Domenica 12 febbraio, jet statunitensi abbattono per la quarta volta nell’arco di otto giorni un oggetto volante. In tre di questi quattro casi, il Governo ha dovuto fare i conti con dei UAP, dei fenomeni aerei non identificati. L’escalation delle ostilità della Casa Bianca nei confronti di questi strumenti di origine imprecisata è iniziata da che, il 4 febbraio, un pallone sonda cinese è stato intercettato e atterrato con la forza al largo delle coste della Carolina del Sud, un intervento che ha evidentemente fomentato una profonda tensione di natura politica di cui viviamo ancora gli strascichi.
La questione del drone cinese rappresenta d’altronde un caso estremamente spinoso, un pasticcio diplomatico che rasenta fin troppo da vicino una dichiarazione di guerra tra superpotenze. Washington accusa la Cina di aver inoltrato sulle sue basi militari uno strumento di spionaggio, Beijing risponde sostenendo che gli USA abbiano distrutto un mezzo accademico progettato «perlopiù a scopi meteorologici». Secondo la Convenzione sull’aviazione civile internazionale, meglio nota come Convenzione di Chicago, la distruzione da parte di una nazione di un pallone sonda civile appartenente a un secondo Paese è da leggersi come un attacco diretto al suolo straniero.
Facendo leva sul trattato in questione, il Partito Comunista dipinge la manovra statunitense come un uso eccessivo della forza, lamentela che si assesta però più su di una dimensione propagandistica che su quella puramente legislativa. Leggendo le carte citate si scopre infatti che queste tutelano palloni sonda con una capacità di carico di molto inferiore a quella stimata nel caso specifico e, soprattutto, che gli standard internazionali prevedono che gli strumenti siano adoperati «esclusivamente a scopo meteorologico». Il mezzo cinese abbattuto non rispetterebbe dunque i parametri richiesti per poter far leva sulla lettura dell’attacco statunitense.
Dal canto suo, la Casa Bianca farà il possibile per analizzare i resti rinvenuti e quasi certamente continuerà a lamentare di essere finita al centro di una manovra di spionaggio perpetrata dal gigante asiatico. Che si tratti o meno di un’infiltrazione inopportuna, resta il fatto che questo attrito internazionale sia stato sfruttato internamente al Campidoglio per sferrare un attacco diplomatico intestino. Il Presidente Joe Biden è stato additato dalla parte Repubblicana per aver atteso troppo prima di intervenire, per aver reagito fiaccamente a una minaccia di portata internazionale, fondamentalmente per essere inadeguato per la posizione che ricopre. Poco importa che le scelte del Governo fossero o meno ragionevoli. Come sanno bene tutte le opposizioni che si muovono in contesti polarizzati, l’ingiuriare l’Amministrazione al potere rimane una strategia politica estremamente potente, quindi Washington si è trovata necessariamente nella situazione di dover reagire con solerzia.
Il 10 febbraio un aereo F-22 ha esploso un missile contro un «oggetto ad alta altitudine» che fluttuava sulle acque dell’Alaska, quindi, il giorno dopo, il Primo Ministro canadese Justin Trudeau ha chiesto l’intervento dei jet a stelle e strisce per neutralizzare un «oggetto non identificato» avvistato sopra allo Yukon. Dopo il primo esemplare cinese, insomma, gli oggetti volanti sembrano materializzarsi in ogni angolo dei cieli nordamericani, una coincidenza che è ora motivo di profonde analisi. Le visioni più nefaste suggeriscono che Russia e Cina stiano lanciando palloni autonomi al fine di studiare i tempi di reazione dei propri avversari, tuttavia il Rappresentante Democratico Jim Himes ha fornito una lettura decisamente meno caustica della questione sostenendo che vi sia «molta spazzatura» lanciata in aria da amatori e sprovveduti. «La mia ipotesi sul perché vediamo questi avvenimenti susseguirsi rapidamente è che ci stiamo semplicemente abituando a cercare questi oggetti», ha dichiarato Himes ai microfoni dell’NBC.
[di Walter Ferri]
Se nelle prossime settimane la stampa internazionale non si interesserà più a questi eventi allora si tratta di alieni. Altrimenti di giochi di potere per creare alienati…
Che siano UFO? Se si abbatte un oggetto non identificato poi non lo si può identificare. Questa è paranoia. Inoltre gli Usa sono esperti in spionaggio. Solo un bambino può credere che gli States non siano spioni
E per testare i tempi di reazione mandano un F-22 e gli lancia dietro un missile del costo di 500.000 dollari. Molto credibile.