venerdì 19 Aprile 2024

Le forze della NATO si stanno addestrando in Piemonte

È iniziata in Piemonte l’esercitazione Volpe bianca – CaSTA2022, che vedrà impegnate per due settimane forze della NATO sul territorio italiano della Via lattea. Si tratta di un appuntamento annuale, non legato dunque alle attuali circostanze geopolitiche, che ha come obiettivo la verifica del livello di addestramento in ambiente invernale delle truppe di montagna. L’esercitazione spazierà dal soccorso al movimento e combattimento in alta quota, definito in gergo NATO come Mountain Warfare.

Alla 72° edizione dell’addestramento, interrotto soltanto negli ultimi due anni causa pandemia, prenderanno parte le Brigate Julia e Taurinense e il Centro Addestramento Alpino, a cui si aggiungeranno la 27ª Brigata di Fanteria da Montagna francese e la 173ª Brigata Aviotrasportata dell’esercito statunitense. L’appuntamento di quest’anno, sviluppato all’interno di un perimetro di circa 60 km², verrà suddiviso in due fasi: nella prima è prevista una collaborazione con reparti specialistici dell’Esercito, intervento di elicotteri, velivoli senza pilota Raven e sistemi di comunicazione con copertura satellitare. Nella seconda fase, chiamata invece “ricognizione sul ghiaccio”, le forze NATO prenderanno parte alla tradizionale gara di pattuglia, confrontandosi su diverse attività, tra cui: topografia, tiro, trasporto di un ferito, superamento di un ostacolo naturale, navigazione tattica, collegamenti radio e realizzazione di un bivacco.

«La montagna è quel caratteristico ambiente che impone una familiarizzazione e una preparazione fisica e mentale specifiche» ha spiegato il Comandante delle Truppe Alpine dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Ignazio Gamba. «In 150 anni di vita del Corpo degli Alpini, noi soldati di montagna abbiamo affinato e fatto sempre più nostre le caratteristiche di articità e verticalità, che ormai fanno parte del nostro Dna: la capacità di vivere, muovere e combattere in climi rigidi e in ambienti dove lo sviluppo verticale del movimento tempra e garantisce la consapevolezza di saper operare in tutti gli ambienti non permissivi».

[Di Salvatore Toscano]

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