sabato 20 Aprile 2024

Fake news e omissioni: riassunto della conferenza stampa di Draghi sull’obbligo vaccinale

Si è svolta ieri la conferenza con la quale il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha incontrato la stampa per spiegare i contenuti del decreto che ha introdotto il cosiddetto obbligo vaccinale per gli over 50. Un incontro avvenuto con 5 giorni di ritardo, il cui svolgimento è stato contrassegnato da un’anomalia che profila ancora una volta i contorni autoreferenziali del governo in carica: sono stati esclusi tutti i giornalisti appartenenti a testate giornalistiche non solo contrarie ma anche solo blandamente critiche verso l’operato del governo in tema pandemico. Un filtro che ha permesso una sola domanda vagamente in grado di mettere in difficoltà il presidente del Consiglio, posta da un giornalista della testata britannica The Times: questione alla quale, come vedremo, oltretutto Draghi non ha risposto.

Tutta colpa dei non vaccinati. Senza nemmeno attendere le domande, già nell’introduzione, il premier Draghi è voluto partire con il leitmotiv usuale del governo e degli organi di stampa mainstream: «Gran parte dei problemi che abbiamo oggi dipende dal fatto che ci sono dei non vaccinati». Una bufala al pari di quelle rifilate nella Conferenza stampa del 22 luglio scorso (quella in cui ebbe l’ardire di affermare che il green pass garantisce di «ritrovarsi tra persone non contagiose»). L’Italia è il paese dove dopo due anni non si sono adeguati gli ospedali e i loro organici (colpiti da 37 miliardi di euro di tagli negli ultimi 10 anni), dove non esiste tracciamento, dove effettuare un tampone è una costosa odissea, dove nelle scuole le uniche misure di protezione adottate sono i banchi monoposto, dove le mascherine Ffp2 sono in vendita a 2,50 euro l’una, dove chi è positivo si trova ancora ad avere come unica terapia domiciliare la tachipirina e l’auto-monitoraggio del livello di saturazione. In un paese come questo affermare che la colpa «dei gran parte di problemi che abbiamo» è dei non vaccinati è evidentemente una bugia. Una menzogna che porta il duplice risultato di continuare ad alimentare la corsa “all’untore no-vax” e al tempo stesso di deresponsabilizzare il governo dalle evidenti mancanze di cui una stampa indipendente dovrebbe chiedere conto. Ma “indipendente” non è certo l’aggettivo più calzante per il giornalismo italiano, tanto meno per quello rappresentato alla conferenza di palazzo Chigi, quindi i temi degni di nota da riportare sono assai pochi. Eccoli:

Rientro a scuola: Draghi ha difeso la decisione di riaprire le scuole regolarmente, senza ricorso alla didattica a distanza generalizzata come richiesto da diversi presidenti di Regione, rivendicando il principio che la scuola deve essere l’ultima attività a chiudere e non la prima, anche per far fronte alle disuguaglianze provocate dalla Dad. Nessuna risposta invece sul caos mascherine Ffp2, rese obbligatorie a scuola e promesse in dotazione ma ad oggi ancora non consegnate se non in minima parte.

Nessuna risposta sull’obbligo vaccinale generalizzato: un giornalista del quotidiano Avvenire ha provato a chiedere a Draghi verso quale scenario si muove il governo e se si prevede l’introduzione dell’obbligo vaccinale per tutta la popolazione. Draghi si è limitato ad affermare che lo scenario deve essere caratterizzato da «prudenza, rispetto delle regole, vaccinazione e molta fiducia». Nessuna risposta sull’obbligo vaccinale.

Le cure anticovid: il giornalista Giulio Gambino (The Post Internazionale) chiede al premier come mai il governo non abbia adottato verso le cure anti-Covid la stessa spinta dedicata alle vaccinazioni. Draghi non tenta nemmeno una risposta limitandosi a dire «darei la parole su questo al ministro Speranza e al professor Locatelli (coordinatore del CTS, ndr)». Locatelli afferma che vi è stata ampia attenzione su anticorpi monoclonali e farmaci antivirali, tuttavia il fatto che solo uno degli anticorpi monoclonali approvati si sia dimostrato efficace contro variante Omicron provoca difficoltà. Il referente del CTS ha affermato che un altro farmaco sarà disponibile non prima di marzo a causa dei tempi richiesti dalla Casa farmaceutica produttrice. Fino a qui la risposta tecnica, sarebbe stato opportuno che il ministro Speranza prendesse a sua volta parola per spiegare per quale ragione l’Italia, dopo due anni di pandemia, sia sostanzialmente al palo con il tracciamento, al punto che non vi sono dati su quale sia la preminenza attuale della variante Omicron nel Paese, fattore che evidentemente rende assai complicato per gli ospedali curare i soggetti che necessitano di trattamento, visto che solo uno dei dieci farmaci monoclonali approvati mostra efficacia contro la variante in questione. Speranza però ha preferito non prendere parola, nonostante l’invito del premier a farlo.

