martedì 23 Aprile 2024

Referendum sulla giustizia: le ragioni del sì e del no

Tra pochi giorni, domenica 12 giugno, i cittadini italiani saranno chiamati alle urne per esprimere la propria preferenza su cinque quesiti referendari a tema giustizia. Gli aspetti affrontati sono tanti e il rischio di confusione al momento del voto non è trascurabile, vista anche la quasi assente campagna di pubblicizzazione da parte delle istituzioni. Per questo motivo, dopo aver fatto chiarezza sui quesiti, abbiamo deciso di raccogliere dagli enti ufficiali le ragioni del sì e del no, ricordando che, per essere validi, i referendum incentrati sull’abolizione dell’obbligo della raccolta fir...

Questo è un articolo di approfondimento riservato ai nostri abbonati.
Scegli l'abbonamento che preferisci 
(al costo di un caffè la settimana) e prosegui con la lettura dell'articolo.

Se sei già abbonato effettua l'accesso qui sotto o utilizza il pulsante "accedi" in alto a destra.

ABBONATI / SOSTIENI

L'Indipendente non ha alcuna pubblicità né riceve alcun contributo pubblico. E nemmeno alcun contatto con partiti politici. Esiste solo grazie ai suoi abbonati. Solo così possiamo garantire ai nostri lettori un'informazione veramente libera, imparziale ma soprattutto senza padroni.
Grazie se vorrai aiutarci in questo progetto ambizioso.

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Articoli correlati

14 Commenti

  1. E’ triste vedere come la politica, tramite la sua mano nera (il mainstream), faccia di tutto per sabotare questo strumento costituzionale. Sono perfettamente coscienti dell’indifferenza di una grossa fetta della gente e fanno di tutto per favorirla e amplificarla. Per restituire vigore al referendum è essenziale abbassare la soglia del quorum (personalmente la porterei al 33%). Così facendo i partiti non potrebbero più avvantaggiarsi dell’assenza degli indifferenti e sarebbero obbligati a partecipare vivamente. Il quorum non deve essere comunque abolito altrimenti si scatenerebbe un abuso di proposte referendarie.

  2. Questi refrendum sono la prova della falsa democrazia che ci governa ormai da decenni. Qualunque sia la risposta che vince, a loro non importa nulla, tanto verranno comunque disattesi, come quello sull’acqua. A loro serve solo come prova di quanti ancora credono nel voto e quindi di essere ancora in democrazia. Non diamogli la soddisfazione di essere ancora così creduloni, vi prego. Se non andasse nessuno a votare, tremerebbero le poltrone, vi assicuro!

  3. questi referendum mi ricordano un po’ le leggi definite “ad personam” del periodo berlusconiano…sbaglio?
    poi penso… almeno B fu eletto mentre l’ex vicepresidente di Goldman Sachs (American multinational investment bank and financial services company…) che guida il governo chi l’ha eletto…?
    ma quanto fa 2+2 ???

  4. Grazie infinite x la chiarezza, finalmente!
    Non sono stato pubblicizzati come sempre, il quorum oltretutto di domenica di giugno non verrà raggiunto e dopo i referendum sull’acqua non è che abbia più fiducia su questa istituzione, comunque a votare ci vado

  5. Gli italiani non hanno capito la differenza tra Sars-cov2 e Covid19, non hanno letto il bugiardino del siero genico sperimentale inoculato ben 3 volte e si spera che comprendano un referendum di questa portata? Se si arriva a un 25/30% è già un successo.

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria

Grazie per aver già letto

10 dei nostri articoli questo mese.

Chiudendo questo pop up potrai continuare la lettura.
Sappi però che abbiamo bisogno di te,
per continuare a fare un giornalismo libero e imparziale.

Clicca qui e  scopri i nostri piani di abbonamento e supporta
Un’informazione – finalmente – senza padroni.

ABBONATI / SOSTIENI