martedì 15 Ottobre 2024

La Commissione parlamentare d’inchiesta sul Covid si farà: ecco i dettagli

Dopo che alcune parti politiche e molte delle cosiddette “virostar” hanno tentato in tutti i modi di boicottarne l’istituzione con i più svariati pretesti, ieri la Commissione Affari sociali della Camera ha adottato il testo base per la costituzione della Commissione bilaterale d’inchiesta sul Covid grazie ai voti del centrodestra e di Azione-Italia viva. Contrari alla Commissione sono, invece, PD e M5S che vedono nel nascente organismo uno strumento politico della maggioranza contro le opposizioni, che durante la pandemia erano parte del governo che si trovò a gestire l’emergenza. La Lega, dal canto suo, ha fatto pressioni affinché dal testo iniziale fosse stralciato ogni passaggio relativo alle responsabilità delle Regioni durante la fase emergenziale per evitare accuse e coinvolgimenti dei suoi governatori, tra cui in particolare quello della regione Lombardia, Attilio Fontana. Anche per questo, durante il voto, il M5S ha abbandonato l’aula: non solo per protestare contro il mancato coinvolgimento delle istituzioni locali nell’indagine, ma anche per via della volontà di indagare anche sugli stessi vaccini anti-Covid. Ora, dunque, i principali protagonisti della gestione pandemica saranno costretti a rispondere a quelle domande a cui fino ad ora non hanno voluto dare risposta. Il lavoro dell’organismo appena costituito – composto da 15 senatori e 15 deputati, nominati dai presidenti di Camera e Senato – sarà comunque lungo in quanto richiederà la lettura di tutti i documenti e dei verbali degli enti che si sono occupati della prevenzione e gestione della pandemia.

La durata della Commissione si estenderà all’intera legislatura e, nello specifico, avrà il compito di far luce su diversi aspetti essenziali che hanno caratterizzato la gestione pandemica, tra cui valutare l’efficacia, la tempestività e i risultati delle misure adottate dal Governo al fine di contrastare, prevenire, ridurre la diffusione e l’impatto del Sars-CoV-2; accertare le ragioni del mancato aggiornamento del piano pandemico nazionale redatto nel 2006; accertare l’eventuale esistenza di un piano sanitario nazionale per il contrasto del virus Sars-CoV-2 e le ragioni della sua mancata pubblicazione e divulgazione; valutare la tempestività e l’adeguatezza delle indicazioni e degli strumenti che il Governo e le sue strutture di supporto hanno fornito alle Regioni e agli enti locali nel corso di ciascuna fase dell’emergenza pandemica. Si indagherà, inoltre, su eventuali abusi, sprechi, irregolarità, comportamenti illeciti e fenomeni speculativi che abbiano interessato gli acquisti dei dispositivi di protezione individuale prodotti in Cina, i contratti di appalto e di concessione, la progettazione e realizzazione di strutture e unità sanitarie destinate ai pazienti affetti da Covid e degli hub vaccinali. Ma a spaventare maggiormente soprattutto una parte dell’opposizione è l’indagine sui vaccini. Nel testo, infatti, si richiede, tra le altre cose, di svolgere indagini relative agli acquisti delle dosi di vaccino destinate all’Italia nonché all’efficacia del piano vaccinale predisposto. Quest’ultimo punto ha fatto alterare PD e M5S che hanno parlato di «ammiccamento ai “no-vax”»: «nel testo si mette in dubbio l’utilità dei vaccini, ammiccando ai no-vax, e non sono menzionate le Regioni, cioè l’istituzione che ha la competenza principale sulla sanità. Siamo usciti dall’aula e abbiamo deciso di non votare la proposta perché è ridicolo fare una Commissione d’inchiesta sul Covid escludendo le Regioni», ha commentato Marco Furfaro, capogruppo del PD in Commissione Affari sociali della Camera.

Tra gli altri punti presenti nel testo d’istituzione della Commissione di particolare importanza sono quelli in cui si chiede di « verificare e valutare il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali costituzionalmente garantite nella adozione e applicazione delle misure di contenimento adottate dal Governo nelle fasi iniziali e successive della pandemia», di «verificare e valutare la legittimità della dichiarazione dello stato di emergenza e relative proroghe nonché dello strumento della decretazione d’urgenza», e soprattutto «di verificare l’eventuale conflitto di interesse tra i componenti degli organi tecnici governativi, associazioni di categoria, case farmaceutiche». Le indagini, inoltre, si estenderanno anche alla fase successiva rispetto all’inizio della pandemia, comprendendo anche il periodo del governo Draghi durante il quale sono stati presi diversi provvedimenti controversi dal punto di vista delle libertà costituzionali non sempre supportati da dati scientifici, come ad esempio il divieto di accesso ai locali pubblici ai non vaccinati e l’adozione del “green pass”. Al punto “t” del testo, infatti, si richiede di «verificare e valutare le misure di contenimento adottate dal Governo nelle fasi iniziali e successive della pandemia individuando eventuali obblighi e restrizioni carenti di giustificazione in base ai criteri della ragionevolezza, della proporzionalità e dell’efficacia, contraddittori, contrastanti con i principi costituzionali o valutando se forniti di adeguato fondamento scientifico, anche eventualmente attraverso la valutazione comparativa con la condotta seguita da altri Stati europei e con i risultati da essi conseguiti».

Si tratterà, dunque, di un’inchiesta di vasta portata che potrebbe contribuire a fare luce sui tanti punti controversi della gestione pandemica in Italia. Una Commissione d’Inchiesta Parlamentare ha infatti poteri d’indagine molto ampi, parificati a quelli della magistratura. Tuttavia la storia repubblicana è costellata di Commissioni d’Inchiesta che sono terminate su binari morti senza portare risultati tangibili. Per valutare l’effettiva efficacia di quella che verrà istituita sul Covid occorrerà quindi aspettare.

[di Giorgia Audiello]

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5 Commenti

  1. Stralciare le responsabilità delle Regioni, allorché mi obbligava a vaccinarmi se dovevo recarmi un giorno in Francia? Oltre che pretendere la mia liberatoria in caso di effetti nefasti del vaccino?
    Tutti sono stati implicati in questa grande drammatica farsa, anticipata da un virologo americano sull’autorevole rivista scientifica “The Lancet” del 14 febbraio 2020.
    Assolviamo tutte le caste politiche d’accordo con i medici “Star” che, in luogo di dedicarsi alle ricerche giorno e notte per il bene dell’umanità, apparivano in TV e sui quotidiani ogni giorno per recitare le loro bugie prescritte?

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