Il confronto con le politiche inglesi: Tom Kingdom, giornalista del quotidiano inglese The Times, pone una questione interessante a partire dalla situazione del Regno Unito, dove il premier Boris Johnson ha scelto di non porre nuove restrizioni e nonostante questo la curva pandemica sta decelerando. «L’Italia ha scelto di fare praticamente il contrario, quindi vorrei una sua riflessione su questo», ha chiesto il corrispondente britannico. Lapidario e sviante il presidente del Consiglio: «È molto difficile per me dare giudizi sulla politica del Regno Unito. Ho già gran difficoltà a farlo su quanto succede da noi, grazie». Fine.

Molti altri giornalisti hanno infatti preferito presentare le solite stucchevoli domande sulle beghe di governo e la corsa al Quirinale, quindi, queste sono in buona sostanza le domande poste al presidente del Consiglio sulla gestione pandemica. Poco, dato anche il filtro posto sulle testate partecipanti, ma qualche spunto di interesse pubblico c’era. Peccato che a nessuno dei punti rilevanti posti sia stata data risposta. Obbligo vaccinale generalizzato, cure, tracciamento e confronto con le più permissive politiche inglesi: su nessuno di questi punti né Mario Draghi né Roberto Speranza hanno ritenuto di dedicare una sola parola, driblando accuratamente le domande.

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Articoli correlati

14 Commenti

  1. Incommentabile! Del resto l’operazione Draghi a capo del governo ha come scopo di non avere voci all’opposizione e i giornaloni italiani oramai sono tutti al servizio del potere costituito. Oggi i giovani hanno una sola possibilità: LA FUGA verso paesi più vivibili e democratici.

  2. Come siamo potuti cadere così in basso? Il parlamento esautorato di ogni funzione e noi costretti a mostrare un lasciapassare per poter condurre una vita “normale”.

  3. Rimango ancora basito sull’avvento di questo totalitarismo silenzioso senza che il parlamento faccia niente.
    Si ho letto ottimi interventi di parlamentari del gruppo misto ma continua ad avanzare questa specie di dittatura nell’indifferenza dei più. Ho addirittura letto che nell’ospedale di Pegliasco se non si é vaccinati non si viene operati, mi auguro che si una fake anche se non sembrava

  4. Mi sembra che dire che i non vaccinati siano colpevoli di aumento di diffusione sia una fake news, sia l’ennesima sciocchezza , si può sostenere che non siano l’unica causa, certamente, ma o tutte le statistiche sui positivi e ricoveri sono false, allora liberi tutti , o altrimenti sono certamente una delle prime cause.

  5. Dare un giudizio critico da parte degli italioti è cosa che richiede impegno: impegno di leggere, riflettere, approfondire per conoscere. Troppa fatica anche perché il risultato ultimo sarebbe quello di prendere una posizione. Meglio lasciarsi guidare da degli incompetenti. Ma quando vogliamo crescere ?

    • Quando per caso ti iscrivi a pagamento all’ indipendente ed hai la possibilità di farlo perché lavori . Fino a anni fa fino a ieri vivevo nel buio più assoluto ,ora mi sto svegliando dal torpore .

  6. Un branco di incompetenti, arroganti e malvagi… e la maggior parte degli italiani appoggia questo Regime… non ho parole!!!

  7. Una valanga di menzogne come al solito, tutti quelli che conosco ammalati di Covid sono vaccinati con almeno DUE dosi…..e non sono pochi ormai tra familiari ed amici………

  8. I cittadini italiani sono come i capponi di Renzi ne “I promessi sposi”, si accapigliano tra di loro e sono divisi tra si-vax e no-vax, nel frattempo le bollette aumentano, i posti di lavoro diminuiscono ed arriverà il debito del PNRR che costerà caro a tutti …

  9. Forse il World Economic Forum? Schwab e Draghi si sono visti poco tempo fa a Roma. Chissà cosa si sono detti… Ah, saperlo…

  10. Leggendo il decreto la falsità che, almeno per me, è risultata evidente “…l’obbligo vaccinale per la prevenzione dell’infezione da SARS CoV-2…”
    La parola “prevenzione” usata insieme ad “obbligo vaccinale” è palesemente un errore di stampa e non essendo un avvocato o un giudice potrei azzardare l’ipotesi che il decreto possa essere invalidato in quanto il siero miracoloso non previene assolutamente l’infezione, come ampiamente dimostrato. Le falsità in questo governo sono all’ordine del giorno e vista l’omertà dei suoi membri non è che per caso fanno parte di qualche associazione?

    • Hai ragione, c’è proprio il sospetto di non pochi che esista una “associazione” che muove le fila di questo (e non solo) governo.

      • il sospetto poteva esserci, ma ora dipanato. Hai per caso letto il libro di Davide Rossi sulla Fabian Society? io ho letto anche un tomone sulla massoneria, la sua storia e di quanto sia capillarizzata in tutto il mondo. Non tutte le logge sono coinvolte nel disegno satanico, ma la società fabiana si… Consigli di leggerlo e far 2 ricerche.
        Draghi è solo una pedina, come Speranza

Comments are closed.

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria

Grazie per aver già letto

10 dei nostri articoli questo mese.

Chiudendo questo pop up potrai continuare la lettura.
Sappi però che abbiamo bisogno di te,
per continuare a fare un giornalismo libero e imparziale.

Clicca qui e  scopri i nostri piani di abbonamento e supporta
Un’informazione – finalmente – senza padroni.

ABBONATI / SOSTIENI