giovedì 28 Marzo 2024

Gran parte delle microplastiche che inquinano l’Artico provengono dal bucato

La maggior parte delle microplastiche che inquinano l’artico proviene dal lavaggio di indumenti sintetici europei e nord americani. Lo afferma la ricerca pubblicata sulla rivista Nature Communications che ha preso in considerazione 96 campioni d’acqua. 71 di questi erano stati prelevati in superficie (3-8 metri) in una vasta area estesa tra Norvegia, polo nord e alto artico canadese. Altri 26, invece, erano stati prelevati, fino a 1.000 metri di profondità nel Mare di Beaufort, a nord dell’Alaska. I risultati hanno mostrato una media di 40 particelle microplastiche ogni metro cubo d’acqua; più del 92% delle particelle erano fibre e il 73% di queste erano realizzate in poliestere.

Lo strato superficiale (3-8 m) di acqua di mare è un’area biologicamente importante dove si trovano fitoplancton, zooplancton, piccoli e grandi pesci, uccelli e mammiferi marini in cerca di cibo.

Analisi precedenti avevano stimato che 3.500 tonnellate di microfibre di plastica, provenienti dal lavaggio dei vestiti americani e canadesi, finiscono in mare ogni anno. Altri modelli, invece, suggerivano che la plastica scaricata nei mari intorno al Regno Unito venisse trasportata nell’Artico in 2 anni.

Le persone consumano microplastiche anche attraverso cibo, acqua e aria, sebbene l’impatto sulla salute non sia ancora noto. Con la plastica recentemente scoperta nel punto più profondo della Terra, la Fossa delle Marianne e la vetta del Monte Everest, è chiaro che i rifiuti dell’umanità hanno inquinato l’intero pianeta.

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Articoli correlati

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria

Grazie per aver già letto

10 dei nostri articoli questo mese.

Chiudendo questo pop up potrai continuare la lettura.
Sappi però che abbiamo bisogno di te,
per continuare a fare un giornalismo libero e imparziale.

Clicca qui e  scopri i nostri piani di abbonamento e supporta
Un’informazione – finalmente – senza padroni.

ABBONATI / SOSTIENI