L’agenzia Irna comunica che più di 620 manifestanti sono stati rilasciati a Teheran dopo essere stati fermati dalla polizia per aver partecipato negli scorsi giorni alle proteste per la morte di Mahsa Amini, la ragazza di 22 anni uccisa perché non portava il velo in modo corretto. Secondo il vice capo della magistratura iraniana Kazem Gharibabadi, che ha visitato la prigione centrale ad Hasanabad a sud di Teheran, i prigionieri che non hanno partecipato a sabotaggi o attacchi nei confronti delle forze dell’ordine possono essere liberati, nonostante abbiano commesso degli atti illegali, perché la pietà islamica lo permette.