venerdì 19 Aprile 2024

Tutta Italia è nella morsa degli incendi

L’Italia, brucia. Da Nord a Sud lo stivale è avvolto da fiamme che si propagano in maniera disomogenea su tutto il territorio, divampando con spaventosa ostinazione. Mancanza di piogge e temperature elevate hanno reso i terreni sempre più aridi e così gli incendi si innescano e si diffondono con molta più facilità, mentre placare il fuoco diviene una sfida sempre più complessa. Una situazione da incubo per tutti, tranne per chi i fuochi li appicca per interesse. La gran parte degli incendi in Italia è di matrice dolosa ed è quindi statisticamente probabile – anche se per ora non si hanno certezze – che quelli di queste ore non facciano eccezione. Oltre al disastro ambientale, ettari di verde andati in fumo, zone dall’aria ora irrespirabile, pericoli per flora, fauna e per i cittadini, si susseguono diversi disagi su più fronti. Viabilità interrotta, stabilimenti inutilizzabili costretti a rimanere chiusi, migliaia di evacuati che rischiano di perdere tutto, problemi alla rete elettrica, mancanza d’acqua.

Nel caldo asfissiante dell’anno con le temperature più elevate degli ultimi tempi, l’Italia si aggiunge al tremendo spettacolo di fuoco e fiamme che sta caratterizzando l’Europa, prime tra tutte la Francia e la Spagna. Sparsi in tutto il territorio italiano gli incendi più devastanti delle ultime ore fanno tristemente crescere la stima di Coldiretti basata sui dati EFFIS (European Forest Fire Information System) secondo cui dalla prima metà di luglio ad oggi sarebbero scoppiati in media tre incendi al giorno. Carso e Versilia le zone italiane adesso più in difficoltà, ma le fiamme sembrano essere presenti in maniera diversa, ovunque. Sardegna e Sicilia, Campania, Lazio, con più di 40 interventi solo nella provincia di Roma legati a incendi boschivi alcuni di natura dolosa.

Le fiamme che interessano il Carso, tra Monfalcone e Trieste, sono divampate due giorni fa e ora il fumo inizia a infiltrarsi tra le vie del centro del capoluogo friulano, rimasto isolato fino a circa le 09:00 di oggi, quando il tratto dell’A4 tra Villesse e Lisert in direzione di Trieste è stato riaperto. Rimane invece chiuso il tratto di autostrada che va da Sistiana a Redipuglia, in direzione Venezia, così come la ferrovia. Nella zona centrale della penisola un’altra situazione allarmante, con 20 incendi sviluppatosi in un solo giorno in Toscana, dove si stima siano bruciati circa 860 ettari di verde. Questa mattina gli evacuati erano arrivati a circa 1.000, e gran parte degli abitanti messi in sicurezza si trovano in Versilia, dove lunedì scorso, a Massarosa, ha avuto origine il rogo.

Una situazione drammatica che potrebbe essere almeno in parte caratterizzata da prevenzione per salvare il territorio della penisola che per 11,4 milioni di ettari è coperto da boschi. Sempre dalla Coldiretti si sottolinea come 6 incendi su 10 siano di origine dolosa, crimini la cui pena viene pagata da tutti, senza parlare dei diecimila euro necessari per ogni ettaro invaso dai roghi, col fine di salvarlo e poi ripristinarlo. Il prezzo più alto da pagare rimane però quello a livello ambientale; perché le aree distrutte possano rifiorire del tutto, ci vorranno almeno 15 anni.

[di Francesca Naima]

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