L’assemblea del Cnel ha approvato a maggioranza il documento finale sul lavoro povero e salario minimo, contro cui hanno votato Cgil, Uil e Usb, in cui si valorizza la “via tradizionale” della contrattazione collettiva. Dei 62 membri presenti, 39 hanno votato a favore e 15 contro, mentre 8 non hanno partecipato al voto. Semaforo rosso per la proposta presentata dai cinque esperti, tra quelli nominati dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, sulla sperimentazione della tariffa retributiva minima da affiancare alla contrattazione salariale. Il testo approvato sarà ora trasmesso alla premier Giorgia Meloni.