto dal responsabile sanitario australiano. Tuttavia, secondo il ricercatore di Boston, sebbene i tre patogeni possano avere tassi di mortalità molto elevati negli esseri umani, non si trasmettono facilmente da persona a persona e questo limita il rischio di epidemia. Secondo Scarpino, nonostante il basso rischio, «è importante capire dove sono finiti questi campioni, per confermare che non vi sia più il rischio di esposizione».

Quello australiano non è di certo il primo caso di “incidenti” avvenuti nei bio-laboratori: al contrario, episodi di questo tipo sono molto più diffusi di quello che si potrebbe pensare nei centri di ricerca di tutto il mondo e in particolare negli Stati Uniti. Come riferisce il quotidiano britannico Daily Mail, ogni anno in America si registra “un numero sorprendentemente alto di incidenti di fughe di laboratorio nei suoi migliori laboratori di virus”. Secondo i dati ufficiali, dal 2014 al 2022 “sono stati registrati negli Stati Uniti più di 600 rilasci di agenti patogeni “controllati“, che possono includere antrace, tubercolosi ed Ebola, equivalenti a 70-100 rilasci ogni anno”. In diversi casi, i virus sarebbero stati rilasciati dai laboratori, a causa di guasti alle apparecchiature o per pratiche scorrette, ad esempio per non avere indossato correttamente i dispositivi di sicurezza o per aver subito morsi o graffi da animali infetti. Il caso australiano e i diversi incidenti nei laboratori indicano l’alto rischio potenziale degli esperimenti biologici e della manipolazione di microrganismi, rievocando peraltro la questione del virus Sars-Cov2: se, da un lato, infatti, il sospetto che quest’ultimo sia stato un prodotto di laboratorio non ha mai trovate conferme definitive, dall’altro non è mai stato del tutto smentito.

Il governo australiano, seppure con un ritardo di più di un anno, ha dichiarato di voler far luce sulla questione, mentre cerca di minimizzare l’accaduto: secondo il responsabile sanitario Gerrard, infatti, sarebbe «molto probabile che i campioni siano stati distrutti tramite autoclavaggio, come da prassi di laboratorio, e non siano stati adeguatamente registrati». Dal canto suo, il ministro della Salute del Queensland ha riferito che «il Queensland Health ha adottato misure proattive da quando ha scoperto le violazioni, tra cui la riqualificazione del personale per garantire la continua conformità alle normative richieste e un controllo di tutti i permessi pertinenti per garantire la responsabilità e la corretta conservazione dei materiali».

[di Giorgia Audiello]

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

1 commento

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria