giovedì 18 Aprile 2024

Cosa contengono i trucchi? Una indagine di laboratorio svela quelli pericolosi

I cosmetici utilizzati quotidianamente sul viso possono nascondere ingredienti estremamente nocivi per la salute. Tra questi vi sono microplastiche, sostanze altamente irritanti, allergeni e interferenti endocrini, che possono condizionare il normale funzionamento ormonale. Alcune di queste sostanze sono inoltre anche estremamente inquinanti. È quanto rivela un’inchiesta svolta di WECF France, la sezione francese dell’associazione Women engage for the future, rete internazionale ecofemminista, che ha rivelato come su 47 diversi prodotti cosmetici esaminati vi siano almeno 37 sostanze pericolose.

I prodotti cosmetici sono utilizzati quotidianamente sul viso, in genere più di uno alla volta contemporaneamente. Spesso vengono acquistati per essere utilizzati nel lungo termine, prevedendo quindi un uso giornaliero sulla pelle. L’inchiesta di WECF France, che ha analizzato 47 diversi cosmetici di marchi popolari sul mercato, ha rivelato l’esistenza di sostanze altamente nocive per la salute all’interno di buona parte dei prodotti. In particolare sono state analizzate 17 BB cream, 15 correttori e 15 mascara.

Tra le 37 sostanze potenzialmente tossiche individuate all’interno dei prodotti esaminati sono 13 quelle da “bollino rosso”, ovvero in grado di causare gravi problemi di salute. Si tratta, in particolare, di interferenti endocrini (PE), sostanze che modificano il normale funzionamento ormonale “di un organismo intatto e della sua progenie”. Sono coinvolti in problematiche quali cancro, diabete, obesità, problemi riproduttivi, respiratori e molti altri. L’inchiesta di WECF ha riscontrato la presenza di 7 diversi PE all’interno dei prodotti esaminati, spesso presenti in miscele. Tra questi: benzil salicilato, BHT, butylphenyl methylpropional, ethylhexyl methoxycinnamate, ethilparaben, methilparaben e octocrilene.

Altre sostanze particolarmente nocive sono le fragranze, utilizzate per conferire un odore accattivante ai prodotti ma che possono fungere da potenziali allergeni o irritanti. Alcune fragranze tra quelle usate comunemente in cosmesi sono dannose al punto che l’utilizzo è stato vietato a partire dal 23 agosto 2021. Anche le microplastiche sono presenti in ingenti quantità all’interno dei prodotti: nilon, polietilene, poliuretano, siliconi e così via. Tali sostanze conferiscono l’illusione di una miglior qualità del prodotto e della sua capacità d’azione, fungendo da agenti filmogeni, regolando la viscosità del prodotto, stabilizzando altri ingredienti e conferendo un effetto opacizzante, sfruttato soprattutto nelle BB cream e nei correttori. Si tratta di sostanze incredibilmente dannose per l’ambiente dal momento che, una volta disperse nell’acqua, si accumulano anche per decenni. Numerosi studi scientifici hanno manifestato preoccupazione per le conseguenze sull’organismo umano dopo averne riscontrato la presenza in alcuni alimenti e nel nostro corpo. All’incirca 36 microplastiche sono state individuate, in diverse concentrazioni, all’interno dei cosmetici esaminati da WECF.

Dopo quanto riscontrato dalla ricerca, il team di WECF ha tratto le conclusioni che, in linea generica, i cosmetici con indicazione “bio” contengono sostanze meno tossiche, nonostante la presenza diffusa di fragranze e allergeni. Quanto viene richiesto dai ricercatori è di porre fine all’utilizzo in cosmetica dei potenziali PE, apporre loghi sui prodotti che contengano sostanze pericolose (simili a quelli posti sulle bevande alcoliche) per evitarne l’uso da parte delle donne incinte e lo sviluppo di ulteriori indagini per identificare il maggior numero di sostanze tossiche possibile.

I consumatori, al momento dell’acquisto, possono consultare l’etichetta presente sui prodotti, la quale riporta l’INCI, ovvero l’elenco degli ingredienti presenti in ordine di quantità. Ad oggi sono disponibili diverse app che aiutando a decifrare l’INCI e individuare immediatamente gli ingredienti potenzialmente nocivi. Tra queste vi sono Inci Beauty ed EcoBio Control.

[di Valeria Casolaro]

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