mercoledì 24 Aprile 2024

Il decreto anti-rave potrebbe essere usato anche contro chi protesta

In seguito allo sgombero e ai sequestri al rave party di Modena, il governo Meloni ha accolto la richiesta del “pugno duro” auspicato dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini inserendo nel primo decreto-legge nuove misure di contrasto ai rave party. Peccato che l’articolo 5 parli di “norme in materia di occupazioni abusive e organizzazione di raduni illegali“. Una scelta terminologica non casuale, che ripone nelle mani delle autorità un ampio margine di manovra. La misura emergenziale formulata dal governo introduce infatti il reato di “invasione di terreni o edifici per raduni pericolosi per l’ordine pubblico o l’incolumità pubblica o la salute pubblica”. Concetti dall’elevata discrezionalità, suscettibili di essere interpretati in maniera restrittiva da giudici e prefetti. Così, gli studenti che protestano al di fuori di una scuola o gli operai che occupano una fabbrica, se in numero superiore a 50, potrebbero essere accusati di tale reato, andando incontro a sanzioni amministrative e a diversi anni di detenzione. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha assicurato che il campo di applicazione della norma riguarderà esclusivamente i rave, dimenticando la massima latina verba volant, scripta manent.

Il 31 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato il primo decreto-legge del governo Meloni, contenente “misure urgenti in materia di divieto di concessione dei benefici penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia, nonché in materia di entrata in vigore del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, di obblighi di vaccinazione anti SARS-COV-2 e di prevenzione e contrasto dei raduni illegali“. Chi organizzerà o promuoverà l’invasione di terreni o edifici (pubblici e privati) per raduni pericolosi per l’ordine pubblico o l’incolumità pubblica o la salute pubblica, in un numero superiore a 50 persone, sarà punito con una multa da 1000 a 10000 euro e con la reclusione da tre a sei anni. “Per il solo fatto di partecipare all’invasione la pena è diminuita”, aggiunge poi l’articolo 5. Le autorità potranno intercettare i possibili sospetti dal momento in cui le pene massime sono fissate in più di cinque anni. Sul punto ha tentato un’apertura Forza Italia, proponendo l’abbassamento della reclusione massima a quattro anni ed evitando dunque la possibilità dell’intercettazione.

Per il momento, e a meno di deroghe successive o modifiche durante la conversione in legge (questione di fiducia permettendo), il testo resta vigente nella forma concordata durante l’ultimo Consiglio dei Ministri, dopo una pubblicazione record in Gazzetta ufficiale. In un tweet, Amnesty Italia ha manifestato la propria preoccupazione, relativa soprattutto al diritto di protesta pacifica, «che va tutelato e non stroncato». La Rete degli Studenti Medi e l’Unione degli Universitari non hanno usato eufemismi nel dichiarare il decreto come «liberticida e pericoloso». «Un testo scritto male e in fretta» che rischia di applicare misure repressive non solo contro i rave ma anche contro le manifestazioni, le occupazioni scolastiche e universitarie e potenzialmente qualsiasi forma di protesta, per una vera e propria criminalizzazione del dissenso. Il leader del M5S Giuseppe Conte ha definito la misura come una norma da Stato di polizia, mentre per il dem Andrea Orlando il nuovo reato rischia di entrare in collisione con l’articolo 17 della Costituzione, che sancisce il diritto dei cittadini di riunirsi pacificamente e senza armi.

[di Salvatore Toscano]

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Articoli correlati

4 Commenti

  1. Voi che definite questo provvedimento liberticida dove eravate quando lo stato usava manganelli e idranti su chi manifestava pacificamente contro l’obbligo vaccinale e il greenpass?
    Voi dove eravate quando lo stato obbligava la popolazione ad un t.s.o. di fatto , ma senza riconoscere risarcimenti ai danneggiati, e senza nemmeno attuare una farmacovigilanza attiva?
    Voi che gridate al pericolo fascista dove eravate quando chi verra’ finalmente reintegrato nel posto di lavoro sara’ sottoposto ad un mobbing legalizzato, lasciando cioe’ che i direttori sanitari decidano cosa fare dei reintegrati?
    Voi dove eravate quando erano vietate tutte le manifestazioni, eccetto i comizi elettorali e le manifestazioni pro Ucraina, naturalmente senza mascherine?
    Voi dove eravate quando si sapeva che i guariti di covid non necessitavano per essere “protetti” di nessuna dose vaccinale supplementare?
    Voi dove eravate quando in televisione i canali principali erano organizzati per attuare un tiro di fuoco incrociato su chi non condivideva il main stream sulla gestione della pandemia?
    Voi dove eravate quando i rave party, occasione d’oro per fare affari per spacciatori, invadevano terreni e proprieta’ private in nome della libera cultura, e la Lamorgese stava a guardare?
    Voi dove eravate quando i francesi organizzavano i rave a casa nostra perche’ da loro avrebbero subito danni legali?
    …Ma ora il governo ha un colore che non vi piace, e allora tutti a gridare “allarmi son fascisti!”…avete avuto anni a disposizione per fare bene cio’ che dovevate, e non l’avete fatto: fatevi un bel mea culpa per l’insipienza e l’ambiguita’ viscida che avete dimostrato quando eravate voi a governare…e quindi tacete e aspettate a parlare quando ci sara’ veramente motivo di parlare…e ricordatevi che il governo attuale, che vi piaccia o no, e’ stato liberamente eletto.

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria

Grazie per aver già letto

10 dei nostri articoli questo mese.

Chiudendo questo pop up potrai continuare la lettura.
Sappi però che abbiamo bisogno di te,
per continuare a fare un giornalismo libero e imparziale.

Clicca qui e  scopri i nostri piani di abbonamento e supporta
Un’informazione – finalmente – senza padroni.

ABBONATI / SOSTIENI